«In che senso?»
«In che senso, cosa?»
Tonio diede una manata di frustrazione sul cruscotto.
«In che senso sei tu Maria De Gregorio? Mi ha mentito anche sul tuo vero nome?»
Anna sorrise.
«Ma no» disse. «Quando ho capito che avrei avuto bisogno di un luogo che non fosse associabile ad Anna Antonelli in cui nascondere lo zaino, ho riscosso un paio di favori da alcuni miei colleghi e, senza svelare loro a cosa mi sarebbe servita, mi sono fatta creare l'identità fasulla con cui ho comparato questo posto. Tutto qui, Tonio. Tutto qui.»
Roba da matti.
Tonio guardò le due chiavi che aveva in mano.
Anna prevenne la sua domanda.
«Quella del cancello è la più lunga» disse.
Tonio respirò a fondo.
«Allora, ti sbrighi?» lo sollecitò Anna.
Tonio le lanciò un'occhiataccia, poi aprì lo sportello e scese.
Su una delle due colonne di cemento che sorreggevano le ante del cancello notò l'adesivo di una società di vigilanza privata. Quel particolare lo indusse a domandarsi come Anna riuscisse a gestire una proprietà immobiliare sotto le mentite spoglie di una persona inesistente. Come fosse riuscita ad acquistarla spacciandosi per chi non era. Come pagasse le tasse. Come riuscisse a provvedere alla cura del fondo, pagando tra l'altro le rette ai vigilantes senza che lui si accorgesse mai di nulla, senza che lui scoprisse mai uno scontrino o una fattura.
Scansando tutte quelle sterili domande, Tonio inserì una chiave nella serratura, accorgendosi subito che era quella sbagliata.
Usò quella corretta, poi allontanò le ante l'una dall'altra.
Nel farlo produsse un prolungato stridore.
Si guardò intorno per capire se nelle vicinanze ci fosse qualcuno che avrebbe potuto sentire.
Essendo buio pesto, la sua ispezione non andò oltre i confini dell'area illuminata dai fari della Fiesta.
Tornò in macchina.
Anna ingranò la prima e ripartì.
L'auto entrò nella proprietà per tutta la sua lunghezza, poi fu fatta fermare di nuovo.
«Che fai?» le chiese Tonio.
«Mi faresti il piacere di richiudere il cancello? Se lo lasciamo aperto, c'è il rischio che una pattuglia della vigilanza chiami i carabinieri» spiegò lei.
Tonio colse l'occasione per esprimere un suo profondo convincimento.
«Credo sia proprio la cosa giusta da fare» disse.
«Chiamare i carabinieri, vuoi dire?»
«Ovvio.»
«Io non credo proprio» dissentì Anna.
«Ma perché?» domandò Tonio, desideroso di portare avanti l'argomento anche se forse non era proprio il momento opportuno. «Se non vuoi far venire fuori la storia della bomba, potremmo dire loro che dei criminali dell'Europa dell'est hanno rapito Sara e vogliono un riscatto che non possiamo pagare. Loro, le forze dell'ordine, potrebbero circondare la radura in cui dobbiamo incontrare i russi. Magari riescono a intercettare il veicolo a bordo del quale viaggia Sara e a liberarla prima del momento dello scambio. Altrimenti potrebbero intervenire non appena Sara è in vista. Oppure...»
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Tutto ciò che si nasconde
Mystery / ThrillerOttobre. Dopo il solito incubo, Antonio Fiorentino, detto Tonio, professore di lettere in pensione, si sveglia madido di sudore nel letto della sua villetta ubicata a una manciata di metri dalla baia di cui lui e sua moglie Anna si sono innamorati l...