Mi risvegliai di soprassalto mettendomi a sedere e cercando disperatamente di respirare.
Guardai verso la finestra in cerca d'aria e mi parve di scorgere un movimento. Avevo i capelli appiccicati al viso e sentivo gocce di sudore scivolarmi tra i seni.
Un intenso dolore alla testa mi tormentava, proprio dietro agli occhi.
Il mio petto sussultava mentre cercavo di respirare con regolarità e di calmarmi. Strinsi gli occhi cercando di dominare i capogiri e la nausea.
Trovai subito conforto a contatto col pavimento freddo quando appoggiai i piedi a terra e mi diressi un po' barcollante verso il bagno. Lasciai scorrere l'acqua affinché arrivasse più fredda possibile e me la feci scivolare tra le dita prima di affondarci la faccia ma non riuscì a lavare via il ricordo di quella voce.
Finalmente ti ho trovata...
Me la sentivo nel cervello, mi si era appiccicata addosso come stomachevole melassa.
Quello stupido sogno mi stava suggestionando ed era chiaro che ero molto, molto malata.
Era colpa della febbre.
Sicuro.
Alzai la testa e fissai il mio riflesso nello specchio e ...porca puttana!
Barcollai all'indietro sulle gambe malferme perdendo l'equilibrio e finendo col sedere per terra ma, dopo un primo stordimento, scattai in piedi e fissai ancora il mio riflesso nello specchio.
I miei occhi.
I miei occhi erano cambiati.
Osservavo incredula il mio riflesso. Il colore delle iridi era illuminato da una miriade di pagliuzze argentate, che si muovevano come mercurio liquido sotto la superficie. Se possibile i miei occhi erano ancora più strani.
Erano terrificanti e... bellissimi.
Sorrisi, senza pensare troppo alla possibile causa di quell'improvviso cambiamento, un sorriso che finalmente raggiunse anche il mio sguardo.
Con un sospiro strozzato dal groppo che sentivo in gola buttai improvvisamente fuori anni di frustrazione.
Pensai di poter trovare il coraggio di togliere gli occhiali e magari riuscire a guardare gli altri dritti in faccia senza provare imbarazzo.
Quell'unico pensiero era scioccante per me.
Mi sfuggì una risata che mi riscosse dal mio stordimento tanto quel suono non mi risultava familiare.
Scattai come un centometrista fuori dal bagno e giù per le scale precipitandomi verso la cucina dove la mamma e Tess erano intente a preparare chissà cosa e... mi fermai quando le sentii discutere animatamente, pur cercando di mantenere bassa la voce.
Possibile che la mamma se la fosse presa perché avevamo saltato la scuola?
E con Tess poi?Scesi gli ultimi gradini cercando di fare meno rumore possibile per cogliere qualche frammento della loro conversazione e mi immobilizzai quando mi accorsi che stavano parlando di me.
<<Mamma, dobbiamo dirglielo!>> sibilava Tess.
<<No Tess!>>tuonò la mamma <<non possiamo, abbiamo fatto una promessa ai suoi genitori quando ce l'hanno affidata. Potremmo sconvolgere la sua vita senza motivo>>
<<Mamma, te l'ho detto, sta succedendo qualcosa>> insistette mia sorella <<Passo con lei quasi ogni momento della mia vita da quando eravamo piccole. La conosco bene. È vero che il mio compito è proteggerla ma è anche la mia migliore amica. Non voglio che le accada nulla. Ti prego mamma, l'Oscuro potrebbe averla trovata>>
La voce rotta di mia sorella su quelle ultime parole sembrarono riscuotere mia madre che le lanciò uno sguardo che mi gelò il sangue nelle vene.
<<Cosa? Ne sei sicura? Cosa hai visto?>>
La preoccupazione della mamma era palpabile. Cominciò a tempestare Tess con mille domande ma io avevo smesso di ascoltarle. Avevo il sangue che mi pompava nelle orecchie.
Ma di che diavolo stavano parlando?
Quale promessa avevano fatto ai miei genitori?
Loro erano morti all'improvviso e invece, da quello che mi sembrava di capire, sembrava che avessero dovuto affidarmi a loro.
Forse qualcuno stava cercando di fargli del male?
Era per questo che Tess mi doveva proteggere?Ma proteggermi da chi?
E chi diavolo era questo Oscuro?
Finalmente ti ho trovata...
Risentii quell'agghiacciante voce nella mia testa e un brivido strisciò lungo la mia spina dorsale.
Non era possibile, era solo uno stupido incubo.
Cercai di voltarmi e risalire in camera mia. Volevo chiudermi dentro e svegliarmi solo quando fosse stato chiaro che tutto questo era soltanto frutto della mia mente febbricitante tutto divenne buio e le gambe mi cedettero.
Cercai inutilmente di aggrapparmi al corrimano ma la mia mano non mantenne la presa.
Stavo cadendo, stavo cadendo in un precipizio scuro.
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Aurora: L'apertura del Sigillo
Fantasy💪💪 5° in battaglie 21/12/24 ‼️‼️6° in poteri magici 13/2/24 ‼️11° in poteri magici 30/1/24 ✨5° in epic 1/11/23 👌 4° in guerriera 28/10/23 ✨14° in battaglie 24/10/23 💪15° in battaglie 21/12/23 🌟4° in epic 28/10/23 🌟5° in epic 28/10/23 14° in ep...