"Chi siamo noi, per crederci tanto deboli
da non saper gestire la nostra stessa felicità?"Mi piacerebbe descrivere quella mattina come i classici risvegli che si vedono in qualsiasi serie tv. Quelle del tipo con la colazione a letto, con il dolce cinguettio degli uccellini a svegliarti con un sorriso a trentadue denti dipinto sul viso, con il proprio ragazzo che ti sveglia con dei dolcissimi baci... ma credetemi, quel risveglio fu tutto fuorché quello.
Il sole che entrava dalle finestre mi svegliò con molta facilità, e non appena aprii gli occhi mi voltai verso Ryan che ancora era immerso nel mondo dei sogni. Sentivo il suo braccio avvolgermi la vita, quasi come volesse assicurarsi che non scappassi via al mio risveglio. Passai lo sguardo sui lineamenti del viso, tanto marcati quanto perfetti, con la mascella definita da quel filo di barba che tanto avevo imparato ad amare. Le folte ciglia scure gli contornavano gli occhi chiusi, che in quel momento gli conferivano un'aria tranquilla e completamente in pace. Gli sfiorai il viso con una lentezza disarmante per timore di svegliarlo, ma necessitavo in quel momento di sentire la sua pelle a contatto con la mia.
Nonostante la mia delicatezza però, vidi i suoi occhi aprirsi con calma, e non appena mise a fuoco la mia figura sembrò essere ancor più tranquillo. Io non avevo nemmeno la più pallida idea su come fosse il mio aspetto fisico, ma non me ne curai, perché i suoi occhi che vagavano su di me facevano sì che potessi sentirmi bella, in qualsiasi stato mi trovassi.
«Buongiorno...» sussurrai piano continuando ad accarezzargli il viso. Lui, di tutta risposta, mi posò un rapido bacio a fior di labbra che mi fece ritornare subito in mente la serata prima.
«Buongiorno a te» si limitò a dire tornando a stendersi accanto a me.
E fino a qui, direte anche voi, cosa c'è di male?
Beh, per il momento nulla, ma non ancora per molto.«Rose!» Urlò Britney dall'altra parte della porta.
«Cazzo!» Dissi io voltandomi di scatto e facendo, accidentalmente, atterrare Ryan dritto per terra. «Oddio, scusami!»
«Figurati, non vedevo l'ora di finire con il culo per terra» disse lui passandosi le mani sul viso.Solo in quel momento feci vagare lo sguardo sul suo corpo, ed impallidii non appena mi resi conto che fosse senza vestiti.
«Copriti, sbrigati!» Dissi lanciandogli i boxer dritti in faccia. «E non guardarmi così!»
«Come dovrei guardarti? Vedere la mia ragazza in preda al panico, di prima mattina, potrebbe essere effettivamente esilarante...» disse lui con un sorrisetto compiaciuto che faticai ad identificare. «...peccato solo che tu sia nuda, e questo manda a fanculo qualsiasi altra cosa.»«Dio!» Esclamai coprendomi il corpo con il lenzuolo. Sentii le mie guance tingersi di rosso non appena lui pronunciò quelle parole, ma tanto per migliorare la situazione Britney continuò a parlarmi.
«Rose, io e i nonni stiamo uscendo! Tranquilla, ho detto loro che ieri hai bevuto un po' e che ti faceva male la testa, perciò non devi uscire con noi» disse lei a voce più bassa per non farsi sentire da loro. Mi accostai alla porta e la aprii leggermente, in modo tale da mostrare solamente il mio viso.«Ti ringrazio Britney, davvero. Fra quanto credete di tornare?» Chiesi guardandola negli occhi.
«Tranquilla, tu e Ryan avete casa libera fino alle tre circa. Devo andare ad aiutare nonna a comprare qualche materiale per un corso di cucito a cui si è iscritta, in più andiamo al supermercato a comprare il necessario per fare le ciambelle e credo che faremo anche una piccola tappa da fioraio. I girasoli in giardino stanno appassendo, perciò è arrivato il momento di piantarne degli altri» disse guardandomi con un sorrisetto divertito. «Tranquilla, tu e Ryan avete casa libera e no, i nonni non sanno che lui sia qui.»
«Britney!» Dissi imbarazzata dalla sua allusione nell'avere casa libera, ma una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.
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Nel ricordo di noi due
ChickLitAlenoire Rose Miller ha sempre e solo avuto una priorità nella sua vita: diventare un'importante figura nel mondo dell'architettura. Per farlo si sa, serve decisamente tanta dedizione e passione, capacità nel prevedere le mosse degli avversari e, so...