Quella ragazza mi percepiva.
Ne ero quasi certo.
L'avevo sospettato quella mattina nel momento in cui l'avevo individuata davanti all'ingresso della scuola.
Quando aveva steso quel povero ragazzo si stava voltando nella mia direzione, come se qualcosa nella sua testa le avesse suggerito che un pericolo arrivava da quella direzione, il tipico atteggiamento delle prede.
Ora però ne avevo quasi la certezza. Nessun umano nel parco aveva fatto caso a me quindi i miei poteri funzionavano, ma lei mi aveva puntato letteralmente gli occhi addosso.
L'avevo capito, nonostante gli scuri occhiali da sole che indossava.
Nel momento in cui si era voltata poi, avevo avvertito una strana sensazione, come uno schiocco alla base del collo, che mi aveva fatto rizzare i peli di tutto il corpo.
Non mi era mai capitato prima.
Percepivo in maniera differente quelli come me ma questa era una sensazione decisamente insolita e non sapevo ancora spiegarmi cosa ci fosse di diverso in colei che me l'aveva provocata, anche se forse tutto questo non avrebbe dovuto apparirmi poi così strano visto chi sospettavamo che fosse.
Avrei dovuto fare molta attenzione se con lei i miei poteri non funzionavano.
I miei obbiettivi non si accorgevano mai di me se non quando era troppo tardi, ma lei sembrava percepire la mia presenza e questo mi impediva di agire come mio solito.
Dovevo essere cauto.
Non potevo lasciare che l'impazienza per la vendetta rovinasse la mia caccia, non potevo permettermelo. Alexander aveva visto giusto.
Quella strega era molto pericolosa, sebbene sembrasse in tutto e per tutto un'umana, perdi più maldestra e ordinaria.
Il contrasto tra come appariva e chi era veramente era un camuffamento perfetto, come quello del ragno che tende i suoi agguati fingendosi un delicato fiore.
Fino a quel momento non avevo notato nulla che avrebbe potuto farmi sospettare della sua vera natura e se mi fosse capitato di incontrarla per strada non l'avrei nemmeno considerata, se non per il fatto che si accompagnava ad una di noi.
Non potevo abbassare la guardia.
Doveva essere una trappola, per indurmi ad espormi, a fare la prima mossa e magari per costringermi ad uno scontro diretto in mezzo a quella cittadina piena di umani.
Svelare la nostra natura era il tabù numero uno.
Alexander avrebbe punito la mia mancanza di discrezione, o peggio, se avessi fallito. Tuttavia era per quello che lui aveva mandato me, perché io facevo lavori puliti.
Per quello e perché...
Mi misi le mani nelle tasche e mi allontanai da quel gruppetto di alberi irritato e confuso per quell'assurda situazione.
Mi sarei accertato che fosse colei che stavo cercando, che stavamo cercando, e poi non avrei esitato.
Avrei portato a termine il mio compito.
Finora si era nascosta in una comunità umana e la cosa sembrava aver funzionato molto bene. Sapevo che non era stato facile individuarla sebbene Alexander avesse sguinzagliato molti dei nostri nella ricerca. Alla fine qualcuno l'aveva trovata.
Avrei tanto voluto sapere chi fosse per capire come aveva fatto.
Come aveva capito che quel fiore in realtà era un ragno?
Forse come me aveva scoperto che i suoi poteri con lei non funzionavano. Era una conclusione sbagliata, mi resi subito conto. Pochi di noi, sebbene i nostri poteri ci rendessero superiori a dei semplici umani, avevano ormai capacità sufficienti per una cosa del genere. I secoli avevano indebolito le linee di sangue e disperso molto potere. Quelli di noi che ancora possedevano la capacità di aprire i Sigilli si dividevano tra le due fazioni di questa guerra.
Anche se Alexander aveva nelle sue fila molte valide pedine non mi risultava che qualcuno avesse poteri simili ai miei.
Ci avrei ragionato in seguito.
Ora spettava a me il compito di occuparmi della ragazza perché ero il soldato più potente e perché per me era una questione personale.
Mi avvicinai alla mia moto e saltai in sella, infilando il casco, prima di avviare il motore.
Con calma e con il motore al minimo dei giri voltai a sinistra percorrendo il tratto di parcheggio che mi separava dalla strada principale. Avrei portato a termine il mio compito, questo era fuor di dubbio.
Quella ragazza aveva gettato scompiglio nei miei piani ma non mi sarebbe di certo sfuggita.
Non avevo mai fallito.
<< Tempismo perfetto >> dissi, sorridendo tra me e me.
L'auto con a bordo le due ragazze mi passò davanti proprio in quel momento. Attesi giusto qualche secondo e poi girai la leva dell'acceleratore. La moto balzò in avanti e sfrecciò sulla strada. Mi mantenni alla dovuta distanza per seguirle e scoprire dove fossero dirette così da conoscere i loro movimenti. Dopo aver attraversato il centro abitato si immisero in una strada che si dirigeva a est, fuori città, arrivando in quella che sembrava una pacifica cittadina.
Tranquilla, curata, appartata.
Era una strategia molto astuta.
Uno come me, su una grossa moto da strada, non sarebbe certo passato inosservato. Non passò molto che una vecchietta che annaffiava i suoi fiori mi scoccasse un'occhiataccia. Avrebbe avvistato tutto il vicinato prima ancora che qualcuno di loro sentisse i miei cavalli ruggire attraverso il suo apparecchio acustico.
La piccola auto svoltò poco più avanti a sinistra, percorrendo ancora qualche chilometro nella verdissima campagna irlandese, immettendosi poi in un viale che portava ad una villetta nascosta nel bosco che poteva essere facilmente ignorata da coloro non sapevano cosa cercare.
Accostai e vidi le due ragazze scendere dall'auto e dirigersi all'entrata. Nessuna delle due sembrava essersi accorta di essere stata seguita.
Sorrisi soddisfatto, avrei fatto loro visita molto presto. Mi piegai in vanti, girai la manopola dell'acceleratore al massimo e la moto schizzò in avanti.
Quello era il momento che preferivo in assoluto.
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Aurora: L'apertura del Sigillo
Fantasy💪💪 5° in battaglie 21/12/24 ‼️‼️6° in poteri magici 13/2/24 ‼️11° in poteri magici 30/1/24 ✨5° in epic 1/11/23 👌 4° in guerriera 28/10/23 ✨14° in battaglie 24/10/23 💪15° in battaglie 21/12/23 🌟4° in epic 28/10/23 🌟5° in epic 28/10/23 14° in ep...