In un campo immenso di stelle brillanti,
vi eri tu, che eri senz'altro quella che più illuminava il buio delle mie notti.Non può essere successo davvero.
Non può essere successo davvero.
Non può essere successo davvero.Continuavo a ripetermi questa frase come fosse un mantra, sperando che ciò che era appena accaduto potesse essere solo frutto della mia immaginazione.
E che immaginazione, aggiungerei.
Si, di merda.Non può essere successo davvero.
Non può essere successo davvero.
Non può essere successo davvero.E invece era successo, era successo eccome, era accaduto il peggior disastro della mia intera vita. Sotto la luna, come la prima volta, facendomi comprendere che il passato fosse più presente di quanto credessi.
E non potevo mentire, non potevo fingere che nulla fosse successo, perché esattamente come la prima volta, adesso tutte le stelle urlavano i nostri nomi. Ogni sguardo verso il cielo mi avrebbe ricordato questo momento perché le stelle e la luna, a differenza dell'uomo, non sanno mentire.
La notte è in grado di riportare la mente in quei ricordi lontani, gli stessi che inconsapevolmente nutrono la nostra anima.
La notte, a me, aveva sempre riportato in mente il dolore. All'inizio, questa mi riportava a quella notte del nostro primo bacio, alla stessa notte che diede via a tutto quanto.Quegli attimi di vita in cui ci ritrovammo lì, sotto la pioggia e sotto le stelle, gli stessi in cui ho iniziato a vivere davvero. Non perché prima mi mancasse qualcosa, ma perché allora iniziai una vita completamente diversa, seppur mia. E se per anni la notte mi riportava in mente un bacio dato sotto al chiarore di luna, da ormai quasi due anni le stelle mi deridevano, mi sfottevano, mi ricordavano urla, pianti, caos e addii, facendomi capire quanto fossero davvero forti rispetto a me.
Per questo iniziai ad interessarmi a loro, all'astronomia in generale, perché volevo essere anche io in grado di far comprendere loro di non essere le uniche capaci a capire le mie scelte e a conoscermi.
Le stelle avevano conosciuto la Rose di un tempo, l'avevano accudita e si erano prese cura di lei. Le avevano insegnato cosa fosse l'amore, e l'avevano accarezzata con dolcezza e premura. Quelle stesse stelle però, in una sera apparentemente come tante, hanno visto quella Rose di cui si erano tanto prese cura venire distrutta in pochi attimi.
Gli attimi peggiori della mia vita.Da quel momento in poi, la Rose che loro avevano conosciuto fece spazio a quella che si era ricavata uno spazio nella mia vita. Da quel momento, Alenoire Rose Miller lasciò la scena a Rose Noire, e le cose non sarebbero cambiate così facilmente. La vecchia Rose si sarebbe lasciata ammaliare da quello che era appena successo, custodendo quel bacio nella parte più profonda del cuore per lasciare spazio ad un altro e un altro ancora. Come ho detto, la vecchia Rose lo avrebbe fatto.
«Cosa cazzo fai?!» Chiesi separandomi bruscamente da Ryan. Lo spintonai violentemente, ma lui non ne volle sapere nulla. Mi prese per i polsi cercando di calmarmi, mentre io continuavo a dimenarmi per cercare di scacciare dei ricordi che stavamo tornando con prepotenza nella mia testa.
«Ti ho detto di lasciarmi!»
«Ed io non lo farò» disse lui continuando a tenermi stretta a sé.
«Non hai il diritto di negarmelo Ryan» dissi guardandolo negli occhi con lo sguardo più truce che fossi in grado di fare. Nonostante ciò però, lui sembrò aggrapparsi al solo fatto che io lo stessi guardando negli occhi o che, addirittura, lo avessi chiamato per nome.
«Il solo fatto che tu abbia ricambiato il bacio mi da questo diritto.»
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Nel ricordo di noi due
ChickLitAlenoire Rose Miller ha sempre e solo avuto una priorità nella sua vita: diventare un'importante figura nel mondo dell'architettura. Per farlo si sa, serve decisamente tanta dedizione e passione, capacità nel prevedere le mosse degli avversari e, so...