38- La strada verso casa

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Di te ho amato tutto,
ciò che eri, ciò che dimostravi,
e anche ciò che custodivi nell'anima
con la paura di essere scoperta.

«Sei sicura di potercela fare? Non credi che sia troppo presto per tornare a casa?» Disse Ryan tenendomi un braccio attorno alla vita credendomi impossibilitata anche solo a camminare. Risi della sua preoccupazione, mentre lui non fece altro che guardarmi offeso.

«Cos'è, Pryce, non vuoi che torni a casa?» Dissi io ridendo e guardandolo negli occhi. «Sono passate quasi tre settimane, io sto bene, ma se proprio non vuoi che torni posso restare qui...»
«In che senso?» Mi chiese lui guardandomi confuso, e lì misi in atto un piano del tutto improvvisato ma che, senz'altro, mi avrebbe fatta divertire parecchio.

«Sai, è che tra i medici che mi hanno visitata ce n'è stato uno così carino che mi dispiace un po' lasciarlo qui...» dissi con finta aria innocente mentre, invece, vidi il volto di Ryan girare di scatto verso di me. Si bloccò di colpo, costringendomi a ricambiare e a pararmi difronte a lui. «Cosa c'è, non ti senti bene per caso?»

«Chi sarebbe questo medico? Perché io non l'ho...» disse bloccandosi di scatto. «Oh, oh ora ho capito chi è il coglione! Stai parlando di quel certo Tyler Moore, non è così?»
«Tyler...» dissi io rendendomi conto di essere caduta in trappola. Ryan sembrava conoscere questo dottore, mentre io non me ne ricordavo affatto.

«Eccolo lì» disse Ryan digrignando i denti, e seguendo il suo sguardo mi ritrovai difronte la persona adatta per mantenere quella farsa improvvisata. Sorrisi furba, e voltandomi verso di lui mi limitai a dire: «Esattamente, proprio lui, non credi sia veramente un bravo dottore?»
«Bello o bravo, Rose?» Disse Ryan guardandomi male, ma prima che potessi rispondere udii una voce alle mie spalle giunta al momento giusto.

«Alenoire, vedo che sta andando a casa, sono molto felice di questo» disse il dottor Moore facendomi girare verso di lui, ma non evitai di guardare in direzione di Ryan scoprendolo, inoltre, stringere i pugni aumentando il mio divertimento.
«Tyler, eh sì finalmente torno a casa» dissi io sorridendogli divertita. «La devo ringraziare, lei e gli altri medici siete stati sempre così cortesi con me...»

«Già, lasci che lo faccia anche io. La ringrazio moltissimo per essere stato così cortese con la mia ragazza, non è da tutti essere così di buon cuore con persone con cui si sa di non poter avere nessuna speranza.»

«Ryan!» Dissi ridendo seguita dal dottore, mentre lui si limitò a guardarmi chiedendomi: «Cosa c'è? Ho solo detto la verità.»
«Ha ragione Ryan, perfettamente ragione» disse il dottore con ancora un sorriso divertito sul volto. «Mia moglie mi ha sempre detto che, questo lato del mio carattere, è stato il primo a farla innamorare di me.»

«Sua...» disse Ryan confuso. «Sua moglie?»
«Esatto» disse il dottore alzando la mano sinistra e mostrando la fede che portava al dito. «Siamo ancora giovani per avere chissà quanti anni di matrimonio alle spalle, ma ne abbiamo già passati due da coniugi, perciò...»
«Oh, Tyler, non sa quanto io sia felice per lei! Immagino che bella vita l'attenderà!» Dissi io sorridendo e prendendo sottobraccio Ryan. «Ora, mi dispiace essere così frettolosa ma sa, è da più di un mese e mezzo che non esco da questa struttura, perciò sono impaziente di tornare a casa.»
«La comprendo perfettamente Alenoire, spero per voi il meglio, davvero» disse lui porgendomi la mano che afferrai cordialmente. «Ryan, è molto fortunato, so bene quanto spesso chiunque ci sembri un possibile pericolo per le nostre donne, e mi lusinga che creda che io possa anche solo prendere il suo posto. Non tema, so perfettamente quanto amore c'è fra voi due, la cosa più bella dell'essere medico è l'entrare a contatto con molte storie diverse, e nella vostra ho letto un sentimento così bello che fatico a credere di poter essere in grado di rovinarlo. Buona vita ad entrambi, dico davvero.»

Nel ricordo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora