«Qualche anno dopo la caduta del Muro, alla porta dell'ambasciata statunitense a Riga, Lettonia, bussò un uomo molto disilluso, se non proprio deluso, proveniente da Mosca.»
«Cos'è, una favola?» scherzò Tonio, per quanto fosse possibile farlo in quella situazione. Ma Parise non si fece contagiare dal suo tono e, serio, ribatté che no, non era una favola. Era storia recente.
Quindi riprese da dove era stato interrotto.
«Quest'uomo mostrò agli americani una cassa pieni di documenti a suo dire esplosivi, ma non gli fu dato molto credito. L'uomo decise allora di rivolgersi agli inglesi e si presentò da loro mostrando una parte del materiale che aveva con sé. Una funzionaria dell'ambasciata britannica capì l'importanza che quei fogli potevano avere e fece sì che il russo incontrasse alcuni agenti dello Special Intelligence Service. L'MI6, se preferisce. Fu così che Vasilij Nikitich Mitrokhin, ex archivista del KGB che per anni aveva copiato documenti riservati riuscendo a non farsi scoprire, venne condotto in Gran Bretagna e alloggiato in una località segreta. Gli agenti britannici tradussero il corposo materiale in possesso del russo e, dopo averne verificato l'attendibilità, lo trasmisero ai servizi dei Paesi interessati. I documenti relativi all'Italia, che in seguito avrebbero formato il cosiddetto "Rapporto Impedian" da uno dei nomi in codice di Mitrokhin, furono consegnati al SISMI, che provvide alla traduzione dall'inglese. Consta di 261 schede, che acquisiste dalla procura della repubblica di Roma, furono poi pubblicate nel 1999. Leggendo quelle schede, si scoprì che il KGB, nell'ambito di un'operazione denominata "START", aveva disseminato l'Italia di stazioni radio per raccogliere informazioni sensibili e aveva creato depositi di armi da utilizzare in caso di bisogno. Vennero fuori anche i nomi di alcuni cittadini italiani, soprattutto pubblici ufficiali, reclutati dal KGB, e fu svelata l'entità dei rapporti tra i partiti di sinistra nostrani e il partito comunista sovietico. Ma non tutte le schede divennero di dominio pubblico. Molte, le più scottanti, furono occultate dal SISMI di comune accordo con l'MI6. Fra queste, coloro che hanno diretto l'operazione di Anna sono riusciti a farvi includere quella relativa all'agente Blondinka, che è finita in un archivio del SISDE, attuale AISI, e là è rimasta sepolta fino a una settimana fa, quando l'ex direttore del servizio a cui ho chiesto conferma della versione fornitami da Anna me ne ha parlato e l'attuale direttore De Cato è andata a riesumarla.»
Parise si piegò ancora una volta per recuperare il tablet.
«Questa deve proprio vederla, professor Fiorentino.»
L'avvocato allungò il dispositivo a Tonio dopo averne colpito ripetutamente lo schermo con un dito.
«La scheda relativa a sua moglie» spiegò. «Voglio farle notare che non è numerata.»
Tonio si ritrovò il viso illuminato da un documento in PDF.
Lo lesse con attenzione.
FONTE SENSIBILE
RAPPORTO IMPEDIAN numero-
DATA DI EMISSIONE: 23 marzo 1995
Oggetto: Anna Antonelli - Nome in codice "Blondinka"
Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: aggiornate al 1984.
Avvertenza: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato soltanto da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, o discussione/diffusione di materiale Impedian fuori dal vostro servizio, senza previo consenso dell'ente originatore.
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Tutto ciò che si nasconde
Misteri / ThrillerOttobre. Dopo il solito incubo, Antonio Fiorentino, detto Tonio, professore di lettere in pensione, si sveglia madido di sudore nel letto della sua villetta ubicata a una manciata di metri dalla baia di cui lui e sua moglie Anna si sono innamorati l...