«M-Mi stai dicendo─» Jeongguk ansimò appena, ritrovandosi a scontrare il proprio sguardo in quello della donna al suo fianco, in quello di sua sorella, intenta a trattenere con difficoltà alcune lacrime. «Ti ho cercata per anni..! Ho vagato per tutto il Giappone e─»
«E mentre tu mi cercavi in Giappone, io ti cercavo in Corea» concluse sua sorella, poggiando finalmente i piedi a terra così da raggiungere il suo letto e prendervi posto sul bordo. «Ho sempre creduto non fossi rimasto coinvolto nell'incendio, ma dopo anni di ricerche, di buchi nel vuoto, di speranze infrante e di instabilità emotiva sempre maggiore, ho compiuto un gravissimo errore. Mi sono arresa»
«No!» la fermò rapido Jeongguk. «Non potevi sapere fossi stato portato in America e allo stesso modo il fatto che ci siamo cercati nei rispettivi stati senza mai incrociarci è stata solamente una sfortuna che nessuno di noi ha potuto impedire» scosse la testa, sporgendosi maggiormente verso di lei. «Saperti viva, libera, indipendente e forte, ha cancellato all'istante tutti quegli anni di sofferenza. Te lo posso assicurare»
«Sai..» prese a dire Chungha, stirando un leggero sorriso nel mentre gli occhi increduli di Jeongguk continuavano a starle addosso.
Per anni aveva creduto di esser rimasto completamente solo, di non essersi meritato una famiglia al proprio fianco, che fosse giusto portarsi dentro tutta quella sofferenza, ma ora si sentiva solamente estremamente soddisfatto di non essersi arreso e di essere stato abbastanza forte da sfidare il destino stesso.
Lui e Chungha si erano persi ben sedici anni fa, mai avrebbe creduto di poterla avere di nuovo al suo fianco con la consapevolezza di essere fratello e sorella.
«La prima volta che ci siamo incontrati, non ti nego che ho avuto un colpo al cuore. Insomma, tutti ti conoscevano come il Dio della Guerra, quindi perché i tuoi occhi restavano tanto provati, sensibili e familiari? Me lo sono domandata per molto tempo ma non ho mai azzardato domandarti nulla riguardo la tua famiglia o il tuo passato» cominciò a raccontare lui. «Ero spaventata. Credevo che porre tali domande avrebbe solamente portato a risposte che mai avrei voluto sentire, temevo mi dessi conferma di non essere mio fratello minore nonostante vi fossero diversi fattori favorevoli»
«Hai preferito vivere nell'incognita condita di speranza anziché tornare punto a capo?» le domandò allora Jeongguk, comprensivo come non mai. L'idea di aver perso tutta la famiglia lo aveva portato a sviluppare tratti parecchio estremi della sua personalità, dei suoi modi di fare e della sua mentalità, lo aveva fatto crescere pieno di rancore, ferocia e desiderio di distruzione ─ al punto che l'America aveva deciso di cederlo di nuovo alla Corea ─ eppure proprio non faceva a meno di guardarla con occhi ricolmi di gioia e di gratitudine.
«Sono stata una vigliacca, ho fermato ogni mia indagine nei tuoi confronti e più ti stavo vicino più mi imponevo di non superare alcun limite, di comportarmi con te come una sorella maggiore che credevo di non essere stata per mio fratello, di aiutarti dove vedevo delle difficoltà e di spronarti costantemente alla ricerca di felicità e di persone con le quali legarti in maniera da vivere in compagnia e armonia» stirò un altro debole sorriso e si portò il dorso della mano ad asciugarsi alcune lacrime. «Ti ho visto come una possibilità di rivalsa, di dimostrare di poter essere una buona persona ma più gli anni passavano e più sembravi essere proprio il fratello che tanto avrei di nuovo voluto al mio fianco. Ho quindi deciso di andare più a fondo, di non limitarmi al nome "Jeongguk" presente in quantità esagerata su tutto il territorio coreano e in quel momento, vari tasselli del passato hanno cominciato a mettersi al loro posto»
«Se devo essere sincero, quella sensazione di familiarità che hai detto di aver provato, l'ho sperimentata su pelle anche io. Insomma, com'era possibile che sapessi sempre cosa dire al momento giusto? Come potevano le tue parole influenzarmi più di quanto fossero capaci di fare quelle di Jun? Perché quella nostra perfetta differenza d'età mi stava facendo ricadere in ricordi passati?» Jeongguk si ritrovò ad esporre i propri pensieri passati, le proprie preoccupazione e quella triste verità che avrebbe voluto continuare a nascondere. «Ma ─ proprio come dici di aver fatto anche tu ─ non sono stato in grado di scavare nel passato»
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➽ Paint My Soul | Kooktae
Acción| Capitoli pubblicati: 47 | «Sei come tutti gli altri, una vera e propria delusione» Tornato dal padre, Taehyung cercherà di prendere una boccata d'aria dalle ultime vicende accadute che l'hanno scosso in maniera indelebile. L'incontro con Jeongguk...