1º capitolo

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Gli errori più grandi da fare nei confronti della vita sono due: correre troppo in fretta o camminare troppo piano. È ciò che c'è scritto sul mio schermo, è solo mia madre che mi invia cose che vuole evitare di scordarsi, non sono sempre frasi del genere.

Stare qui, a casa della mia migliore amica, seduta sul divano a guardarla pomiciare con il suo ragazzo, mi mette più che altro tristezza. Sì, sono felice per lei, ma non posso fare a meno di notare che la sua relazione ci stia facendo allontanare... e poi lei non fa altro che ripetermi che, se anche io avessi un ragazzo, sarebbe più semplice fare delle uscite a quattro, invece che essere sempre la terza incomoda...

Io e lei ci conosciamo da sempre, dicevamo sempre che nessun ragazzo ci avrebbe mai divise, è per questo motivo che abbiamo creato la regola del non innamorarci mai di un parente dell'altra, eppure la sua relazione, seppur lentamente, ci sta dividendo.

Sbuffo quando suo fratello, Kolby, si butta sul divano accanto a me e prende il telecomando cambiando canale e mettendo una partita.

Le nostre madri si conoscevano già da prima che noi nascessimo, il fatto che siamo nate lo stesso giorno a poche ore di distanza ci ha sempre fatto credere che fossimo destinate ad essere molto più che semplici amiche: sorelle. Non ci siamo mai separate, e seppur io non sopporti suo fratello nello stesso modo in cui lui non sopporta me, cerco di andarci comunque d'accordo per lei, perché so quanto odia vederci litigare.

«Perché non andate a chiudervi in camera? Vedervi mi fa venire il voltastomaco.» dice Kolby ai due piccioncini, loro fingono di non averlo sentito, per cui gli tira un cuscino.

Kolby è molto popolare nella nostra scuola. Gioca nella squadra di lacrosse di cui è anche capitano, oltre a questo, a renderlo popolare, è anche il suo aspetto: è alto, i suoi capelli sono castani, non li tiene corti, ma nemmeno molto lunghi, e gli occhi sono verdi quasi castani, sono davvero bellissimi. Ricordo che, da piccoli, giocavamo sempre insieme, ma quando siamo cresciuti ha iniziato a comportarsi da stronzo soprattutto con me, nonostante non gli abbia mai fatto niente, per cui anche io ho iniziato a trattarlo allo stesso modo.

Harper e Oliver, che è un compagno di squadra di Kolby, si alzano dalla poltrona su cui erano seduti e si prendono per mano. Lei, prima che se ne vadano al piano di sopra, fa il dito medio al fratello che ricambia subito.

Vanno davvero di sopra?

Sospiro, visto che Harper non mi dice niente: non sono io ad uscire con loro quando sono insieme, è lei che mi chiede di raggiungerla dicendomi che Oliver non c'è, ma ogni volta che arrivo lo trovo qui e mi sembra brutto prendere e andarmene, ma è brutto anche il modo in cui vengo trattata.

«Stai tranquilla, sfigata, quando si lasceranno tornerete ad essere sfigate in due.» mi dice Kolby.

«Perché dici così? Pensi si molleranno?» gli chiedo, fingendo di non aver sentito che ci ha appena definite due sfigate.

Nonostante tutto, vedere Harper felice rende felice anche me, è la mia migliore amica, e preferisco che le cose restino così invece che vederla triste per il fatto che si è lasciata con lui...

Lo guardo aspettando che mi dia una risposta. Alza le spalle e si volta anche lui a guardarmi, i suoi occhi guardano dritti nei miei. Sono rare le volte in cui siamo soltanto io e lui, e ogni volta è diverso, a differenza di quando fa lo stronzo in presenza di altre persone.

«Sono un ragazzo, le prime settimane è bello stare appiccicati, poi inizi a stancarti. Quei due sono sempre insieme, io l'avrei già mollata.» mi dice.

«Tu... stiamo parlando di Oliver, però.» gli rispondo facendolo sorridere.

«Scommettiamo che si mollano entro un mese?» mi chiede porgendomi la mano.

Se qui ci fosse qualcun altro oltre a noi due non mi starebbe nemmeno guardando, al massimo mi starebbe insultando in qualche modo, invece mi parla, mi guarda... è così strano questo ragazzo. Se non sapessi che mi sta alla larga per la popolarità, penserei che ha qualche problema.

«Non scommetterò con te che la mia migliore amica torni single. Tu sei suo fratello, dovresti proteggerla, lo sai?» gli chiedo.

Sono figlia unica, ma considero Harper mia sorella, quindi mi chiedo come lui possa scherzare sulla felicità di sua sorella quando dovrebbe soltanto prendere da parte Oliver e assicurarsi che non le spezzi il cuore.

«Cosa dovrei fare? Obbligare quell'idiota a stare con mia sorella anche se non è quello che vuole? Vedi di tapparti la bocca, sfigata, perché se Harper lo scopre dirò che io e te ci siamo baciati. Lo sai come la prenderà mia sorella, vero?» lo guardo male.

Lui conosce da tempo questa regola che abbiamo stabilito tempo fa, e non è la prima volta che la usa contro di me.

«Harper sa che non bacerei mai un babbeo come te.» gli dico.

«Dici?» si avvicina a me, le punte dei nostri nasi si toccano, mi guarda dritto dritto negli occhi, faccio per spingerlo, ma lui mi blocca afferrandomi per i polsi: «Allora, scommetti o no?» mi chiede mentre il suo respiro si mischia al mio.

Oh mio Dio, non è soltanto la prima volta che stiamo così vicini, è anche la prima volta che sto così vicino ad un ragazzo, e non so proprio che fare. Il mio cuore sta battendo forte, ma probabilmente è dovuto al fatto che qualcuno, tipo i suoi genitori o Harper, potrebbero vederci e chissà che cosa penserebbero.

Mi allontano da lui che prende la mia mano come per stringerla, so già che ci saranno delle conseguenze...

«Se si mollano entro un mese tu vieni ad una festa con me.» mi dice.

«Certo... perché non ci porti una delle mille ragazze che vorrebbero uscire con te?» gli chiedo provando a ritrarre la mano, ma lui non me lo permette.

«Se non si mollano, e quindi hai ragione tu, prometto che non ti ricatterò mai più dicendo che dirò ad Harper che ci siamo baciati.» questo sarebbe davvero bellissimo.

«Affare fatto.» gli dico subito, senza rifletterci nemmeno su.

Non posso credere che lo stia facendo, ma, comunque, vedendo Oliver, sembra così innamorato che non credo minimamente alla possibilità che possa lasciare la sua amata ragazza.

Mi allontano da lui quando sento la porta di casa aprirsi e poi chiudersi, mi giro a guardare sua madre che entra in casa sorridente.

«Ciao ragazzi... tesoro, non dirmi che Harper ti ha lasciata da sola in compagnia di Kolby?!» mi chiede mentre appoggia la borsa sul tavolo.

«Sì, ma non fa niente... è meglio che io torni a casa.» sussurro alzandomi e non guardando nemmeno per sbaglio il ragazzo.

Spero che Harper non venga mai a sapere di questa scommessa tra me e suo fratello e soprattutto che io vinca, almeno non dovrò più preoccuparmi dei suoi ricatti...

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora