Non riesco a fare a meno di guardare questo meraviglioso vestito che mi ha preso mamma, non riuscendo comunque a dimenticare il fatto che lei sappia di me e di Kolby.
Come se una parte di me lo sperasse, con la coda dell'occhio vedo qualcuno entrare nella mia stanza dalla finestra, l'unico persona che lo fa è lui, per cui mi giro e lo guardo avvicinarsi a me, guardando il vestito che ho di fronte.
«Non è che Mitch è tornato alla riscossa e ti ha messo in testa qualche cosa?» mi chiede, collegando il vestito a Mitch.
«È tornato, sì, ma è stata mia mamma a regalarmelo... spera che lo indosserò al prossimo ballo.»
Lo lascio lì e vado a sedermi sul letto, tanto la porta è già chiusa, e non mi devo nemmeno più preoccupare che i miei genitori lo sentano o che entrino e lo trovino qui... magari dovrei dirglielo, è giusto che lo sappia. Io vorrei saperlo se i suoi genitori scoprissero che ci vediamo.
«Con chi ci andrai al ballo?» mi chiede raggiungendomi.
«Penso da sola. Magari con Julissa.» sussurro.
«Ah... pensavo con me.»
Con lui?
Ha una ragazza, e comunque mi immagino la faccia di tutti al nostro arrivo, tutti gli sguardi e i bisbigli... in qualche modo mi rovinerebbero la serata, per non parlare di quello che potrebbe fare la sua ragazza, accecata dalla gelosia, o... Harper. Assurdo che io pensi ad Harper. Da mesi le cose sono cambiate tra di noi e o lei fa la finta tonta, oppure non se ne rende davvero conto che ci siamo allontanate... scoprire di me e Kolby porterebbe soltanto alla rottura definitiva della nostra amicizia.
«E la tua ragazza?» gli chiedo, anche se, qualunque cosa mi dirà, non penso di potergli credere, visto che ha già detto troppe cose che però non ha fatto.
«Intendi tu?» lo guardo non potendo credere che lo stia facendo.
Perché deve fare così?
A scuola finge che io non esista, stando soltanto con lei o con i suoi amici, poi non viene a trovarmi per giorni, e alla fine torna come se nulla fosse dicendo cose di questo tipo.
«Smettila.» sussurro.
«Di fare cosa?» finge pure di non capire.
Mi attira a sé, facendomi cadere su di lui, e mi dà un bacio sulla guancia.
Ecco qui: per tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a Mitch, mentre ero con lui, e di pensare a lui mentre ero con Mitch. Da un po' le cose sono cambiate, però, perché quelle rarissime volte che sto con Mitch, penso in continuazione a Kolby, mentre ora che sono con lui, sono felice e non penso a Mitch. Non so se sia per quello che ha detto mamma o perché finalmente mi sto rendendo conto di chi e di cosa voglio davvero, ma è così.
Lo abbraccio sentendomi nel mio posto felice, mentre lui mi stringe forte come se avesse paura di perdermi. Anche io ne ho.
«Io e mamma abbiamo parlato... ha scoperto di noi due, non lo dirà a nessuno.» gli confesso.
«Che ti ha detto?»
«Solo che... devo seguire ciò che mi dice il cuore, e secondo lei sono felice con te.» penso che non avrei dovuto dirglielo, ma ormai è troppo tardi per rimangiarselo.
Quando non stai con una persona e gli dici cose di questo tipo, non sai mai come potrebbe prenderla e, soprattutto, in che modo ti risponderà... non intendo soltanto le parole, ma anche i fatti.
Alza leggermente la testa per guardarmi, non so perché lo faccia, magari non crede alle mie parole e, guardandomi, spera di capire se sia seria oppure no, ma lo sono, lo giuro, non avrei motivo di mentirgli su una cosa del genere.
«Mi stai dicendo che tua madre, che mi ha visto crescere e che sa quanto te quanto posso essere stronzo, che ha conosciuto Mitch il pazzo e che sembrava tifasse per voi due, in realtà tifa per me?» mi chiede sorpreso.
«Lei non tifa per te, pensa che sia io a tifare per te, e vuole che io sia felice.»
«Ma tu tifi per me, vero?»
«Perché usiamo questo verbo?» gli chiedo confusa.
Io non so se mia madre "tifi" per uno di loro due, o per entrambi, o per nessuno di loro, vuole soltanto che io faccia la scelta giusta e che non mi senta frenata da Harper o da chiunque altro.
«Se non vuoi usare quel verbo... allora... tu ami me?»
Amare?
Non avrei dovuto chiedere perché stavamo usando il verbo "tifare", avrei dovuto semplicemente dare una risposta, ora mi ha fatto questa domanda mettendomi in difficoltà, perché non sono domande da fare... se lo amassi, glielo direi quando mi sentirei pronta, non... così.
A salvarmi da questa domanda e dal suo sguardo indagatore ci pensa qualcuno che bussa alla porta della mia stanza.
«Sage c'è una visita per te.» mi dice mamma.
«Se è Mitch digli che non voglio vederlo.» non posso fare a meno di notare il sorriso di Kolby, spuntato subito dopo che ho finito di parlare.
«No, non è Mitch. È Julissa, dice che siete amiche.» oh... Julissa.
Non so perché sia qui, magari non aveva altro da fare, ma ha fatto bene a venire, mi ha salvata senza saperlo.
«Arrivo.» guardo Kolby, che si alza, sapendo che è meglio che nessuno lo veda qui.
«Ti scrivo dopo.» si abbassa a darmi un bacio a stampo, gli sorrido e poi lo guardo andare via.
Per fortuna non mi ha chiesto di rispondere a quella domanda, prima di andarsene, perché penso che avremmo potuto finire col litigare.
Vado ad aprire la porta e sorrido a Julissa, che viene verso di me sorridente, la faccio entrare e chiudo la porta.
Qualunque fosse stata la mia risposta, non penso che Kolby avrebbe lasciato la sua ragazza, così come non penso che sarà il mio accompagnatore al ballo... ma se dovessi dare una risposta a quella domanda a me stessa, direi che una parte di me, sicuramente, lo ama.
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Il fratello della mia migliore amica
RomanceMessa da parte dalla sua migliore amica, Sage fa una scommessa con il fratello di lei, Kolby, e ciò li porterà ad avvicinarsi, proprio mentre Sage fa la conoscenza di Mitch, un ragazzo più grande. Decisa a tenera segreta la storia con Kolby, si rend...