42 - Eric

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L'avevo sentita irrigidirsi e i suoi occhi avevano scintillato come il primo raggio di sole che rompe l'oscurità. Mi guardava ancora ma i suoi pensieri erano altrove. Mi tirai sui gomiti e lei seguì i miei movimenti inconsapevolmente. Sul suo volto l'espressione stupita di chi ha ricevuto un regalo inaspettato. Delicatamente le carezzai il viso timoroso di intromettermi in qualsiasi cosa stesse succedendo, di spezzare qualsiasi incantesimo si stesse compiendo.

<<Jules...>>

Lei finalmente incrociò lo sguardo col mio aprendosi in un meraviglioso sorriso.

<<Eric...ora so che cosa devo fare, so come sconfiggere Alexander>>

<<Cosa?>>

<<Dobbiamo trovarlo, dobbiamo...>>

<<No!>> ringhiai afferrandole il polso per non lasciarla allontanare. Lei si irrigidì per quel gesto brusco e inaspettato. Il suo polso era fin troppo fragile tra le mie dita. Come potevo lasciarla andare? Come potevo permetterle di affrontare uno scontro con Alexander? Aveva avuto la meglio su di me senza nessuno sforzo ed io ero un guerriero addestrato e possedevo una delle armi più potenti del nostro mondo ed ora avrei dovuto permettere a Jules, così fragile e delicata, di combattere contro quel mostro crudele? Al solo pensiero le mie dita si strinsero ulteriormente ma invece di divincolarsi lei mi rivolse uno sguardo disarmante che mi strinse il cuore.

<<Eric... devi fidarti di me>>

Scossi la testa incapace di mollare la presa.

<<Eric...>> la sua voce era salda, serena, intrisa di infinita dolcezza. Le sue dita si posarono sulle mie aprendole delicatamente ma senza esitazione. Senza mai staccare gli occhi dai miei liberò il polso e si raddrizzò.

<<Andiamo a mettere fine a questa storia>> mi disse.

<<Io ti guarderò le spalle, piccola mia>> aggiunse suo padre.

<<La mia spada è al tuo servizio hinode no senshi >> con un inchino Ren si schierò al suo fianco.

Jules mi guardò, in attesa. Io abbassai lo sguardo, sconfitto. Come potevo lasciarla andare... stare qualche giorno senza di lei mi aveva quasi distrutto, che cosa avrei fatto se l'avessi persa per sempre? Lei prese la mia mano, costringendomi ad alzarmi e a guardare il suo volto.

<<Ho bisogno che ti fidi di me, ho bisogno di te al mio fianco>> mi pregò, la voce incrinata. Perché quell'esitazione nella sua voce? Pensava forse che l'avrei abbandonata? Presi un grande respiro.

<<Sarò per sempre al tuo fianco, qualsiasi cosa accada>> la rassicurai.

Tess ci guardò con un sorriso beffardo, si sistemò i capelli e spostò il peso da una gamba all'altra poggiando la mano sul fianco.

<<Bene ragazzi, è ora di fare il culo a quello stronzo!>>

Aurora: L'apertura del SigilloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora