Mia
Ferma inerme, lo guardo ancora una volta andare via. Come se il corpo fosse diventato di piombo e una miriade di pensieri e domande piompano nella mia testa in un solo istante; stupita e senza parole, così è stato vedere Devhon Monroe sul vialetto di casa mia.
Un Monroe a casa mia?
Perché mai lui è venuto a cercarmi a quest'ora? Cosa voleva, umiliarmi ancora di più?
Possibile che si sia disturbato a venire fin qui per una cosa del genere?La mente mi dice tante cose, forse voleva finire il lavoro di sua madre e umiliarmi ulteriormente, o forse voleva licenziarla direttamente e chiudere in bellezza la serata. D'altronde cosa potevo aspettarmi.
Povera Cler, cosa penserà di me?
Dopo tanti sacrifici verrà licenziata a causa mia.Sinceramente non so cosa pensare, però ho la strana sensazione che c'è altro dietro la sua presenza.
Uno come lui, un principe ereditario per esattezza, non può seguire una come me per qualcosa di diverso. Non si abbasserebbe mai a tanto, lui è la sua dannata famiglia, occupano un grado sociale al di sopra della media.
Dire Monroe, è come dire Mountbbaten- Windors in Inghilterra.
Purtroppo è così, lo è da sempre e più vanno avanti e più diventano forti e potenti.E allora perché continuo a pensare che sia venuto per dirmi altro?
Il suo volto sembrava cupo e spento, aveva gli occhi quasi come se fosse stato deluso, dispiaciuto per me. Molto probabilmente ho immaginato anche questo, non so mai decifrare cosa gli passa per la mente, è un vero e proprio enigma.
<<Ehi, pulce>>. Mi volto verso il suono delle voce di Ryan, che in tanto mi mette una mano sulla spalla. L'avevo completamente dimenticato.
Quando sono tornata da villa Monroe, me lo sono trovata davanti casa, poggiato al suo pick-up a gambe incrociate, vestito di tutto punto, con quei capelli rossi così simili a quelli di sua sorella Ellie, che mi aspettava, ricordandomi del nostro appuntamento.
Un altra cosa dimenticata.
Ero già pronta a subire la sua sfuriata per avergli dato buca, ma vedendomi scendere sconvolta e con il volto rigato di lacrime, mi è subito venuto incontro per abbracciarmi e consolarmi senza chiedermi nulla. Un atteggiamento che da lui non mi sarei mai aspettata.
Forse devo ancora conoscerlo bene.
Almeno prova a essere carino con me.
Non so perché mi sono concessa quell'abbraccio che tanto ho apprezzato, con Ryan cerco di limitare il contatto fisico, non voglio si faccia strane idee, ma forse senza saperlo ne avevo veramente bisogno.
Quanto però ho visto Devhon a pochi centimetri da noi, con gli occhi fissi nei miei, senza smoking con indosso solo la camicia e il pantalone, come se fosse corso il prima possibile qui, come se lui fosse deluso dalla scena, mi sono sentita stupida e inadatta tra le braccia di Ryan.Che assurdità, perché mai penso una cosa del genere? Mi ricorda la mia amica vocina.
Io non gli devo niente.So che è così, so che siamo in un certo senso due "nemici" platonici, ma questo non mi ha impedito di fare quello che ormai ho fatto, mi sono subito allontanata, come se gli dovessi qualcosa, come se avessi infranto qualche patto telepatico segreto tra noi.
La realtà però è tutt'altra; lui è un Monroe e i Monroe non devono aspettarsi nulla da me.
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Inevitabile "Il Principice Ereditario"
Romance1° volume. (Scene non adatte ai minori).🔥🔞. Ognuno di noi definisce la propria vita su ciò che ritiene più giusto. Si fanno progetti e si sognano futuri. Ma se il destino avesse in serbo l'inevitabile? Mia Clark, una giovane ragazza di montagna...