Tonio sapeva che stava sognando.
Quello che non sapeva, o non che non ricordava, era perché non avrebbe dovuto provare pena per quello che stava per accadere ad Anna.
Lo scenario era sempre lo stesso: la loro baia, deserta in una mattina di inizio autunno.
La storia della conchiglia che si piantava sotto al piede di sua moglie stava diventando parte integrante della sceneggiatura perché si ripresentò anche quella volta.
«Ah!» fece lei.
«Tutto bene?» le chiese lui.
Anna gli sorrise e si piegò per spazzolarsi con una mano la pianta del piede destro, proprio come aveva fatto nel sogno di quella mattina.
«Tutto bene. Sono solo stata trafitta da una conchiglia.»
Anna lo prese sottobraccio.
Ripresero a camminare.
Si fermarono quasi subito.
Lei lo guardò negli occhi e pronunciò la solita battuta:
«Ti amo. Lo sai questo? Lo sai quanto ti amo?»
Solo che questa volta non parlò con la sua voce, bensì con quella di una sconosciuta.
Tonio ne fu spaventato, ma non sorpreso.
Dopotutto, quella donna non era Anna, anche se le somigliava moltissimo.
Non era mai stata sua moglie, anche se era proprio lei che aveva sposato.
Tonio si stava chiedendo perché stesse rischiando di farsi venire un mal di testa furioso con quei pensieri tanto illogici e contraddittori, quando Anna si schiacciò il palmo della mano destra sotto il seno sinistro.
Strinse la maglietta, borbottò qualcosa, vacillò, ma non cadde in ginocchio come faceva sempre.
Stavolta cominciò a trasfigurarsi a ripetizione, pur rimanendo sempre se stessa.
Tonio era consapevole che una cosa tanto spaventosa quanto incoerente poteva verificarsi solo in un sogno. Tuttavia, ciò non lo esentò dall'assistere a bocca aperta al terrificante spettacolo del volto di sua moglie che veniva di continuo sostituito da versioni di se stesso tutte simili, ma allo stesso tempo tutte un po' diverse l'una dall'altra.
Il fenomeno non accennava ad arrestarsi e lo terrorizzava in modo crescente a ogni secondo che passava.
Tonio arrivò addirittura sul punto di urlare, quando infine Anna si accasciò sulla battigia.
Ben ti sta, pensò Tonio.
Subito dopo si chiese da dove scaturisse quel pensiero tanto malvagio nei confronti di una donna che aveva sempre amato e che aveva sempre ricambiato i suoi sentimenti.
Era chiaro che gli sfuggiva qualcosa, ed era sicuro che se ne sarebbe ricordato solo dopo essersi svegliato.
Si piegò sul corpo immobile di Anna.
Questa volta, non aveva nessuna intenzione di praticarle l'inutile massaggio cardiaco al termine del quale lui alzava gli occhi al cielo e si metteva a gridare.
Ciononostante, la rigirò sulla schiena.
E fu allora che il dramma si trasformò definitivamente in horror.
Il volto di Anna era ancora incerto su quale fisionomia assumere. Continuava a mutare, a passare da una forma all'altra, senza però che i tratti fondamentali si perdessero o si alterassero più di tanto.
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Tutto ciò che si nasconde
Mistério / SuspenseOttobre. Dopo il solito incubo, Antonio Fiorentino, detto Tonio, professore di lettere in pensione, si sveglia madido di sudore nel letto della sua villetta ubicata a una manciata di metri dalla baia di cui lui e sua moglie Anna si sono innamorati l...