Capitolo 31°

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Devhon

Poggio il telefono sul tavolo, continuando la mia conversazione con Adam.

Finalmente la nuova candidata è stata assunta e con notevole successo.
Dafne, l'ha definita gentile, attenta e anche di bell'aspetto.

Come se questo potesse essere importante.

A quanto pare non vede l'ora di iniziare a lavorare.
Spero non sia un altra succhiasangue.

<<Allora?>> Domanda Adam, mentre si sdraia sul divano allungando le gambe.
<<Cosa?>> Chiedo avendo dimenticato di cosa stavamo parlando.
<<Hai risolto con Logan?>>

No! Il problema è che ultimamente lo vedo solo di sfuggita.
Sembra essere su un altro mondo.

<<No!>> Ribatto, ma nel mentre la nostra attenzione viene rivolta alla porta in legno che divide il salone dal resto delle stanze.
Si spalanca e parlando del diavolo, Logan fa il suo ingresso.

<<Ehi amico finalmente!>> Lo saluta Adam.

<<Mmmh>>. Mugola passandosi la mano tra i suoi capelli e sedendosi di fianco a mio fratello ignorandomi completamente.
<<Che hai?>> Chiedo curioso e anche per rompere il ghiaccio.
<<Niente>>. Risponde, facendo spallucce.

Sono stufo di vederlo così, non possiamo litigare come due amichette al college, per una donna oltretutto.

<<Possibile che tu ancora mi tieni il muso?>> Sbotto alzandomi dalla sedia.

<<Il mondo non gira intorno a te! Sarai anche il principe ereditario di questo paese, ma non io non sono un tuo cazzo di suddito e non ti devo niente>>. Urla per poi alzarsi.

<<Ho problemi piu gravi>>. Aggiunge.

<<Problemi piu gravi? Tipo cosa?>>

Lo guardo, studiando i suoi movimenti.

<<Non sono affari tuoi!>>

<<Da quanto mi tieni i segreti>>. Chiedo.

<<Cazzo proprio tu mi fai questa domanda?>> Merda se ha ragione.

<<Senti mi dispiace per Mia>>. Dico vedendo mio fratello Adam alzarsi per rispondere al telefono.

<<Non pensavo ti piacesse così tanto e poi dovevo capire>>.

Anzi devo ancora capire.
Quella ragazza mi fa sentire così vivo. Con lei non penso, con lei sono solo Devhon. Non Dev con migliaia di segreti o l'erede della famiglia.
Solo Devhon.

<<E da quando ti scopi una perchè devi capire?>> Chiede avvicinandosi di più.

Vuole litigare?

<<E a te che importa?>> Chiedo raccogliendo la sua provocazione.

<<Ragazzi!>>

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