41º capitolo

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Qui è come se, ormai, fossi di casa... e sinceramente tutti qui riescono a farmi sentire davvero a casa: la mamma di Mitch è una donna meravigliosa che mi ha sempre dato un affetto quasi materno, mi ha sempre trattata come una figlia, la figlia femmina che non ha mai avuto. Il suo compagno è una brava persona, Mitch ancora non se n'è reso conto... lo capirà, prima o poi. È bello che si voglia prendere cura di lei, è chiaro che la ami alla follia. E poi c'è Mitch... lui è il mio "la persona giusta nel momento sbagliato". Niente di più da dire.

Entro nella sua stanza, per nulla sorpresa dal fatto che sia ancora a letto.

«Che ci fai qui Sage?» mi chiede, nonostante sia di spalle, infatti si gira subito: «Sei l'unica che viene sempre qui a cercarmi e che bussa prima di entrare... come mai non sei con il tuo ragazzo?»

Ormai, esattamente come io conosco lui, lui conosce me, per questo sapeva che si trattava di me ancor prima di girarsi o ancor prima che io parlassi.

«Come fai a saperlo?» gli chiedo curiosa, sperando che non sia stato Kolby ad andare a riferirglielo, devono smetterla di raccontarsi tutto ciò che succede con me.

«Ieri sera al locale ho sentito i suoi amici parlarne. Presumo che lui fosse con te.» oh...

«No. Io ero con Julissa... comunque sono qui per parlarti.»

Prima o poi questo momento sarebbe dovuto arrivare... o con lui, o con Kolby, o con entrambi, se mi fossi resa conto che non volevo stare con nessuno dei due.

Prima che conoscessi Mitch non avevo nessuno: la mia migliore amica stava soltanto col suo ragazzo e non aveva più tempo per me, l'unica cosa a cui pensavo era quella stupida scommessa con Kolby che ci ha portati ad essere quello che siamo oggi... e poi mi hanno rovesciato addosso una secchiata d'acqua gelida che spettava a lui, e da quel momento, nonostante gli alti e bassi, nonostante le discussioni, nonostante Kolby e le altre ragazze, nonostante il suo allontanamento, nonostante tutto, ci siamo stati l'uno per l'altra, e anche se vorrei che le cose non cambiassero, non so come lui reagirà.

«Allora... tu...» mi scruta attentamente mentre aspetta che io gli dica ciò per cui stamattina sono venuta qui, sospiro e abbasso lo sguardo: «Tu mi hai resa felice. Quando ti ho conosciuto era un periodo in cui mi sentivo sola, e tu sei diventato tutto, per me. Eri la persona che sognavo da sempre di avere al mio fianco, eri il mio principe azzurro... penso che la cosa migliore che si possa dire ad un ragazzo è che, prima di essere qualunque cosa, è il tuo migliore amico. Tu eri questo per me. Il fatto che ti divertissi con le altre mi ha spezzato il cuore. Sparivi e dentro di me sapevo cosa stavi facendo, in quel momento c'era Kolby... il fatto è che tu sei la persona giusta, è il momento ad essere sbagliato. Potrei anche dire che per te non ho mai provato niente... ma tu mi conosci, mi sei stato sempre accanto, mi hai fatta ridere nei momenti brutti, ed è giusto che tu sappia che una parte di me, nonostante tutto, ti ha amato, ti ama e ti amerà per sempre.» è giusto farglielo sapere.

È sorpreso dalle mie parole, non avevamo mai parlato in modo così chiaro.

«Vieni, non lo andrò a dire a Kolby...» mi dice allungando le braccia verso di me.

Credo che questo sia proprio il motivo per cui Kolby non voleva che venissi a parlargli a casa sua, ma abbracciarlo non significa tradire Kolby... quindi mi butto accanto a lui sul letto e lascio che mi stringa tra le sue braccia muscolose.

«Ti amo anche io... è per questo che non ho intenzione di mettermi tra di voi. Una parte di me ha sempre saputo che volessi lui, da sempre, pensavo che mi aiutasse andare a letto con le altre, ma mi sono comunque innamorato di te... e anche se starò da parte, io ti aspetterò sempre.» mi confessa.

Quindi lui, sotto sotto, lo ha sempre saputo, ma nonostante questo mi aspetterà, con la speranza che io, un giorno, lasci Kolby e mi metta con lui... non sono sicura che accadrà, ma mai dire mai. Tempo fa credevo che avrei odiato Kolby per sempre e che sarei stata con lui, quindi chissà che cosa ha in riservo per me il futuro.

«Ti proteggerò sempre, Sage. Da qualsiasi cosa. Non permetterò mai a nessuno di farti del male.» lo stringo ancora più forte.

«Se potessi lo farei anche io.» sussurro, consapevole del fatto che non ho la forza emotiva e fisica che ha lui.

«Non preoccuparti per me... se stai bene tu sto bene anche io.» mi rassicura.

Da questo momento molte cose cambieranno... non potrò più venire qui a cercarlo come ho sempre fatto, le persone non mi vedranno più in giro con lui, da ora sarò per tutti la ragazza di Kolby, ne sono felice, ma, allo stesso tempo, sentirò la mancanza di Mitch, come l'ho sempre sentita.

Il mio cellulare inizia a squillare, lo prendo e, così come me, anche lui vede che si tratta di Kolby... potrei anche non rispondergli, ma siccome sa che sono da Mitch inizierebbe sicuramente a pensare al peggio, tipo che lo sto tradendo, quindi gli rispondo.

«Hai fatto? Sono sotto casa sua, ti sto aspettando.» è pure venuto a prendermi...

«Sì... ora arrivo.» sussurro, attaccando la chiamata.

«È parecchio geloso, e non si fida di te. Vai, prima che venga qui e mi rompa i coglioni di prima mattina.» mi dà le spalle, come se gli facesse male vedermi andare via, sapendo che sto andando da Kolby...

«Ciao Mitch...» sussurro, volendo dire di più, ma non sapendo esattamente cosa.

Non mi risponde, quindi apro la porta e lo guardo un'ultima volta prima di chiuderla e uscire dall'appartamento in cui, probabilmente, non passerò più molto tempo come facevo prima... mi mancheranno tutti.

Sorrido a Kolby che mi bacia non appena mi fermo di fronte a lui e poi mi prende la mano, iniziando a camminare per la cittadina in cui siamo nati e cresciuti, e che mai avremmo pensato di percorrere mano nella mano.

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora