43º capitolo

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Esco da scuola insieme a Kolby, Harper e tutti gli altri, che non fanno altro che parlare del ballo da giorni, mentre la mia mente è completamente su altro... sono riuscita a parlarne con i miei genitori, che, ovviamente, si sono arrabbiati, ma, d'altronde, arrabbiarsi non sistema le cose. Mamma mi ha già preso un appuntamento per la prima ecografia, a cui Mitch sarà presente, e Kolby... ancora non sono riuscita a parlargliene. Ho paura di perderlo.

Il ballo... sarebbe dovuto esserci qualche settimana fa, solo che ci sono stati alcuni problemi con qualcosa e quindi è stato rimandato.

«A te va bene?» mi chiede Kolby.

«Cosa?» gli chiedo, facendogli capire che non li stavo ascoltando.

«Che hai negli ultimi giorni?» mi chiede curioso, essendosi reso conto che ho la testa da un'altra parte.

Secondo mamma dirglielo mi farebbe sentire meglio, perché più tempo passa, più si arrabbierà quando scoprirà per quanto tempo gliel'ho nascosto... ha detto che se ci tiene davvero a me non mi lascerà, anche io lo penso, ma la vera domanda è: Kolby tiene così tanto a me da continuare ad essere il mio ragazzo mentre sto per avere un figlio da un altro?

«Starà uscendo di nuovo sia con te che con Mitch, altrimenti non si spiega perché sia qui e ci stia guardando.» ecco la sua ex, che non perde mai tempo per ricordare a Kolby che uscivo con entrambi, in passato.

Mi giro vedendo che Mitch è nel parcheggio, non eravamo d'accordo che venisse qui, oggi... sa che se mi gira intorno Kolby darà di matto, ma capisco anche il suo punto di vista... sicuramente vuole passare più tempo possibile con me, non per me, nemmeno per lui, ma per il bambino, o la bambina. Guardo quindi Kolby, che sposta lo sguardo da lui posandolo su di me, nello stesso momento in cui io abbasso il mio.

E ora che faccio?

Anche se mi sentissi pronta a parlarne con lui, comunque ci sono tutte queste persone con noi e intorno a noi, non sarebbe giusto affrontare questa conversazione in pubblico.

Kolby mi prende per mano e mi allontana da tutti, credo voglia parlare senza che nessuno ci ascolti o ci stia intorno.

«Non farmi questo, ti prego. Mi fido di te, ma come staresti se sapessi che mi vedo con la mia ex?» si vede che ci sta male...

«Ti giuro che tra me e lui non c'è niente.»

«Allora perché è qui?» mi chiede, consapevole del fatto che, sotto sotto, c'è qualcosa, ma non ce la faccio a dirglielo: «Senti... vai a dirgli che deve starti lontano, poi ce ne andiamo. Devo andare a comprare lo smoking per il ballo, e mi piacerebbe che tu mi accompagnassi.»

Giusto... potrei aspettare il ballo, divertirmi con lui, e poi parliamo di quello che sta succedendo. È la cosa migliore, almeno ho il tempo di pensare e di capire come dirglielo, le parole giuste da usare.

A differenza di Oliver con Harper, lui mi ha chiesto se volessi andare al ballo con lui, non in modo originale, ma non mi importa, ci sono cose più importanti.

Mi allontano da lui e mi incammino verso Mitch, che sta fumando appoggiato ad un auto che non ho mai visto prima, non vedo la sua moto.

«Tranquilla, lo so che mi devi mandare via altrimenti darà di matto... sono venuto qui per tre motivi: il primo è che volevo vederti, il secondo è che ho comprato una macchina visto che non ti posso portare alle visite in moto, e il terzo è che Jake voleva invitare la tua amica Julissa al ballo.» oh, sono sorpresa.

«Jake e Julissa?» gli chiedo, annuisce e sospira.

Tralasciando i nostri amici, sono sorpresa che abbia deciso di comprare una macchina, visto che ama alla follia le due ruote, è stato carino a farlo per me.

«Sage l'ho detto soltanto a mia madre e al suo ragazzo, ma... anche quando lo avrai detto a lui, continuerà comunque a tenerti lontana da me. Lo sai che non mi metto tra voi due, ma... si tratta di mio figlio.» sembra che abbia paura che lo allontani da me e di conseguenza dal bambino, è chiaro che sia questo.

«Non prenderà mai il tuo posto come padre. Mai. Lo giuro.» è la verità.

«Okay. Prima che te ne vada con lui posso darti un bacio?» sorrido ma scuoto la testa, non sembra per nulla sorpreso: «D'accordo... scrivimi quando ti avrà finalmente portata a casa e potrai respirare senza che ti dica cosa devi fare.»

Mi fa un occhiolino e sale sulla sua nuova auto sfrecciando via, mentre io resto qui ferma a fissare il punto in cui era poco fa.

Dirmi cosa devo fare? Che intendeva?

Kolby ha paura che possa lasciarlo per Mitch, Mitch ha paura che possa escluderlo dalla vita del bambino per Kolby... mi trovo tra due fuochi. So che Mitch farà parte della mia vita almeno per i prossimi diciotto anni, mentre Kolby... sì, magari non ci lasceremo dopo che avrà scoperto della mia gravidanza, ma non posso essere certa che anche lui, tra diciotto anni, farà ancora parte della mia vita.

Mi giro e lo raggiungo alla sua auto, su cui salgo e allaccio la cintura prima che parta.

«Cosa voleva?» mi chiede.

«Ha accompagnato qui Jake che ha chiesto a Julissa di andare al ballo insieme.» gli dico.

«Jake e Julissa, certo...» sussurra, convinto che ci sia altro, ma resto in silenzio: «Loro vanno a cena tutti insieme e dopo vanno al ballo. Tu vuoi che ci vediamo dopo cena, che andiamo con loro o che ce ne stiamo per i fatti nostri?» mi chiede.

Forse era questo quello di cui parlavano prima, quando mi ha chiesto se mi andasse bene.

«Scegli tu, per me è indifferente.» potrebbe anche essere l'ultima volta che stiamo insieme...

«Va bene, scelgo io.» mi dice, per poi prendermi la mano e intrecciare le nostre dita, dandole un bacio.

Mi sento fortunata: ho un bel ragazzo che tiene molto a me, ho due amiche che mi vogliono molto bene, diventerò presto madre, ho dei genitori che mi vogliono bene e a cui io voglio molto bene, sono in salute, non mi manca niente, e ho anche Mitch e la sua famiglia.

Guardo fuori dal finestrino, mentre si ferma ad un semaforo, e sospiro: chissà cosa ci spetta...

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora