| una settimana dopo |
Trascorsi ormai un paio di giorni dalla partenza di Taehyung, Jeongguk credeva di aver di fronte a sé una strada completamente spianata in grado di farlo finalmente concentrare su ciò che era sempre stata parte della sua vita: l'organizzazione.
Avere a che fare con il meticcio ─ nel bene o nel male ─ gli aveva procurato parecchio stress e distrazione, aveva dovuto districarsi tra i vari incarichi e l'umore altalenante del ragazzo fino ad essersi poi reso conto di ciò a cui avesse realmente dato priorità.
Jun non glielo aveva mai puntualizzato durante la presenza del moretto sul territorio coreano ma non appena questo si era innalzato a più di diecimila metri da terra, l'amico non era più riuscito a trattenersi, esponendogli quasi punto per punto quanto sbagliata fosse tale decisione. Non aveva capito perché il compagno si fosse fissato tanto con il ragazzino ─ forse, c'era sotto qualcos'altro ─ eppure non aveva fatto altro che condividere ogni singola motivazione mostratagli.
Teneva a Taehyung tanto quanto teneva a Dohyun e allo stesso Jun, lo voleva al suo fianco in un incrocio tra quello che provava per le due persona a lui più care. Con Dohyun provava ammirazione e rispetto, con Jun fiducia e amicizia e con Taehyung sentiva di provare ognuna di queste cose insieme a quell'altra emozione tanto strana che Jun gli aveva insegnato si chiamasse amore.
Quella parola tanto ambigua, tanto insolita e tanto da lui ricercata, ─ se riferita al giovane dagli occhi smeraldo ─ non faceva altro che spaventarlo come non mai. Non solo lui stesso nonostante i ventotto anni non aveva la minima idea di ciò che significasse, ma Taehyung l'aveva addirittura sperimentato per più di otto anni nella maniera più sbagliata e violenta possibile. Lui non conosceva nulla e l'altro conosceva solamente l'errato.
Erano semplicemente due anime perse.
Non avrebbero potuto imparare l'un l'altro, non avrebbero potuto aiutarsi a vicenda, influenzarsi positivamente né essere per l'altro ciò che questo desiderasse; se solo gli fosse stato possibile, avrebbe esaudito qualunque desiderio Taehyung avesse anche solo immaginato, avrebbe affrontato il Regno dei Cieli pur di riportargli suo padre e tornando indietro si sarebbe addirittura sacrificato al suo posto, se solo gli fosse stato possibile.
E ciò lo spaventò come non mai, si terrificò a quei pensieri, li trovò di un assurdo inspiegabile eppure era questa la mera verità: sarebbe stato pronto a donare qualunque cosa ad un giovane che conosceva da una sola manciata di mesi.
Non avevano trascorsi praticamente decennali come lui e Jun, non avevano un rapporto da fidanzati, loro.. Loro non erano assolutamente nulla.
Ma quindi perché si sentiva così attratto? Perché l'amore ─ come insegnatogli da Jun ─ era tanto potente da poter alterare il tempo e la ragione? Perché non era però stato in grado di sfruttare queste sue emozioni per imporsi come realmente avrebbe voluto, evitando che il ragazzo tornasse ad Hudding? Perché dimostrare i propri sentimenti era sempre così terribilmente difficile?
Non voleva che Taehyung tornasse dove Einar avrebbe voluto trovarlo, non voleva che fosse lontano da lui senz'alcuna protezione, non voleva che continuasse a vivere credendo di averlo realmente deluso. Si era fatto prendere in contropiede dalla notizia di come Taehyung fosse stato partecipe della morte di Dohyun, aveva buttato fuori ogni cattiveria come se incolpando Taehyung, potesse in qualche modo incolpare Einar, attualmente intoccabile. Eppure, in questo modo, aveva solamente reso ancora più evidente una semplice cosa: Taehyung era di Einar ed era per questo che aveva attaccato il minore nella consapevolezza di non poter fare lo stesso con il maggiore.
Liberare Gunungshin ─ attualmente incontrollabile ─ avrebbe portato solamente devastazione e distruzione attorno a se stesso ma forse ora che non c'era più il moretto nei paraggi, aveva l'occasione di liberare la sua vera natura, di sfruttarla per distruggere i russi e gli svedesi, per poi riprendere il controllo e farsi perdonare da Taehyung.
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➽ Paint My Soul | Kooktae
Action| Capitoli pubblicati: 47 | «Sei come tutti gli altri, una vera e propria delusione» Tornato dal padre, Taehyung cercherà di prendere una boccata d'aria dalle ultime vicende accadute che l'hanno scosso in maniera indelebile. L'incontro con Jeongguk...