38° capitolo

764 30 1
                                    

Per tutta la mattina non ho fatto altro che evitare Kolby, e ci sono riuscita nonostante lui cercasse di avvicinarsi a me in ogni modo. Ora sono in mensa, con un vassoio in mano, e guardo verso il solito tavolo in cui sono seduti i popolari, tra cui Harper e, ovviamente, suo fratello. Proprio lei mi sorride e mi fa segno di raggiungerli, facendo quindi voltare gli altri, ma forzo un sorriso e scuoto la testa, spostando lo sguardo verso il tavolo in cui c'è seduta Julissa con altre ragazze e ragazzi, raggiungendoli e sedendomi di fronte a lei, che mi sorride.

Prima o poi dovrò parlare con Kolby, non posso continuare ad evitarlo per sempre, devo solo capire il momento in cui sarò più pronta... anche se forse non lo sarò mai completamente.

Sono tutti sorpresi, tranne Julissa, che mi sia seduta a questo tavolo, mi limito a sorridere, ma il mio sguardo torna comunque sempre su Kolby, il quale mi sta guardando.

«Abbiamo sentito alcune cheerleader parlare... dicevano che Kolby ha lasciato lei per te.» mi dice Julissa.

«Ti avevo detto di non dirlo a nessuno!» esclama uno dei ragazzi, troppo timido per guardare qualcuno negli occhi, e quando tutti lo guardiamo diventa rosso e abbassa lo sguardo.

«Tranquilli, non dirò che me l'avete detto.» li rassicuro.

Harper non me ne aveva parlato, o non lo sapeva oppure ha preferito lasciare che fosse lui a dirmelo, comunque l'ho scoperto non appena ho messo piede a scuola, perché tutti non fanno altro che parlare di questo. Tralasciando ciò che c'è stato tra me e Kolby, sono felice che lui l'abbia lasciata, non perché ora ho la strada spianata, ma perché con lei non era felice... comunque non pensavo che lui fosse stato chiaro sul perché l'avesse lasciata e che la voce si spargesse in giro così velocemente. Beh, sono comunque seduti allo stesso tavolo, fanno parte dello stesso gruppo di amici, e credo che lei non lascerà che le cose finiscano così, comunque non sono affari miei... non più, anzi, non lo sono mai stati...

Guardo il cibo che ho davanti, ma non è che abbia molta fame, quindi guardo le persone con cui sono seduta e sorrido leggermente.

«Mangiate voi, se volete, a me non va.» dico, quindi sorridono e prendono tutto, ringraziandomi.

«Come mai? Non stai bene?» mi chiede Julissa preoccupata.

Sto bene, fisicamente, ma mentalmente... non tanto. È come se io avessi perso la parte più importante di me, quella sera, quando ho preso a schiaffi Kolby e l'ho mandato via.

«Va tutto bene, non preoccuparti. Vado in bagno, ci vediamo dopo a lezione.» annuisce e così mi alzo, andandomene via velocemente, mentre sento il suo sguardo sempre su di me.

E se non l'avessi fatto?

Con Mitch le cose non sono più come prima, ed è chiaro. Ieri sera stavo così male che lui mi ha baciata, ci siamo spogliati e abbiamo fatto una cosa di cui mi sono pentita profondamente... lo so che non è lui che voglio, anche se lo sapevo anche prima, ma pensavo di essere semplicemente arrabbiata perché era scomparso... ora che lo so dovrei parlarci e mettere in chiaro le cose prima che fraintenda, anzi, potrebbe già avere frainteso.

Entro in bagno e scoppio a piangere, non so nemmeno io perché, so solo che qualcuno, improvvisamente, mi abbraccia... e per quanto immagini che si tratti di Kolby, lo sento che non si tratta di lui.

«Va tutto bene.» è Harper.

«S-scusa.» sussurro.

Mi è mancata, pensavo che non saremmo più riuscite a tornare quelle di una volta, ma ho notato che lei ci sta provando con tutte le sue forze, e già il fatto che sia venuta a casa da me e che ora sia qui, mi fa capire che tiene quanto me, se non di più, che le cose tornino come prima.

Si allontana quel poco che basta per guardarmi negli occhi, mi sorride leggermente e asciuga le mie lacrime.

«Non c'è nulla di cui tu debba scusarti.» mi dice, per poi sorridermi.

«Ho fatto un casino.» sussurro appoggiandomi al muro.

«No, non pensarlo neanche. Ti ho già detto che quello stupido patto non ha più valore. Sono felice per te e per mio fratello, anzi, se vuoi vado a chiamartelo, sono sicura che lui riuscirebbe a calmarti più facilmente di me.» faccio una piccola risata e scuoto la testa.

Il "casino" a cui mi riferivo è Mitch, il fatto che ci sia andata a letto, mentre Kolby, per me, ha lasciato la sua storica ragazza... mi sento in colpa, non avrei dovuto farlo, ma nemmeno lui avrebbe dovuto fare quello che ha fatto.

La abbraccio di nuovo nel momento in cui suona la campanella, ma ciò non ci fa allontanare e uscire per raggiungere la classe.

«Ti voglio bene, Sage, più di quanto tu possa immaginare, ricordalo sempre.» mi dice.

«Anche io.» le dico, stringendola ancora più forte.

Sento di dover ringraziare Kolby per questo avvicinamento tra me e sua sorella, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di chiedermi se ora sarebbe qui, se non avesse scoperto che io e lui stavamo insieme.

La porta si apre, e, no, non è Kolby, venuto ad assicurarsi che vada tutto bene, ma la sua ex ragazza e le sue amiche, che sono anche amiche di Harper, ma non mie.

«Se stai piangendo per Kolby, sappi che me lo riprenderò. Lui è mio, lo sarà sempre.» ovviamente, mi aspettavo che venisse a dirmi ciò da quando ho saputo che si sono lasciati.

«Smettila, sai bene come stanno le cose.» le dice Harper.

«Io sì, tu a quanto pare no: la tua amica è una troia, e se pensa di aver vinto questa battaglia, si sbaglia di grosso.» credo mi stia minacciando.

Harper fa per andare verso di lei, la fermo e scuoto la testa, perché per quanto possa essere arrabbiata anche io, non ne vale la pena.

«Lascia stare... usciamo.» la porto fuori prima che faccia qualcosa di cui possa pentirsi, e, non appena mettiamo piede fuori, troviamo Kolby e Oliver ad attenderci.

No no no!

Da stamattina sto cercando di evitarlo, e ora eccolo qui, proprio di fronte a me, che mi fissa, ma io non riesco a guardarlo negli occhi perché sento di aver peggiorato le cose, anche se lui non lo sa, e quando lo scoprirà non vorrà più vedermi.

«Va tutto bene?» chiede Oliver, mentre resto con lo sguardo basso.

«Sì, ci vediamo dopo.» dice Harper, quindi mi allontano subito.

«Sage...» Kolby mi ha chiamata, ma faccio finta di niente, è la cosa migliore.

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora