3º capitolo

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Non riesco nemmeno a mangiare, perché faccio sempre le cose senza nemmeno ragionarci su. Conosco più di quanto creda Kolby, e so bene che ha un secondo fine riguardo alla scommessa che abbiamo fatto, eppure gli ho stretto quella dannata mano consapevole delle conseguenze che potrei avere.

«Che c'è tesoro?» mi chiede mamma notando che qualcosa non va.

Per la prima volta da quando Harper mi ha messa da parte per Oliver, non penso più a lei e alla nostra amicizia, ma a suo fratello e alla nostra scommessa.

Sono figlia unica, i miei genitori si amano tantissimo e non fanno altro che dimostrarselo, infatti ho sempre sognato di vivere un'amore forte e passionale come il loro. Non mi hanno mai fatto mancare niente, sono dei genitori presenti, mi danno sempre tutto l'amore possibile, non mi hanno mai fatta sentire sola, non ho mai avuto paura di confidarmi con loro, ma per una volta credo che terrò per me ciò che ho fatto con Kolby, non voglio che nessuno lo sappia, e poi non voglio che si facciano strane idee. Sarebbe più semplice se tutti sapessero che Kolby non fa altro che ricattarmi dicendomi che andrà a dire a sua sorella che ci siamo baciati, cosa che comunque non accadrà mai, ma sono cose mie, cose che preferisco tenere per me, anche perché so come vanno a finire queste cose e che le persone, di chiunque si tratti, inizierebbero a pensare che tra noi due ci sia qualcosa, cosa assurda e completamente da pazzi.

«Credete che un ragazzo si possa stancare della sua ragazza dopo poco tempo?» chiedo loro.

L'ultima cosa che voglio è dover ammettere che Kolby aveva ragione e per di più uscire con lui, anche perché sa quanto odio le feste e per questo vuole portarmi ad una festa dove sa che sicuramente mi annoierò a morte... lo sta facendo apposta, è un altro modo per prendersi gioco di me, sembra essere il suo passatempo preferito.

Mamma e papà si guardano, non so a che cosa pensino, ma sicuramente non stanno pensando a quello a cui sto pensando io...

«Sage, amore mio, credo che dovresti essere felice per Harper.» mi dice papà facendomi corrucciare la fronte.

«E non credo sia giusto che pensi all'evenienza che Oliver si stanchi di lei... non è carino.» mi rimprovera mamma.

Ma che hanno capito?

Ammetto di aver pensato un paio di volte a quello che accadrebbe se si lasciassero, ma non ho mai sperato che accadesse. Da quando però ho stretto la mano di Kolby, ho iniziato a pensare che lui sicuramente ne sa più di me sia di relazioni che di ragazzi che si stancano delle proprie ragazze, ci avrei dovuto pensare prima, ma ora non faccio altro che pensare a quello in ogni momento della giornata, e la paura che, comunque vadano a finire le cose, sia se io debba vincere e lui perdere, o più sicuramente io perdere e lui vincere, lo vada comunque a raccontare ad Harper, non fa altro che farmici pensare ancora di più e rendermi la vita impossibile.

Nonostante tutto, anche se mi sento messa da parte, non vorrei che si lasciassero perché ciò renderebbe triste la mia migliore amica, tralasciando quella stupida scommessa del cavolo.

«Okay, ma secondo voi un ragazzo si potrebbe stancare della sua ragazza?» chiedo di nuovo, sperando che mi diano una risposta chiara.

«Se il ragazzo in questione è innamorato, perché mai dovrebbe stancarsi?» mi chiede papà.

«Stiamo ancora parlando di Harper e di Oliver? O c'è un ragazzo di cui non ci hai parlato?» la discussione sta prendendo una piega totalmente inaspettata.

Un ragazzo... magari. Non ho mai conosciuto nessuno che mi piacesse davvero, a scuola sono tutti amici di Kolby e non mi fido, ma non esiste nessuno e, a questo punto, non so se esisterà mai qualcuno. I miei genitori, Harper, i suoi... sono gli unici a dire che sono bella, nemmeno io mi sento carina, appunto perché non sono mai stata notata da nessuno... neanche da qualcuno che voleva solo prendermi in giro.

«Davvero?» chiede papà sorpreso.

«No, non c'è nessun ragazzo nella mia vita, e nel caso ci fosse sareste i primi a saperlo.» dico loro.

«Quindi parliamo di Oliver e Harper?» mi chiede mamma.

«Non di loro... in generale di una coppia.» le rispondo.

«Perché deve per forza essere il ragazzo a stancarsi della ragazza? Non può essere il contrario?» chiede papà, come se si sentisse offeso dal fatto che si parli solo del ragazzo che lascia la ragazza e non viceversa.

A volte i miei genitori mi fanno ridere, in senso buono però, perché sono divertenti, e nel loro modo di crescermi non c'è mai stata troppa rigidità, ma hanno sempre cercato di capirmi senza venirmi contro e di non essere solo mio padre e mia madre, ma anche miei amici, infatti non ricordo nemmeno un giorno in cui abbiamo litigato. Non mi hanno viziata, quello no, ma mi hanno cresciuta ed educata a modo loro, il che, per me, li rende i genitori migliori del mondo e i genitori migliori che potessi avere. Con loro ho un rapporto bellissimo e spero che non cambierà mai, perché vorrei sempre riuscire a dire tutto ad entrambi senza paura.

I due iniziano una discussione in cui mamma difende il genere femminile e papà invece il genere maschile, mi fanno ridere, ma ascolto con piacere i loro punti di vista.

Da quando ho scommesso con Kolby, entrambi abbiamo dato per scontato che sarà Oliver a lasciare Harper, sempre che succeda, ma se dovesse essere Harper a lasciare Oliver, forse riuscirei a far sì che quella scommessa non valga più, visto che lui si è concentrato sul suo amico per tutto il tempo. Dio... mi sembra così brutto pensare a ciò e doverlo anche tenere per me per evitare che mi prendano per una stronza così come prendono per stronzo Kolby, ma se ciò che voglio è che nessuno scopra mai questa storia, allora farò meglio a continuare a tenerlo per me e, soprattutto, una volta superato il mese, con o senza vincitori, tra me e lui tornerà tutto come prima.

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora