32º capitolo

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Entro in camera con l'unica sola voglia di mettermi a letto, sotto alle coperte, e non alzarmi più almeno per qualche giorno, perché oggi a scuola ho visto Kolby appiccicato alla sua meravigliosa ragazza e avrei voluto urlare e spaccare qualsiasi cosa avessi davanti, comprese le loro facce, ma mi sono contenuta e ora eccomi qui, a casa.

«Com'è andata oggi a scuola?» mi chiede mamma.

Non mi giro nemmeno a guardarla, resto sdraiata a pancia in giù con la faccia rivolta verso la finestra, guardo l'esterno con tristezza.

«Bene.» sussurro.

«Ti ho preso una cosa.» mi giro vedendo che ha una scatola azzurra chiusa con un fiocco tra le mani, mi alzo e lei viene verso di me, appoggiandola sul mio letto: «Apri, forza.»

Dalla scatola capisco che contiene un vestito, uno di quelli belli e costosi, non so perché me lo abbia preso... io non sono tipa da queste cose e lei lo sa, ma non importa.

Slego il fiocco e alzo il coperchio, lo appoggio sul letto e guardo il corpetto blu con dei ricami argento, lo prendo e lo tiro fuori per ammirarlo interamente, e vedendo come cade giù con quel blu meraviglioso e l'argento che si mischiano creando un colore bellissimo, non posso fare a meno di pensare che, okay, non sarò una tipa da queste cose, ma questo è il vestito perfetto, non so se lo sarebbe per chiunque, ma lo è per me.

«Mamma è bellissimo, grazie!» le dico, avvicinandomi e abbracciandola.

Indipendentemente da questo vestito, secondo me chiunque dovrebbe avere un rapporto con i propri genitori come quello che ho io con i miei. Non conosco molte persone, quindi figuriamoci se conosco il rapporto che hanno con i propri genitori, ma conoscono Mitch, e lui non ha un bel rapporto con sua madre, nonostante lei provi ad avvicinarsi a lui, e... Kolby e Harper, che... non lo so, lei ha un rapporto normale con i loro genitori, ma lui no, è convinto che lo odino, ma non è così. Io sono stata fortunata, ma so che là fuori ci sono tanti bambini, ragazzi o adulti che non hanno mai avuto a che fare con i loro genitori, chi per un motivo e chi per un altro... se potessi farei qualcosa, ma non posso, e mi dispiace.

«Figurati tesoro, quando l'ho visto ho pensato che fosse il vestito perfetto per te, potresti indossarlo durante il prossimo ballo scolastico.»

«Già.» sussurro, non sapendo nemmeno se ci andrò.

Non sono tipa da ballo, naturalmente, quindi figuriamoci se ci andrei da sola... in fondo chi mi chiederebbe di essere il mio accompagnatore? Se il mio rapporto con Harper fosse quello di una volta ci andrei con lei, ma sicuramente si preparerà con le sue nuove amiche e andrà con Oliver. Anche se mi dicesse di andare con loro, comunque finirei con lo starmene sola... però potrei chiedere a Julissa, vedrò.

Ammiro questo meraviglioso vestito non potendo proprio fare a meno di guardarlo e sorrido, convinta che, prima o poi, lo indosserò per un'occasione speciale.

«Non devi per forza aspettare che un ragazzo ti venga a chiedere di andarci insieme. Ci sono le amiche, oppure puoi chiedere tu ad un ragazzo di andarci insieme.» mi dice mamma.

«Lo so.»

«Allora con chi ci andrai? Con Mitch o con Kolby?» la guardo sorpresa.

Ho capito male, o ha detto davvero Kolby?

Se l'avesse detto davvero, e c'è la possibilità che io abbia capito male, significa che sa qualcosa, e se lo sa lei ho paura di scoprire chi altro lo sa.

«Sono tua madre, Sage. Ti conosco. Non sei obbligata a raccontarmi niente, ma negli ultimi giorni sembri molo triste, e quando sei scesa dalle scale, l'altro giorno, eri sorridente, eri felice... ma la tua espressione è tornata di nuovo quella di prima, triste, quando ti sei accorta che era Mitch.» abbasso lo sguardo.

Quindi è così chiaro?

Mi siedo sul letto senza riuscire a guardarla, ma finalmente sollevata che qualcuno sappia finalmente tutto, e anche se non andrei mai a raccontarle ogni minimo particolare, non perché si tratta di mamma ma perché sono cose mie personali che devo tenere per me... e per Mitch, e per Kolby, comunque posso tirare un respiro di sollievo perché almeno con lei non sono obbligata a fingere o a trattenermi.

«Ho fatto una promessa ad Harper, che non sono riuscita a mantenere. Lei, però, ora ha altri amici, ha Oliver, e io non esisto più per lei, mentre io sono qui a preoccuparmi che qualcuno scopra di me e di Kolby e la nostra amicizia si rovini... un'amicizia che, comunque, è già rovinata.» le confesso.

«Vuoi davvero rinunciare ad un amore per Harper? So che le vuoi bene, ma se lei è davvero tua amica e ti vuole anche lei bene, allora non dovrebbe rovinare la vostra amicizia.»

«Kolby non è... non è un amore, per me.» sussurro quasi divertita.

Non voglio che qualcuno, di chiunque si tratti, pensi che io provi amore per un ragazzo che conosco da sempre e che non prova amore per nessuno se non per sé stesso.

«Quando ne parli ti si illuminano gli occhi, amore, e secondo me ti batte forte il cuore. Se non lo è, allora perché stiamo parlando di lui e non di Mitch?» roteo gli occhi.

Avrà ragione lei?

Finalmente ne sto parlando con qualcuno dopo tutto questo tempo ad avere tenuto tutto per me, mi sento un po' meglio, ma da ora non farò altro che pensare alle parole di mamma e a chiedermi se sia davvero innamorata di Kolby... perché se fosse così, allora non ci ho capito proprio niente e sono nei guai... nei guai perché tutto questo mi farà stare sempre peggio di come sto ora.

Capendo che non ne voglio più parlare e che non le risponderò, si avvicina a me e mi dà un bacio sulla tempia.

«Io e papà saremo sempre dalla tua parte, ma tu ricordati sempre di ascoltare il cuore.» dice prima di uscire dalla mia stanza.

Se solo sapessi cosa dice il mio cuore...

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora