Capitolo 35

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PDV Briga
Emma mi lascia davanti alla casetta e noto che ha i muscoli del viso contratti. -Emma vedi de sta calma sennò faccio un putiferio pe sistemà sta cosa, sai come so fatto. Le afferrò il viso con entrambe le mani e incrocio il suo sguardo. Lei scuote leggermente la testa. -No, non fare niente Matti..Sai come sono io, poi mi passa. Mi sorride e si avvicina stampandomi un bel bacio sulle labbra. -E questo a cosa lo devo? Sussurro mentre siamo ancora vicinissimi. -Perché ti amo e mi dispiace che sia così difficile da dire.. Le tolgo un ciuffo di capelli ribelli che le va davanti agli occhi e lo piazzo dietro al suo orecchio, che deja vù. Lei mi piazza un altro bacio con lo schiocco e si allontana. -Scappa prima che ci circondino i paparazzi. Dice facendomi l'occhiolino. -Mandami un messaggio quando arrivi a casa. Le dico uscendo dalla macchina. Lei mi fa la linguaccia e risponde -Va bene papino, ciao. Io alzo gli occhi al cielo e mi inumidisco le labbra. Prima che riparta con la macchina poggio i gomiti sul finestrino e la osservo. -Ti amo, piccola. Mi alzo e senza voltarmi torno in casetta, posso immaginarmi il dolce viso di lei arrossito mentre si morde il labbro. Dio non devo pensarci proprio ora, mi devo inventare una bella scusa ora come ora da rifilare ai ragazzi e di conseguenza al pubblico attraverso le telecamere. Appena apro la porta della casetta dei bianchi tiro un sospirone. -Me siete mancati, regà. Esclamo facendo sobbalzare gli altri che erano intenti a guardare un film in tv. Siamo rimasti solo io, Klaudia, Valentina e Cristian ma non ci annoiamo mai insieme. Appena mi vedono vengo sommerso dalle loro domande. -Cos'è successo struzzo? Chiede Klaudia sorridendo senza essere troppo invadente. -Devi dirci tutto Briga, non fare il cretino. Esclama Valentina alzandosi dal divano per venirmi a salutare. Cristian invece fa un sorriso furbetto e non parla, ma lo so che pensa molte cose in questo momento. -Ragà Emma sta molto meglio ora, ha fatto molte analisi e attende i risultati. Sono stato tutto il tempo a farle compagnia all'ospedale anche perché è come una sorella ormai per me, non potevo lasciarla sola. La loro curiosità si smorza con questa mia risposta e mi infiltro tra di loro per vedere tutti insieme il finale del film che stavano guardando. Passa mezz'ora ed Emma dovrebbe già essere tornata a casa ed avermi scritto..Magari ha semplicemente dimenticato di farlo.. Scuoto la testa e cerco di concentrarmi nuovamente sul film, porterò pazienza.

PDV Emma
Sono diretta a casa di Fabio. Non abita vicinissimo ma per quando arrivo sono già riuscita a preparare mentalmente molte frasi 'carine' da dirgli. Solitamente a quest' ora è in casa ma non si può mai essere sicuri quando si parla di Fabio. Appena trovo parcheggio scendo dalla macchina a passo veloce e busso forte alla porta, che si apre dopo dieci secondo circa. -Che velocità Fabio, mi aspettavi forse? Chiedo ironicamente entrando nell'appartamento dandogli una spallata per passare. Lui sembra divertito e sorseggia un drink. -Lo so perché sei quà Emma, lascia che ti offra un drink e che ne parliamo con calma, magari ti fermi anche per pranzo. Mi guarda tranquillamente negli occhi con una mano in tasca. -Non correre, non sono venuta quà in amichevole. Volevo solo dirti di non metterti più in mezzo alla mia vita, ora tu ne hai una tua e io una mia. Lui blocca il mio flusso di parole con una semplice domanda. -Con Briga? Muove il calice e il suo drink dondola come il mare in tempesta. Io resto un attimo allibita. -Anche se fosse non sono affari tuoi, lo sai. Non ti azzardare più a nominarmi in una qualche intervista o.. Mi blocca anche questa volta, e mi fissa. -Un' pò mi manchi, sai?! Le sue parole mi annebbiano il cervello, non mi fa capire più niente. -Guarda se devi fare il cretino è meglio che me ne vada. Mi volto e marcio verso la porta d'uscita ma lui mi afferra per un polso. Mi stringe forte, fa quasi male. -Aspetta ancora un' pò, abbiamo alcuni conti in sospeso noi due, non ricordi? Mi si gela il sangue nelle vene, che cosa vorrà mai da me, ora?!

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