𝟯𝟰 〣 𝗟'𝗘𝗡𝗡𝗘𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗖𝗢𝗟𝗣𝗢

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Jeongguk, non volle comprendere tali parole.

Ci fu un momento di completo silenzio tra di loro, praticamente tombale e pareva che nessuno dei due volesse riaprire bocca, come se non affrontare il discorso potesse magicamente cancellarlo.

Avrebbe tanto voluto fosse realmente così ma ovviamente non era possibile, ovviamente le cose non andavano mai bene, ovviamente a rimetterci era sempre Taehyung e ─ sempre ─ ovviamente era un qualcosa che lui non avrebbe potuto positivamente alterare in nessun modo. Che fosse per mente o corpo, lui, per Taehyung, non era in grado di fare nulla e non c'era cosa che lo frustrasse più di questa.

«Sosteniamo che la forte anemia di Taehyung abbia portato il cuore a compiere sforzi maggiori per far fronte alla sua quotidianità e ad una lunga serie di stress fisico e mentale» cominciò a dirgli il medico, facendogli ringraziare se stesso nell'aver scelto di includere nella squadra di medici anche un dietologo, proprio perché preoccupato per l'alimentazione scorretta e alterata di Taehyung sicuramente avuta nell'ultimo lungo mese e mezzo. Forse, restare chiusi in quel bunker sotterraneo, poteva sì proteggerlo ma allo stesso tempo era ciò che lentamente gli avrebbe permesso di uccidersi poco alla volta con le sue stesse mani. Taehyung doveva uscire da lì e doveva essere portato all'interno di un centro medico per quel quantitativo di tempo necessario da permettergli di trovare la giusta stabilità fisica e mentale. «Crediamo che Taehyung abbia il cuore ipertrofico»

«C-Che significa..? Che cosa implica questa cosa..? Deve operarsi..? È curabile..? Posso fare qualcosa per─»

«Innanzitutto è necessario che la tipologia di anemia venga correttamente identificata come già abbiamo fatto ma che vorremmo verificare ulteriormente vista la gravità della situazione e poi procedere rapidamente con una cura in grado di non peggiorare ulteriormente le condizioni del cuore» cominciò a dirgli, rassicurandolo su come ─ giunti in ospedale ─ gli avrebbe fornito per iscritto ogni informazione e procedura che Taehyung avrebbe dovuto rigidamente rispettare. «Attualmente temiamo si tratti di un'anemia chiamata "emolitica microangiopatica" generatasi a causa di eccessivi traumi fisici subiti che hanno portato i vasi sanguigni di Taehyung a subire danni abbastanza gravi da frantumare i globuli rossi intenti a compiere la loro solita circolazione sanguigna»

«Mi sta dicendo che ogni colpo fisicamente subito, ha lentamente distrutto parte dei suoi vasi sanguigni che a loro volta ─ danneggiati ─ stanno frantumando ogni globulo intento a passarvi..?» domandò con un filo di voce Jeongguk, lasciando che in quel suo tono di voce utilizzato trasparisse chiaramente l'incredulità di tale situazione. Non aveva mai cercato di nascondere l'intensità dei danni subiti al corpo di Taehyung e ─ nonostante da parecchio tempo non si faceva seriamente del male ─ non avrebbe mai potuto prevedere che le botte subite durante la sua relazione con Einar, anni dopo sarebbero potuti sfociare in un danno di tale intensità.

«Sì, questo è ciò che siamo stati in grado di notare tramite gli esami effettuati ma chiaramente è necessario intervenire nella maniera più rapida e delicata possibile» cominciò a dirgli, decidendo di fornirgli a grandi linee le procedure che avrebbero dovuto affrontare come a volergli far intendere quanto Taehyung sarebbe dovuto restare sotto controllo, in un ospedale possibilmente e non nascosto all'interno di un bunker sotterraneo. «Dovremo prima riabilitare la circolazione sanguigna e successivamente dare sostegno ai globuli rossi frantumati nella speranza che questi rimangano intatti e non si distruggano di nuovo. Ovviamente, è necessario integrare con pastiglie adeguate, sfruttare punture in endovena e prestare particolare attenzione al suo corpo. Bisogna limitare ogni singola cosa: dal sangue del naso al piccolo taglio, da ferite esterne ad ematomi dovuti da percosse, scontri o violenza» gli spiegò dunque il medico, sospirando pesantemente. Jeongguk si immaginò la sua espressione, la sua frustrazione e ovviamente anche la sua difficoltà di fronte ad un caso tanto delicato come il loro.

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