Quell'antichissimo pugnale mi avrebbe trafitta.
Sarei morta in quel castello e tutto sarebbe finito in malora. I miei amici sarebbero stati catturati e uccisi e i miei genitori non sarebbero mai stati vendicati.
Non avrei avuto la mia seconda possibilità con Eric e ci sarebbe stato ancora dolore e sofferenza.
Chiusi gli occhi aspettandomi di sentire da un momento all'altro la lama penetrare nella mia carne. Sperai di non sentire troppo dolore, in una morte rapida che mi desse il tempo però di vedere un'ultima volta gli occhi di Eric, di salutare mio padre e mia sorella, di poter dire loro che mi dispiaceva di non essere stata abbastanza per il compito che il destino mi aveva assegnato.
Combatti...
La voce di Aurora eruppe nella mia testa, sentii il cristallo vibrare quando il pozzo oscuro che avevo cercato di ignorare si scoperchiò sprigionando tutto il suo potere. Un urlo disumano uscì dalla mia bocca nel momento il cui lasciai andare quella forza distruttiva. L'onda di energia esplose in un lampo accecante, una luce talmente intensa da offuscare qualsiasi dettaglio l'occhio umano potesse cogliere. Travolse tutti quelli presenti nel cortile scaraventandoli a diversi metri da me. Il boato fu talmente intenso da farmi fischiare le orecchie e lasciarmi stordita. Una sorda vibrazione riverberava ancora intorno a me quando mi decisi a riaprire gli occhi.
C'era solo silenzio.
Un'altra parte del colonnato era crollata e una densa nuvola di polvere volteggiava tutto intorno, così fitta da non consentirmi di distinguere granché. La disperazione schiacciò il mio cuore. Che cosa avevo fatto? Come avevo potuto lasciare che accadesse di nuovo? Come avevo potuto permettere a qual potere terrificante di prendere il sopravvento e scatenare un'altra volta la sua distruzione? Caddi in ginocchio mentre la disperazione si impadroniva di me. Cercai Eric e Tess e papà ma l'odore della morte aveva già raggiunto le mie narici e i miei occhi colmi di lacrime vedevano solamente mucchi di cadaveri.
Era colpa mia.
Avevo rovinato tutto.
<<Jules...>> La voce di mio padre mi giunse alle spalle. Si stava rialzando e sembrava incolume. Il colpo non lo aveva investito frontalmente e questo probabilmente gli aveva salvato la vita. Mi asciugai gli occhi con il dorso della mano ancora incredula di sentire la sua voce e corsi verso di lui. Mi inginocchiai accanto a lui e con la coda dell'occhio mi parve di cogliere un movimento al centro dello spiazzo. Ren era in ginocchio e tendeva la mano a mia sorella che era a terra, sdraiata. Vidi Tess afferrare la sua mano, sembrava confusa ma incolume. Ancora una volta Ren si era preso cura di lei. Feci correre lo sguardo attraverso le macerie ma ancora non riuscivo ad individuare Eric. Quando avevo rilasciato il mio potere stava correndo verso di me.
Lui era stato investito in pieno.
Mi mossi come in trance attraverso la polvere cercandolo freneticamente con lo sguardo e chiamando il suo nome. Un brillio rosso attirò la mia attenzione e quando mi avvicinai il mio respiro si bloccò.
Eric era a terra.
Non si muoveva.
No, no, no...
Gli presi il viso tra le mani mentre continuavo a chiamarlo, la vista di nuovo offuscata dalle lacrime.
Non si muoveva.
La tenue luce del Granato si spense e quel dolore infinito, che mi aveva portato alla rovina secoli prima, si riaffacciò, spezzando il mio cuore. Scossa dai singhiozzi e svuotata di ogni forza mi accasciai su di lui abbandonandomi ad un pianto disperato, incapace di accettare il fatto che fosse finita così, che fosse finita per mano mia. Strinsi la sua mano portandomela al petto come se quello avesse potuto permettermi di tenerlo ancora con me. A malapena mi accorsi di mio padre che mi accarezzava la schiena. Rimase in silenzio ben sapendo che nessuna parola avrebbe potuto alleviare il mio dolore.
Un impercettibile fremito delle sue dita fu l'unica cosa che avvertii prima di sentire la sua flebile voce.
<<Ricordami di non prenderti mai alla sprovvista>> scherzò lui.
Per un momento il mio mondo si fermò, non un movimento, non un soffio di fiato, nemmeno il battito del mio cuore tanta era la paura che stessi immaginando la sua voce o le sue dita si stringevano debolmente alle mie. Cautamente alzai lo sguardo sul suo viso, tremando, e quando incontrai le sue iridi, intense come il buio della notte, tornai timidamente a sperare e intravidi la possibilità di una vita insieme, una possibilità che si faceva sempre più concreta man mano che la sua stretta sulla mia mano si faceva più salda.
<<Ho pensato...avevo paura...>> iniziai, senza riuscire a finire la frase.
<<Non potresti mai farmi del male Jules>> rispose Eric interpretando perfettamente i miei pensieri. La sua voce era roca e profonda e dal modo in cui lo disse, senza dubbi o incertezze, capii che aveva ragione. Il mio potere non gli avrebbe mai fatto del male. Non poteva. Per quanto fosse l'arma più terribile di cui disponevamo in quella guerra, capace di indicibile devastazione, il potere di Aurora era rinato con me per salvare le persone dall'oscurità.
In quel momento capii.
Finalmente sapevo quello che dovevo fare.
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Aurora: L'apertura del Sigillo
Fantasy💪💪 5° in battaglie 21/12/24 ‼️‼️6° in poteri magici 13/2/24 ‼️11° in poteri magici 30/1/24 ✨5° in epic 1/11/23 👌 4° in guerriera 28/10/23 ✨14° in battaglie 24/10/23 💪15° in battaglie 21/12/23 🌟4° in epic 28/10/23 🌟5° in epic 28/10/23 14° in ep...