49- La scatola dei ricordi.

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Le cose più importanti
spesso sono quelle che nessuno
sa.

«Bentornate a casa!» Disse Britney quando, io e Summer, varcammo la soglia di casa seguite da Ryan. Sorrisi nell'accorgermi di quanto, ormai, quell'appartamento cercato per vivere con Ryan ora avrebbe iniziato ad assistere alla crescita di nostra figlia. Il destino ogni tanto fa scherzi impensabili, eppure non sempre questi sono così sbagliati quanto verrebbe da pensare.
«Hai visto piccolina? Questa qui è la nostra casa, che ne dici ti piace?» Chiesi immergendo lo sguardo negli occhi di Summer che, sbadigliando, tornò ad afferrarmi il dito con la sua piccola mano come faceva sempre. Dopo una settimana di ricovero finalmente eravamo tornate a casa assieme a Ryan, e ancora una volta mi resi conto di quanto bastasse poco per sentirsi completi davvero.

A me, per sentirmi completa, bastavano le persone che mi circondavano, non avrei chiesto altro.

«Vado a posare queste cose nella nostra stanza» disse Ryan guardandomi, al che annuii andando a sedermi sul divano con Summer e mia sorella.
«Sono innamorata di lei, è la bambina più bella che io abbia mai visto» disse Britney accanto a me guardando Summer, al che sorrisi posandole un bacio sulla guancia. Mia sorella, sin dal primo istante, era stata la parte più importante della mia vita. Da quando un giorno, ancora piccola, vidi la pancia della mia mamma crescere sempre di più, io compresi che nulla al mondo sarebbe stato più importante di mia sorella. Era stata la spalla su cui avevo pianto tante di quelle volte da rischiare di far accusare a lei delle pene che non le appartenevano affatto, ma solo con le sue carezze Britney era stata in grado di accudirmi come nessun'altra persona avrebbe mai fatto. Per me, lei, era sempre stata la colonna portante di una vita che ha spesso saputo di dolore.

In un'esistenza irrazionale di una vita come tante, per me lei era stata l'unico riparo dalla tempesta di emozioni che spesso ci investono gratuitamente.

«Sai che sarai la zia migliore del mondo?» Dissi io guardandola felice.
«Magari, dovrai insegnarmi molte cose...» disse lei sorridendomi. «Al massimo però sarò la zia più simpatica che si possa chiedere.»
«Di che si parla qui?» Chiese Ryan venendo a sedersi poco distante da me.
«Di quanto siamo fortunati ad avere Britney come zia di nostra figlia» dissi io tornando a guardare Summer.
«Ma questo era scontato» disse Ryan mandandole un bacio volante. «Le tue cose sono tutte in camera.»
«Dopo le sistemo, vuoi tenerla un po' tu?» Chiesi a Bri.
«Certo, non devi chiederlo nemmeno» disse lei sistemandosi meglio, così le porsi tra le braccia Summer guardandole assieme, ed erano un'unione perfetta. Mia sorella era da sempre stata il mio punto di rifermento, e non avevo il minimo dubbio sul fatto che lo sarebbe stata anche per mia figlia. Era nella sua natura, e lo sarebbe stato per sempre.

**

I ricordi annientano l'anima, questo era ciò che avevo appreso in tutti quegli anni. Spesso, questi sono in grado di tenerci incollati al passato senza lasciarci alcun modo per fuggire dalla loro presa. Ci tengono incatenati in una realtà già passata, già vissuta, dalla quale è spesso difficile andare via. Questo avevo appreso per una vita intera, ma arrivò anche per me il momento in cui riuscii a dire, una volta per tutte, di essermi allontanata da un passato che spesso e volentieri mi aveva ferita troppo per essere dimenticato.

Le fotografie sono il perfetto mezzo per dire addio a ciò che abbiamo vissuto, dandoci modo di vedere quanto il tempo abbia spesso un effetto riparatorio per le ferite dell'anima.

Quel giorno stavo sistemando casa, usufruendo dell'assenza di Ryan per via dell'università e di Summer che, una volta tanto, mi aveva concesso un po' di riposo riuscendo ad addormentarsi. Avrei ripreso gli studi il lunedì dopo, Britney si era offerta di aiutarmi a badare a Summer concedendomi così di tornare all'università. Durante la gravidanza ero riuscita a fare tutto, certo con un po' di fatica, ma tutto sommato non mi fu impossibile. Seguivo le lezioni da casa e svolgevo gli esami in presenza, fortunatamente avevo scelto un college in grado di potermi offrire anche questa opportunità. Non avrei approfittato ancora di queste occasioni datemi, avevo una borsa di studio da mantenere e non me la sarei potuta far scappare così facilmente.

Nel ricordo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora