Devhon
Rimango fermo, immobile per un'infinità di tempo a me sconosciuto.
La musica ha cessato di suonare, i calici di brindare e le persone di parlare.
Ora ho gli occhi di tutti puntati addosso e la rabbia di mia madre è palpabile, quasi velenosa. Mi sta parlando, anzi sta urlando, ma i miei occhi sono fissi sulla bellissima creatura che sta scappando dalle grinfie di queste persone.Quante probabilità c'erano che tra tutta questa gente incontravo proprio lei?
Qui, in questa casa, sotto gli occhi accusatori di persone che nemmeno conosco.Assurdo! Sembra inevitabile.
Mi abbasso per raccogliere il grembiule a terra e un odore di dolce, come lo zucchero filato mi invade le narici.
<<Mia!>> Sento pronunciare il suo nome e vedo Logan seguirla fuori. D'istinto corro verso di lui e lo fermo, afferrando il suo braccio.<<Dove stai andando?>> Gli chiedo.
<<Da Mia, dove sennò?>> Dice sottraendo in malo modo il braccio dalla mia presa.
Il suo gesto mi irrita, ma il buon senso ritorna in me.
<<E poi che cazzo di domande fai?>> Mi supera e corre fuori chiamando il suo nome, ma lei senza voltarsi sale nell'auto e corre via.Non farlo!
Questo è quello che mi grida la coscienza, ma come sempre la ignoro e torno dentro, superando tutti gli sguardi e le lamentele di mia madre.
<<Che cazzo avete da guardare? Tornare alle vostre case, maledizione>>. Urlo a tutti gli invitati, che incominciano a mormorare tra loro.<<Come osi!>> Mi urla mia madre, con la faccia tinta di vergogna.
<<Ti vergogni perché ho cacciato i tuoi ospiti cara mamma?>>
<<Tutto questo è stato organizzato per te!>> Urla puntandomi il dito contro il petto. <<Solo per te!>><<Non mene frega un cazzo! Se pensi che cosi troverò la donna giusta, per ereditare tutto, ti sbagli di grosso!>> Dico prendendo il suo polso per poi allontanarmi da lei.
Che fine ha fatto la donna che un tempo mi raccontava del libero arbitrio? Quella che mi raccomandava di essere felice sempre. Quale entità ha preso il suo posto?
<<Dev?>> Mi volto alla voce di mio padre. Il suo viso calmo e rilassato come sempre, con quella voce ferma, attira la mia attenzione.
Lo guardo, ma non gli dico niente e ignorando anche lui, vado spedito verso il garage.Non posso leggere in lui la stessa delusione che leggo in tutti. Non lo sopporterei.
<<Dev! Cazzo Dev, fermati>>. Mi blocco sul posto e voltandomi gli vado incontro per fargli capire che non sono io quello sbagliato stasera.
<<Hai visto o no quello che cazzo è successo?>>
<<Certo che l'ho visto figliolo, ma non è compito tuo seguire quella ragazza>>. Dice come se non gliene fregasse un cazzo.
<<Ma ti senti?>> Urlo
<<La mamma ha umiliato una ragzzina senza una ragione precisa e tu non dici niente?>>Così fermo e distaccato, mi risponde sempre guardandomi fisso: <<Non è comunque un tuo problema>>.
Strappandomi il papillon dal collo mi avvicino ancora di più.
<<Certo che non è un mio problema, ma questo non mi impedirà di fare la cosa giusta>>.
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Inevitabile "Il Principice Ereditario"
Romance1° volume. (Scene non adatte ai minori).🔥🔞. Ognuno di noi definisce la propria vita su ciò che ritiene più giusto. Si fanno progetti e si sognano futuri. Ma se il destino avesse in serbo l'inevitabile? Mia Clark, una giovane ragazza di montagna...