𝟭𝟯 〣 𝗦𝗘𝗜 𝗨𝗚𝗨𝗔𝗟𝗘 𝗔 𝗟𝗨𝗜

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Taehyung si era quindi diretto insieme ai tre ragazzi in un locale da loro consigliato, davvero molto carino e accogliente, così da poter sfruttare quella loro cena insieme per conoscersi e cominciare ad interagire in maniera da abbattere quel leggero velo d'imbarazzo. I tre erano piuttosto attivi, audaci e schietti ma lui ─ senz'alcuna esperienza nell'ambito delle amicizie ─ aveva comunque bisogno di settarsi e prendere una certa confidenza che i tre giovani avrebbero fatto il possibile per aiutarlo ad ottenere.

«Quindi stai bene? Quell'uomo non ti ha fatto del male?» gli domandò Yoora, con sguardo preoccupato, facendogli scuotere immediatamente il capo così da tranquillizzarla. «Come fai a conoscerlo? Era piuttosto evidente come non fosse coreano, di dov'è?»

Non gli andava di parlare con Einar con loro eppure sentiva comunque di dovergli un minimo di spiegazioni, non voleva certo iniziare quella loro amicizia con bugie o altro. «In realtà quell'uomo è il mio ex fidanzato» spiegò loro, distogliendo immediatamente lo sguardo da quello dei tre giovani; Minjae arrossì vistosamente, Yoora lo guardò incredula mentre Wonho prese a tossire agitato. «Ed è svedese, vive in un distretto di Stoccolma»

«E cosa ci faceva qui? Come vi parlate? In inglese?» cominciò a domandare a raffica la moretta, dando voce a quella curiosità che sapeva anche gli altri due possedessero ma che imbarazzati non riuscivano ad esternare, o forse, cercavano disperatamente di trattenere.

«È qui perché vuole che torni con lui anche se non sono più dell'idea» rispose con voce calma, trovando il parlare con loro più semplice e naturale rispetto quello che solitamente avveniva con i suoi genitori; se loro gli avessero chiesto qualcosa di Einar avrebbe sicuramente alzato la voce e cambiato argomento mentre con i tre nuovi amici era come se ─ non sapendo la storia intera ─ fosse più facile esporsi. «E ovviamente parliamo in svedese tra di noi, mia madre lo è a sua volta per cui ovviamente so parlare entrambe le lingue» spiegò ai ragazzi che fecero un coro di "oooh" facendolo trattenere dal ridacchiare. «Voi invece che mi raccontate?»

«Minjae ha una cotta per l'uomo che ti ha portato nella lounge» sputò di nuovo Yoora, ritrovandosi un pugno da parte dell'amica dritto sulla spalla. «Ma ovviamente sa di non poter competere con te, dopotutto lui non sa nemmeno l'esistenza di lei e guarda te come se fossi il suo tesoro più prezioso»

«Lui che?!» si fece prendere in contropiede da tale affermazione, cominciando ad avvampare vistosamente. «Lui non mi guarda in quel modo─» affermò convinto, posando lo sguardo su Wonho intento a scuotere al testa accompagnato da un lieve sospiro.

«Amico, quell'uomo è stracotto di te, se l'abbiamo notato noi da brilli, come fai tu a non notarlo da sobrio?» lo provocò il giovane, obbligandolo a portargli immediatamente un braccio attorno alle spalle così da potergli grattare la testa con il pugno e farlo urlare in supplica. «Ehi sto dicendo solo la verità!» prese a supplicare facendo ridere le due amiche che non si persero di certo l'occasione per puntualizzare quanto rosso fosse in viso. «Fallo anche a loro ora, non solo a me!» si lamentò lagnoso, facendolo ridere e mollare la presa.

«Ve lo ripeto, Jeongguk non mi guarda in quel modo»

«Oh, abbiamo addirittura il nome─» mormorò Yoora entusiasta, picchiettando con il gomito il fianco dell'amica che imbarazzata andò a nascondersi il viso dietro le mani. «Ma mi dispiace Minjae, pare che il nostro amico Taehyung sia piuttosto possessivo» le disse, puntandosi poi l'indice tra le sopracciglia. «Rilassa la fronte amico, nessuno vuole portartelo via»

Questa volta ─ a nascondere il viso dietro le mani ─ fu lui nel mero tentativo di nascondere il rossore dovuto dalle allusioni di quei ragazzi che inspiegabilmente riuscivano a farlo stare bene; non importava quanto imbarazzato si sentisse, quanto disagio provasse nel non sapere correttamente come comportarsi nei loro confronti perché quei tre gli avevano offerto un'opportunità che per tantissimi anni gli era stata privata a priori, gli avevano offerto un ulteriore legame al di fuori di quello amoroso e gli avevano donato quindi l'occasione di sperimentare un'altra tipologia di affetto dettato dall'amicizia.

➽ Paint My Soul | KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora