Jeongguk era quindi restato al fianco di Taehyung per tutto il tempo ─ fino a quando non si era addormentato stremato ─ per poi farsi raggiungere da Dohyun giunto nella stanza del figlio agitato e terrorizzato; gli aveva fatto immediatamente segno di non fare rumore e poi l'aveva accompagnato di nuovo fuori dalla stanza così da potergli raccontare cosa fosse successo tra lui ed Einar e di ciò che aveva cominciato a temere.
Per prima cosa ovviamente, dovette tranquillizzarlo riguardo il figlio. «Taehyung..» cominciò a dire, espirando pesantemente. «Starà bene..» si ritrovò obbligato a dire, non riuscendo proprio a dirgli che per certo fosse tutto okay perché era chiaramente ovvio come non lo fosse. «Gli era salita della febbre ma immagino che per domani gli sarà scesa completamente se tenuto sotto controllo. Inoltre, mi sono permesso di applicare una pomata sui lividi più evidenti per poi coprirli con dei bendaggi, spero non ti infastidisca il fatto che abbia maneggiato il suo corpo mentre non poteva rispondere di alcuna azione»
«Non dirlo nemmeno per scherzo Jeongguk, mi fido di te come di nessun'altro, so perfettamente che non gli faresti mai del male per cui ti ringrazio di essergli rimasto accanto e di averlo accudito fino al mio arrivo» Dohyun chinò la testa in segno di ringraziamento e poi dovette per forza di cose spostare l'argomento della loro discussione verso qualcosa di maggiormente spiacevole. «Che cosa è successo con Einar..?»
«Con lui-» un'altra pausa. «Incontrandolo ho finalmente capito perché anche tu ne hai tanto timore. Era enorme, autoritario e soprattutto dominante, ho realmente temuto per la mia vita se solo Taehyung non si fosse assicurato di parlare nella maniera corretta così da calmarlo» dovette ammettere, abbassando lo sguardo ricolmo d'imbarazzo e vergogna; aveva promesso all'uomo di proteggere suo figlio e alla fine era accaduto esattamente il contrario. Si sentiva un vero e proprio idiota inutile. «Ho avuto modo di comprendere come funzioni la sua oppressione psicologica e non riesco nemmeno ad immaginare come Taehyung abbia realmente trovato il coraggio di rispondergli perché ─ te lo giuro Dohyun ─ non sono riuscito a fare esattamente nulla per lui. Sono letteralmente restato fermo, impalato, bloccato a terra dopo un suo pugno e l'unica cosa che riuscivo a fare era a mala pena respirare cercando di far fronte alla consapevolezza che se Einar avesse deciso di uccidermi o portare via Taehyung, ci sarebbe riuscito senz'alcun problema»
Il padre del moretto lo guardò con sguardo dispiaciuto, annuì appena e poi si fece più vicino stringendolo in un abbraccio che lo cose parecchio alla sprovvista. «Mi dispiace di averti coinvolto in tutto questo, ti ho egoisticamente chiesto di restare accanto a Taehyung ma non credevo che Einar potesse divenire ancora più apprensivo nei suoi confronti al punto di prenderti di mira. Credevo che ─ essendo stato colui a decidere di chiudere la relazione con Taehyung ─ non gli stesse così attorno e invece ho avuto dimostrazione di come mai sia stata sua intenzione quella di lasciarlo andare. Dopotutto, Taehyung rimane il suo terreno di gioco più divertente, sarebbe stato impossibile lo lasciasse andare incolume senza prima averlo distrutto a dovere»
«Ma perché ce l'ha tanto con Taehyung? Che è successo tra di loro per farlo comportare in quella maniera? Non riesco a credere che sia sempre stato così, dev'esserci sotto qualcos'altro»
«Vorrei sperarlo anche io» sospirò l'uomo, scuotendo però la testa. «Eppure Einar è sempre stato così, forse un poco meno esplicito di quanto lo sia ora ma non si è mai limitato ad imporsi come più desiderato» gli spiegò, facendolo ringhiare frustrato. «E la situazione familiare del momento non ci ha nemmeno permesso di restargli accanto come invece avremmo dovuto. È stata colpa nostra»
«Dohyun no-» scosse immediatamente la testa, afferrando l'uomo per le spalle. «È terribile dirlo ma anche se fossi stato presente, dubito che le cose sarebbero andate in maniera differente. Attualmente stai facendo il possibile per proteggerlo e guarda che è successo, è entrato senz'alcun problema in casa tua fino a giungere direttamente nella stanza di Taehyung che ha di nuovo trattato come se fosse un semplice bambolotto» gli disse, dispiaciuto nel vederlo stringere con forza i pugni e lasciarsi sopraffare dall'impotenza. «Avevi ragione su ogni cosa, Einar attualmente è troppo potente, n-non ho idea di come possa sconfiggerlo ma ti giuro che farò il possibile per diventare più forte e-»
STAI LEGGENDO
➽ Paint My Soul | Kooktae
Action| Capitoli pubblicati: 47 | «Sei come tutti gli altri, una vera e propria delusione» Tornato dal padre, Taehyung cercherà di prendere una boccata d'aria dalle ultime vicende accadute che l'hanno scosso in maniera indelebile. L'incontro con Jeongguk...