Capitolo 34°

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Mia

Alzo lo sguardo al cielo e con un dito inizio disegnando i punti delle sette stelle che appaiono più luminose.

Quanto può apparire bella una cosa morta? O nel caso delle stelle, esplosa?
E pensare che questi puntini luminosi che incantano l'occhio umano da generazioni ormai, non sono altro che esplosioni. La fine.

Già, la fine!

Tutta un'illusione.

Sono distesa da sola su dell'erba alle tre del mattino, mentre il resto fa il bagno al chiaro di luna.
Potrei unirmi a loro, ma vedere i fratelli Monroe mi ricorda solo che lui c'è stato veramente, e questo fa solo più male di quando pensassi.

Ho così tanta voglia di vederlo.

Logan non ha fatto altro che lanciarmi occhiate, ma l'ho ignorato, non mi andava di sentire anche lui.
D'altronde non sono io ad aver sbagliato nei suoi confronti. A volte sembra dispiaciuto per me, altre volte invece mi guarda come se gli avessi fatto un torto. Non riesco mai a decifrare il suo sguardo.

Chiudo gli occhi e indosso le cuffie, facendo partire la playlist, così facendo ascolto solo quello che veramente voglio sentite.

La brezza notturna ricopre la mia pelle di brividi, ma non è freddo quello che sento.

Il vento accarezza il mio corpo e porta con sé gli odori della notte, ma un odore in particolare arriva piano e prende possesso del mio olfatto, stranamente mi fa sorridere.

Sto impazzendo.

So che lui non c'è, so che ha fatto la sua scelta eppure ancora sento il suo odore.

E ti fa sorridere. Già mi fa sorridere.

Le immagini di noi ancora mi tengono compagnia, ma ormai sono solo ricordi.
Quelli che pensi e stai male, ma che non vuoi dimenticare, e li ripercorri solo per non farli morire con te.

Tra le note degli Haven, piano mi rilasso finché non sento sfiorare la mia guancia.

Non può essere.

Il mio corpo lo sente l'avverte, ma non si muove, attende, mentre Throw Me a line degli Havan canta soave.

Oh mio Dio.

Sento lo stomaco precipitare e l'adrenalina salire.
I suoi polpastrelli sfiorano delicatamente le mie labbra e molto lentamente apro gli occhi. Me lo ritrovo a pochi centimetri dal viso, seduto proprio qui vicino a me.

Da quando sei ?

Per paura che sia solo un sogno o frutto della mia immaginazione alzo una mano e gli tocco delicatamente una guancia. Lo sfioro solo di poco e lui chiude gli occhi, rilasciando un sospiro.
Solo ora noto che ha un piccolo taglio sul labbro inferiore, e uno sopra un sopraciglio.
Cosa cavolo gli è successo? Sarà stata la rissa successa in ospedale?
Dopo che lui andò via Ellie mi raccontò tutto. E anche se ero dispiaciuta per Ryan, la reazione di Devhon, mi ha stranamente fatta stare bene.

Sono malata, lo so.

Mi toglie una cuffia e si avvicina al mio viso. Il suo odore ora più intenso e inebriante, quasi mi stordisce.
La indossa e ascolta la canzone con me.

Inevitabile "Il Principice Ereditario"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora