30 - Eric

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<<Mi hai molto deluso ragazzo. Non mi hai portato quello che ti avevo chiesto>>

<<E perché non te lo sei preso da solo?>> anche se il mio cervello ancora viaggiava al rallentatore a causa dei numerosi colpi ricevuti sapevo che l'unico modo di ottenere qualche informazione era fare innervosire l'uomo che teneva la mia vita nelle sue mani. Era rischioso, ma se Jules non fosse riuscita a scappare, se fosse...allora non aveva senso sopravvivere. Dalla mia avevo che conoscevo quell'uomo. Mi bastava un segno, un qualsiasi indizio. Mi sforzai di mettere a fuoco il suo viso per studiare la sua reazione.

Un fremito di rabbia fece tremare il suo sopracciglio sinistro e io sorrisi tra me e me per quell'indizio mal celato.

<<Stupido ingenuo. Non ho bisogno di prenderla. Ora lei mi darà tutto ciò che voglio>> tremai, per il sollievo. Mi stava rivelando quello che volevo sentire.

<<Sei uno sciocco se credi di poterla battere. Lei è più potente di te. È rinata per distruggerti>> lo incalzai.

Lui sorrise, un ghigno perverso che non prometteva nulla di buono.

<<È vero. Lei è l'unica che può distruggermi. Ma non lo farà ora che ho te>> il modo in cui pronunciò quelle parole mi fece sentire in bocca il sapore amaro della disfatta. Alexander non era uno stupido. Sapeva che Jules era l'unica che poteva annientarlo. Ma non avrebbe commesso due volte lo stesso errore. Quella consapevolezza mi travolse come un'onda di piena. Strattonai le catene, imprecando.

<<Oh Eric, mio caro ragazzo. Orami sono sicuro che abbiate ricordato. Tu ora sai cosa ha scatenato la rabbia di Aurora in passato ma, questa volta, io farò sì che le cose vadano in maniera diversa>>

<<Non ti permetterò di farle del male>> urlai in preda alla disperazione.

<<Lei mi darà tutto quello che voglio perché altrimenti tu perderai la vita, di nuovo>> e la sua risata malvagia risuonò in quello spazio vuoto.

La leggenda di Aurora, così come veniva tramandata, non era che una ridicola contraffazione della battaglia che aveva portato morte e distruzione in questo mondo, che ci aveva portato alla rovina.

Lo vidi, vidi il volto che avevo amato più di me stesso, per cui avevo sacrificato la vita e risentii quell'urlo agghiacciante. La mia morte aveva scatenato la furia di Aurora che aveva distrutto l'Oscuro, e anche se stessa. L'Oscuro non aveva potuto impedirlo, ma aveva imparato dai suoi errori e questa volta si sarebbe ben guardato dallo scatenare quell'enorme potere e mi avrebbe usato per ricattare Jules, perché sapeva che ero il suo punto debole. Desiderai di non avere il potere di guarire in fretta. Se fossi stato solo umano quelle percosse avrebbero potuto uccidermi, togliendomi dall'equazione. Potevo sperare che non avesse recuperato del tutto i suoi ricordi e che non avrebbe scatenato i suoi poteri al punto da distruggersi. Lei avrebbe potuto vivere.

<<La nostra adorata ragazza potrà scegliere. Se ripetere il passato, così come il destino si aspetta che faccia, o liberarsi di questo fardello e avere finalmente quello che l'ultima volta le fu strappato, ovvero, una vita con te>>

Cercai di scagliarmi contro di lui, le catene mi trattennero e il dolore ebbe la meglio. Mi accasciai sul quel pavimento freddo e umido mentre la disperazione prendeva il sopravvento.

Quando tornai a alzare lo sguardo verso Alexander lui se n'era già andato. I suoi scagnozzi si scagliarono nuovamente su di me e mi riempirono di calci e pugni. Senti le costole rompersi e il sangue colare dai tagli sul volto. I cardini della porta della cella, arrugginiti dal tempo e dall'umidità, cigolarono quando i due se ne andarono, non prima di avermi deriso.

<<Goditi il soggiorno, Custode del Granato>>

Mi trascinai verso la parete di fondo della cella cercando di trovare una posizione che non mi facesse urlare di dolore. Chiusi gli occhi e mi rassegnai all'attesa. Non potevo sperare di fuggire in quelle condizioni. Alexander lo sapeva. Aveva pianificato bene le sue mosse.

Ero sicuro di una cosa però. Non aveva Sophia, altrimenti non avrebbe esitato ad usarla contro di me, magari per costringermi ad attirare Jules in una trappola. Ringraziai il cielo che per una volta le aveva fatto decidere di darmi retta.

Aurora: L'apertura del SigilloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora