Diciotto anni fa ero proprio qui a guardare Kolby prendere il suo diploma, un anno dopo ero qui per le mie amiche, oggi invece sono qui per il mio bambino, che non è più un bambino, ora è un uomo, e io non potrei essere più fiera di lui.
Sono passati diciotto anni da quando la mia vita è cambiata, perché non solo sono diventata madre, ma mi sono anche unita in matrimonio con l'amore della mia vita. Un amore che non mi ha mai lasciata, che mi ha amata in ogni momento, che mi ha dato forza ogni volta che ne avevo bisogno... un amore che non dura da sempre, ma che durerà per sempre. Per quanto a volte sia stata dura, comunque, rifarei le stesse cose, se tornassi indietro, perché ciò, alla fine, mi porterebbe ad avere Grover, a stare col mio bellissimo marito e ad avere i nostri figli: io e Kolby abbiamo avuto altri due figli: un maschio, che ora ha dieci anni, e una femmina, che ne ha quattro.
Lo guardo venire verso di noi sorridente, così come tutti i suoi compagni che si sono appena diplomati con lui corrono dalla propria famiglia, abbraccia per primo suo fratello, e poi viene da me, visto che la sua sorellina sta dormendo nel passeggino. Avevo promesso di non piangere, ma è impossibile per me non emozionarmi in momenti come questi... tocca infine a Kolby: i due si stringono la mano e si abbracciano calorosamente.
Siamo d'accordo che andrà a festeggiare con i suoi amici, ora. Ho organizzato una piccola festa a casa nostra a cui verranno i genitori miei e di Kolby, la mamma di suo padre col compagno, Jake, Julissa e la loro figlia, e Harper, con Oliver e i loro due gemelli, un maschio ed una femmina.
«Siamo così fieri di te.» gli dico, scattandogli la centunesima foto, la guardo nel momento esatto in cui mi arriva un messaggio da suo padre che mi dice che è qui: «Mitch è qui, vuoi andare a salutarlo?» gli chiedo.
«Vieni con me?» mi chiede, non volendoci andare solo.
«Voi andate, ci vediamo alla macchina. Tu stai attento, stanotte hai il permesso di fare tardi, ma non fare casino quando rientri.» gli dice Kolby.
«Tranquillo papà, mi conosci.» gli dice Grover sorridente, per poi iniziare ad allontanarsi con me.
Mitch è presente, lo è sempre stato, anche se negli anni si è spesso messo nei guai ed è stato costretto ad allontanarsi per un po' da casa, non ha mai smesso di chiamare per sapere come Grover stesse... chiama Kolby papà perché lo ha cresciuto tanto quanto ha fatto Mitch, anzi, per lui ha fatto di più Kolby... noi non gli abbiamo mai parlato male di Mitch, io non potrei mai farlo, ha deciso lui di chiamarlo papà. Il motivo per cui Mitch non è venuto qui con noi a vedere nostro figlio prendere il diploma è che tra lui e Kolby, le cose, invece di essere migliorate sono peggiorate... l'ultima volta che sono stati nello stesso posto insieme non è andata a finire per niente bene ed è dovuta intervenire la polizia...
Vederlo appoggiato alla sua moto mi ricorda i vecchi tempi...
«Guardati! Cavolo...» Mitch sembra così fiero di vedere Grover, in questo momento.
«Non mi aspettavo che venissi.» gli dice mentre si abbracciano.
«Non me lo sarei mai perso. Sei il mio orgoglio. Non posso credere che ti sei diplomato... in autunno andrai anche al college?» non credo che abbiano avuto tempo per parlarne.
«No, anche se mamma e papà vorrebbero.» mi guarda, Mitch non dice niente, quindi si volta nel sentire qualcuno che lo chiama: «Devo andare. Ci vediamo domani.» corre via subito.
«Sarò l'unico a mancare, domani, ed è una festa per mio figlio... un figlio che chiama papà un altro.» dice, facendomi abbassare lo sguardo.
Posso solo immaginare quanto sia difficile per lui rinunciare a molte cose e, soprattutto, sentire suo figlio chiamare papà anche Kolby... ho provato a parlare sia con lui che con mio marito per creare la pace così da poter essere una famiglia felice, ma non ha mai funzionato, e ormai sono diciotto anni che andiamo avanti così, mentre, per quanto riguarda la storia del papà... Grover era già grande quando lo ha chiamato così per la prima volta, gli ho parlato e ha deciso di continuare comunque a chiamarli così entrambi.
«Sono d'accordo con Kolby che dopo la festa, quando tutti se ne saranno andati, porterà i bambini a fare un giro... così tu potrai venire e stare un po' con lui.» gli dico.
«Giusto, non mi vuole vicino ai vostri figli, io però non gli ho mai fatto storie sul fatto che non lo volessi vicino a Grover.» si lamenta... nulla di nuovo.
«Ti scrivo l'ora, non fare tardi.»
«Sage sai che diventi ogni giorno più bella? Hai fatto un buon lavoro con lui, e ti amo... sempre.» sia lui che Kolby mi guardano ancora oggi con gli stessi occhi con cui mi guardavano anni fa.
«È stato un lavoro di squadra, non è tutto merito mio... ci vediamo domani, Mitch, fai il bravo.» mi allontano per raggiungere il resto della famiglia.
Non fa altro che ricordarmi quanto mi ama... mi chiedo come sarebbero oggi le cose se avessi sposato lui invece di Kolby... non lo scoprirò mai.
Salgo in auto girandomi a guardare i bambini: Shelly ancora dorme, sembra un angioletto, mentre Phil gioca con il tablet. Kolby appoggia la mano sulla mia coscia, lo guardo sorridente.
«Lo sai che ti amo tanto tanto tanto?» mi chiede guardando la strada.
«Io di più.» gli rispondo.
A volte sembriamo ancora due ragazzini innamorati che della vita non sanno niente, invece siamo cresciuti, ma una cosa è rimasta tale e quale e non cambierà mai: l'amore che proviamo l'uno per l'altra.
Quando gli ho stretto la mano quel pomeriggio e poi sono stata costretta ad andare a quella festa con lui non avrei mai pensato che ci saremmo potuti mettere insieme, figuriamoci se avessi pensato al fatto che ci saremmo sposati e avremmo avuto dei figli... ero spaventata da cose che per me erano totalmente nuove, e anche se oggi non potremmo essere più felici e innamorati, ci sono volte in cui penso ancora "cavolo, è il fratello della mia migliore amica", e, comunque, non potrei desiderare di meglio.
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Il fratello della mia migliore amica
Roman d'amourMessa da parte dalla sua migliore amica, Sage fa una scommessa con il fratello di lei, Kolby, e ciò li porterà ad avvicinarsi, proprio mentre Sage fa la conoscenza di Mitch, un ragazzo più grande. Decisa a tenera segreta la storia con Kolby, si rend...