"Non esiste uomo tanto codardo che l'amore non renda coraggioso"
PLATONE.
Quella mattina mi svegliai senza Ryan al mio fianco.
Forse chiunque se lo sarebbe aspettata stando al mio posto, ma il non vederlo lì in camera nostra mi destabilizzò totalmente. Quando mi alzai decisi di fingere che nulla fosse, poteva darsi che fosse solamente sceso al bar a prendere qualcosa, infondo era capitato nei giorni prima. Poteva darsi fosse uscito per qualcosa di momentaneo, e che pochi minuti dopo sarebbe tornato volenteroso di parlare di ciò che era successo la sera prima. Io ero pronta a parlarne, lo ero stata sin da subito, ma non volevo che il mio amore per lui facesse filare liscio il suo comportamento.
Ryan aveva sbagliato, ed io non volevo essere tanto accecata dall'amore che provavo da fingere che nulla fosse successo. Mi feci una doccia fredda in modo da svegliarmi totalmente, e una volta uscita sperai di sentire la porta della stanza chiudersi facendomi rendere conto che Ryan fosse tornato, ma così non fu.
Decisi di lavarmi i denti cercando di occupare tempo, per poi vestirmi con ciò che di più comodo avevo nell'armadio e mettermi a leggere il libro che mi ero portata dietro. Era ancora mattina presto, perciò nessuno dei nostri amici era sveglio. Io e Ryan però avevamo il vizio di svegliarci all'alba e starcene assieme, a parlare del più e del meno, e ad occupare quegli istanti in ogni modo possibile. Ridevamo spesso noi due assieme, e mi resi conto che quella stesse diventando la nostra quotidianità solo quando, quella mattina, mi svegliai senza di lui.
L'alba stava sorgendo su Los Angeles, e nel mentre il leggero venticello mattutino sferzava sul mio viso scuotendo i miei capelli bagnati. Mi misi seduta fuori al piccolo balcone della stanza e aprii il libro che mi ero portata dietro, e fu proprio così che passai la mia mattinata. Lèssi, lèssi tanto, cercando di fingere che non ero delusa dal fatto che Ryan non si fosse ancora fatto vivo. Lèssi solo una decina di pagine in circa due ore, perché ogni minimo rumore mi faceva sperare che lui fosse tornato, ma lui non lo faceva mai.
«Dannazione!» Mi ritrovai ad esclamare portandomi le mani sul viso e alzandomi di scatto, prendendo poi il libro ed entrando in stanza diretta verso il mio cellulare. Lo afferrai tra le mani e andai sul suo contatto, ma proprio quando iniziavo a sperare che potesse rispondermi... lui riagganciò.
Ryan aveva attaccato, lasciandomi in balìa della segreteria e in preda a dubbi ed incertezze. Sentii le lacrime minacciare di uscire, perché saperlo lontano faceva più male di qualsiasi altra cosa al mondo, e così decisi di prendere le mie cose ed andare nell'unico posto in cui potevo sentirmi meno sopraffatta dalle emozioni. Erano ormai le nove e mezza del mattino e sapevo benissimo che, circa dieci minuti dopo, tutti mi avrebbero raggiunta al nostro solito tavolino nella sala ristoro dell'hotel. Avevo dieci minuti per cercare di calmarmi, e così uscii dalla struttura sedendomi sul muretto che avevo visto solo la sera prima.
Era abbastanza isolato dal resto della struttura, così da concedermi qualche minuto di pace prima di dover affrontare realmente ciò che stava accadendo. Provai a chiamarlo ancora, ma il risultato fu lo stesso. Ryan mi stava evitando, e stavo lottando contro ogni mia paura nel vano tentativo di convincermi che queste mie paranoie fossero infondate. Ryan non poteva evitarmi per sempre, magari aveva solo bisogno di un po' di tempo... ma quanto ancora sarei dovuta rimanere senza di lui? E perché la sua mancanza sembrava pesarmi più di qualsiasi altra cosa?
A poco servirono quei pochi minuti di solitudine, perché quando vidi i ragazzi venire verso il tavolino non bastò sperare che l'assenza di Ryan non suscitasse il loro interesse visto che, la loro prima domanda, fu proprio: «Ma Ryan dov'è?»

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Nel ricordo di noi due
Genç Kız EdebiyatıAlenoire Rose Miller ha sempre e solo avuto una priorità nella sua vita: diventare un'importante figura nel mondo dell'architettura. Per farlo si sa, serve decisamente tanta dedizione e passione, capacità nel prevedere le mosse degli avversari e, so...