Il fratello della mia migliore amica

18º capitolo

Stringo tra le mie braccia la giacca di pelle di Mitch con nostalgia, perché mi manca davvero tanto. Da quando ha iniziato a far parte della mia vita lo vedevo e lo sentivo tutti i giorni, e, beh, lui non molla, visto che continua a chiamarmi, a scrivermi, e viene anche a scuola, ma io scappo prima che lui mi veda perché, sinceramente, se gli parlassi, non so nemmeno che cosa gli potrei dire...

Sono tornata a scuola, ma io e Harper ci evitiamo a vicenda, anche se non la vedo più con le stronze con cui aveva iniziato ad uscire... quindi non so che pensare, so solo che tutta la scuola ora sa di me e di Mitch e mi sono trasformata da un giorno all'altro in "Sage la pazza". Wow.

Dal riflesso dello specchio davanti a me vedo Harper, mi giro chiedendomi se sia solo la mia immaginazione o meno, ma lei è davvero qui: è chiaro che si senta a disagio, visto che si ferma alla porta e non la oltrepassa.

«Tua madre ci ha invitati per un caffè... credo ci debbano dire qualcosa.» mi dice, fa un piccolo sorriso e indica la giacca: «Tu e Mitch il pazzo, quindi...»

«Eravamo solo amici, poi ci siamo baciati e... scusami, avrei dovuto parlartene, ma avevo paura che avresti...»

«Dato di matto? Può essere... ma sei la mia migliore amica, Sage, e negli ultimi giorni mi sono resa conto che mettendomi con Oliver di conseguenza ho messo da parte te, e non hai idea di quanto mi dispiaccia. A me non importa se stai con Mitch il pazzo, mi importa solo che tu sia felice e che non ti spezzi il cuore, altrimenti gli spezzerò le gambe.» le sorrido e vado dritta verso di lei per abbracciarla.

Avremmo dovuto pensare che saremmo cresciute, che avremmo conosciuto dei ragazzi, che forse prenderemo strade diverse, ma la cosa che importa è che, nonostante cresceremo, nonostante stiamo conoscendo e conosceremo dei ragazzi, e nonostante prenderemo strade diverse, resteremo amiche, migliori amiche, anzi... sorelle.

Sapere che Harper non ce l'ha con me mi fa almeno tirare un respiro di sollievo, ora devo soltanto accettare di parlare con Mitch...

«Scusa se mi sono allontanata da te e se in questi giorni ti ho evitata, ma pensavo ce l'avessi con me.»

«Scusami anche tu... ti ho evitata anche io perché pensavo che ce l'avessi con me.» le dico mentre stiamo abbracciate.

«Siete noiose come sempre... le cose cambiano ma voi due no.» Kolby ci supera ed entra in camera mia come se nulla fosse andando a buttarsi sul mio letto e prendendo tra le mani il mio peluche.

Io e Kolby non andavamo d'accordo da tanto tempo, e anche se fa lo stronzo in presenza degli altri, comunque quando siamo da soli non lo è. La situazione è un po' imbarazzante ora che c'è lui, ma farlo con lui mi piace, e so che non durerà per sempre, è proprio per questo che, per ora, non sono ancora pronta a dirgli basta. Voglio continuare a divertirmi con lui, perché quando stiamo insieme non penso a tutto il resto, e mi aiuta.

Mi allontano da Harper, che guarda male il fratello, visto che ci ha interrotte, ed entra anche lei appoggiandosi al muro e guardandosi intorno, mentre io vado a sedermi sul bordo del letto. Lo guardo, tiene il peluche sulla pancia e lo guarda, non so se sia davvero così, ma mi sembra che lo faccia per evitare di guardare me, probabilmente anche lui teme che Harper possa accorgersi di qualcosa solo da un nostro sguardo.

«Se io e Oliver stessimo ancora insieme avremmo potuto fare un'uscita a quattro.» mi dice Harper.

«Credevo che vi steste riavvicinando.» le dico.

«Voi tre con Mitch il pazzo?» chiede Kolby.

«Kolby, fatti gli affari tuoi.» lo guarda male la sorella, che, tornando a guardare me, sorride: «Ci stiamo riavvicinando, ma per ora siamo solo amici... però potremmo organizzare comunque qualcosa.»

«Mi piacerebbe, ma prima dovrei parlarci, visto che da quella sera non l'ho più fatto.» abbasso lo sguardo.

Non sarebbe strano trovarmi da sola con lei o da sola con lui, ma con entrambi è parecchio strano. Non accadeva da tanto, e poi proprio qualche giorno fa io e Kolby eravamo proprio su questo stesso letto a fare sesso, e ora siamo seduti sul letto con sua sorella che ci guarda...

«Dovresti...» inizia a dirmi Harper, ma si blocca sentendo la voce delle nostre madri, che, appunto, entrano nella mia stanza ridendo per qualcosa.

«Per fortuna siete tutti e tre qui, perché dobbiamo parlarvi.» ci dice la mamma della mia migliore amica.

Che cosa mai dovranno dirci di così importante da averci dovuto riunire tutti e tre?

Mi giro a guardare ancora Kolby, che mi guarda a sua volta, prima di tornare a guardare le nostre madri, che sembrano avere qualcosa di importante da dirci.

«Abbiamo deciso di fare un viaggio, soltanto noi quattro, e visto che staremo via una settimana, Sage verrà a stare da voi così da non restare da sola a casa.» dice mamma.

«Wow, è grandioso!» esclama Harper felice.

Sono felice anche io, visto che, se in pratica vivremo insieme per un'intera settimana, io e lei risolveremo ogni cosa e potremo tornare quelle che eravamo una volta, promettendo che né Oliver, né Mitch, né chiunque altro riuscirà a dividerci o ad allontanarci.

«Ovviamente niente ragazzi, niente ragazze, e si va a letto presto.» iniziano a raccomandarsi.

«Sì, avete finito? Devo andare.» chiede Kolby.

«Andiamo di sotto... voi non volete niente?» tutti e tre scuotiamo la testa, per cui se ne vanno, lasciandoci di nuovo da soli.

Non so come sarà vivere sotto lo stesso tetto di Kolby per una settimana intera, ma dovremo stare attenti anche solo a come ci guardiamo.

Ad Harper inizia a squillare il telefono, non appena vede chi è sorride, credo proprio si tratti di Oliver.

«Devo andare, ti scrivo stasera.» mi dice correndo via.

«Hai visto? Avete chiarito.» mi dice Kolby alzandosi e stiracchiandosi: «Preparati, perché noi due passeremo insieme la settimana più bella della nostra vita.» non so perché, ma lo penso anche io.