Sono andata giù a controllare che tutte le porte e le finestre siano chiuse, ora sto tornando di sopra chiedendomi se Mitch sia già a letto con un'altra o se stia pensando a me come sto facendo io.
Perché devo pensare a lui?
Ho sedici anni, voglio divertirmi, voglio stare con qualcuno che di me si fida, non con qualcuno che è geloso di ciò che faccio, ma che intanto cambia ragazza ogni sera... e quando troverò quella persona, sono sicura di riuscire a mettere fine a ciò che c'è tra me e Kolby.
Entro in camera e mi blocco appoggiando la mano sul petto.
«Mi hai fatto prendere un colpo.» dico a Kolby.
«Ho detto a tutti che andavo a correre.» in effetti indossa i pantaloncini e la canottiera.
«A tutti chi?» mi guarda come se conoscessi già questa risposta, quindi presumo che siano ancora tutti lì: «Sei venuto da me e hai lasciato la tua ragazza a casa ad aspettarti?» gli chiedo divertita.
Se questa storia dovesse venire fuori sono sicura che accuserebbero tutti me. Diventerei la puttana che usciva con Mitch ma che andava a letto con Kolby, mentre loro resterebbero soltanto i due ragazzi che uscivano con la stessa ragazza... perché nessuno ce l'ha con Mitch che mentre usciva con me si faceva le altre, e nessuno se la prenderebbe con Kolby che viene a letto con me nonostante abbia una ragazza. Va sempre a finire così: le ragazze diventano quelle cattive e i ragazzi niente.
«Perché, mentre c'era Mitch non pensavi a me e al fatto che volevi scopare?» mi chiede.
«Pensavi a me? E a cosa pensavi esattamente?» gli chiedo curiosa.
Il fatto che mi abbia detto ciò, mi fa pensare che Mitch avesse ragione e che Kolby avesse sempre lo sguardo su di me, ma in questo momento non mi importa di questo discorso, voglio soltanto divertirmi e pensare ad altro.
Si avvicina lentamente a me e appoggia le mani sui miei fianchi.
«Che ti avrei voluta... così tanto, che l'avrei fatto anche davanti a tutti.» si avvicina ancora di più, anche col viso, ma non mi bacia: «Perché non sei rimasta? Fregatene di Harper, di Mitch e di tutti gli altri... pensa a noi due. Se fossi rimasta avremmo trovato il modo di stare insieme... cioè, di divertirci come avevamo detto.»
«Non hai paura che qualcuno ci becchi? O che anche se stessimo lontani ma nella stessa stanza si rendessero conto di come ci guardiamo?» gli chiedo curiosa.
Non voglio esagerare, ma credo che quello che c'è tra me e Kolby ci abbia avvicinati, e se prima era con Harper che non avevo segreti, ora credo che l'unico con cui non ho segreti è questo ragazzo qui.
Accarezza la mia guancia, non era così gentile dalla prima volta che l'abbiamo fatto, durante quella festa, lo guardo in quei suoi occhi castani.
«Perché, come ci guardiamo?» mi chiede divertito.
«Io e Mitch abbiamo litigato perché... ha detto che tu non mi hai levato gli occhi di dosso nemmeno per un attimo.» sussurro, rendendomi conto che Mitch potrebbe anche essersi confuso.
Per sicurezza, visto che Kolby mi ha detto che sarebbe venuto da me, ho preso le chiavi che tenevamo sotto allo gnomo fuori, giusto per evitare che qualcuno si presentasse qui senza preavviso.
Mette le mani sull'elastico dei miei pantaloni e delle mie mutandine abbassando entrambi, prende poi le mie mani e le appoggia sul suo di elastico. Inizia a baciarmi con foga senza rispondere a ciò che gli ho detto... gli abbasso anche io i pantaloni e i boxer e ci togliamo anche il resto velocemente mentre continuiamo a baciarci.
E se a questo non potrei e non riuscirei a fare a meno?
Potrei incontrare il ragazzo perfetto che mi darà tutto l'amore di cui ho bisogno, ma, da questo punto di vista, potrebbe non darmi ciò di cui ho bisogno.
Mi solleva, lego le gambe intorno a lui che non si muove, resta qui in piedi. Appoggia la fronte alla mia, oggi mi sembra così strano, ma tutto ciò sembra farmi così bene...
«Ha ragione... non ti ho tolto gli occhi di dosso nemmeno un attimo.» mi dice, non so che cosa dire perché di solito è stronzo, pensavo che quella sera, durante quella festa e dopo, fosse stato gentile perché voleva prima portarmi a letto e poi scattare quella foto, ma ora non ci sarebbe motivo per cui dovrebbe essere gentile, quindi non capisco che cosa gli stia succedendo: «Lo so che sono stato io il primo a dire che sarebbe stato solo sesso e nient'altro, ma...»
«Ma?» gli chiedo curiosa di sentire che cos'ha da dire.
«Ma sei bellissima, cazzo.» sorrido e ci iniziamo a baciare di nuovo.
Kolby, proprio lui, che mi dice che sono bellissima? Assurdo.
Lo conosco praticamente da sedici anni, e anche se da piccoli giocavamo insieme, non mi aveva mai detto qualcosa di carino, mai. Non so nemmeno se alla sua ragazza dica queste cose, ma nemmeno mi importa, perché in questo momento siamo soltanto io e lui, nessun altro.
Va verso la mia scrivania su cui mi appoggia, questo era proprio ciò di cui avevo bisogno, mi sento così strana anche solo a pensarlo, ma... non parlo del sesso, solo di... passare del tempo con lui. È l'unico a non avercela con me per qualche motivo, l'unico a non riempirmi di domande, a non accusarmi di qualcosa, l'unico con cui, stranamente, non mi sento sotto esame, ma... bene.
Ma se, nonostante questo, fosse comunque la cosa sbagliata?
Sto sbagliando tutto, e non so se sia giusto rischiare ogni cosa solo per stare bene pochi minuti una volta ogni tanto... perché prima o poi, visto che tutto viene sempre a galla, finirà tutto e mi pentirò davvero di tutto ciò che ho fatto.
Entra dentro di me e inizia a muoversi dando piacere ad entrambi, questa volta, però, non soffochiamo i gemiti di piacere con i baci, e non temiamo che qualcuno ci scopra, perché siamo soltanto io e lui.
STAI LEGGENDO
Il fratello della mia migliore amica
RomanceMessa da parte dalla sua migliore amica, Sage fa una scommessa con il fratello di lei, Kolby, e ciò li porterà ad avvicinarsi, proprio mentre Sage fa la conoscenza di Mitch, un ragazzo più grande. Decisa a tenera segreta la storia con Kolby, si rend...