Niente stava andando come avevo pianificato.
Niente di niente.
Quando avevo deciso di seguirla apertamente per valutare la sua reazione non mi aspettavo certo quello che era appena successo.
Sebbene mi fosse chiara la sua vera natura quella ragazza rappresentava per me un vero mistero e una fonte inesauribile di irritazione.
Mi ero trovato davanti una ragazzina con gli occhi arrossati dal pianto e il trucco sbavato che faticava a controllare le proprie reazioni.
Quando aveva spezzato la matita avevo temuto che intendesse attaccarmi di fronte a tutti rivelando chi fosse al mondo intero. Sembrava ignara delle regole che governavano le nostre comunità.
Arricciai le labbra in una smorfia.
Era stato fin troppo facile, in effetti, farle perdere le staffe.
La sua reazione era stata così "umana", di nuovo.
Era surreale. Come poteva essere che la creatura che più minacciava il mio mondo fosse una bisbetica dall'andatura dinoccolata che faticava a mettere un piede davanti all'altro?
Eppure i suoi occhi raccontavano tutta un'altra storia.
Era frustrante e oltremodo irritante. Aveva osato attaccarmi... con i resti masticati di un sandwich!
Aveva osato minacciarmi, chiamarmi Bel Faccino!
Nessuno, neanche il più ottuso dei soldati della cerchia di Alexander aveva mai azzardato tanto.
Sapevano che era pericoloso giocare con il fuoco, letteralmente.
Mi sfuggì una risata amara perché quella sfrontata aveva di nuovo acceso il mio interesse più di quanto mi piacesse ammettere.
In effetti quello che mi piaceva ancora meno era la strana sensazione che provavo quando ero vicino a lei.
Questo mi confondeva e mi preoccupava.
Mi diressi verso l'uscita della scuola e nessuno tentò di fermarmi, naturalmente, nemmeno quando raggiunsi la mia moto, che avevo lasciato parcheggiata in un posto riservato al personale scolastico. Ci saltai sopra e infilai il casco.
Mi sfuggì una smorfia perché il dolore alla base del collo continuava a farsi sentire.
Nemmeno durante i più duri allenamenti a cui Alexander mi aveva sottoposto avevo riportato traumi invece quella fastidiosa tensione mi tormentava da quando avevo messo piede in quella stramaledetta città.
Mossi la testa prima a destra e poi a sinistra cercando di distendere i muscoli, inspirai a fondo e cercai di concentrarmi sul mio obbiettivo, sulla mia vendetta impedendo al mio cervello di rimuginare ancora su tutte quelle stranezze.
Accesi la moto e tirai a fondo la manetta del gas. La moto sfrecciò lungo la strada e io mi lasciai portare lontano.
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Aurora: L'apertura del Sigillo
Fantasy💪💪 5° in battaglie 21/12/24 ‼️‼️6° in poteri magici 13/2/24 ‼️11° in poteri magici 30/1/24 ✨5° in epic 1/11/23 👌 4° in guerriera 28/10/23 ✨14° in battaglie 24/10/23 💪15° in battaglie 21/12/23 🌟4° in epic 28/10/23 🌟5° in epic 28/10/23 14° in ep...