17 - Jules

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Una forza inaspettata e improvvisa mi scaraventò a due metri da Eric in mezzo alle foglie secche e alle radici del sottobosco. Cercai di proteggermi prima di toccare terra ma presi comunque una gran botta in testa e sentii il sangue colarmi tra i capelli. Guardai nella direzione dove mi trovavo e vidi Eric in piedi. Era girato di fianco e una sottilissima fune, che emanava una baluginate luce azzurrognola, era attorcigliata al suo avambraccio. Lui lo teneva piegato, il pugno chiuso, come se stesse facendo una gara di braccio di ferro contro quella strana corda. Le sue spalle erano in tensione e teneva le gambe divaricate per mantenersi ben saldo a terra. Seguii con lo sguardo la corda fino all'altra estremità e faticai a mettere a fuoco la persona che aveva ingaggiato quella battaglia con Eric. Nel momento in cui la scena divenne chiara ai miei occhi rimasi senza fiato per lo shock.

Era Tess.

Ero talmente sbigottita che la mia bocca si aprì come a voler dire qualcosa ma nessun suono ne uscì!

<< Stai lontano da lei! >> ordinò.

La risposta di Eric fu un sorrisetto arrogante.

<< Stanne fuori biondina>>

La stava praticamente liquidando e Tess non aveva nessuna intenzione di lasciarlo fare. Con un rapido movimento del polso liberò la fune per poi girare su se stessa e sferzare un altro colpo verso di lui. Aveva puntato alle gambe ma Eric aveva previsto la sua mossa e balzò di lato con l'agilità di una pantera atterrando due metri più indietro.

<< Sei brava, ma non abbastanza. Ti consiglio di farti da parte se non vuoi farti male>> la sfidò ancora.

Non capivo cosa stesse succedendo. Non ci capivo niente! Sembrava di stare a guardare uno di quei film con i supereroi. Mia sorella se ne andava in giro con una fune luminosa? E a quanto pareva sapeva anche usarla molto bene. Eric poi non sembrava per niente sorpreso di vedere una cosa del genere, anzi sembrava che non fosse nemmeno la prima volta che si trovava in una situazione come quella. Cogliere di sorpresa un avversario è una delle prime cose che ti insegano...le sue parole mi risuonarono in testa.

Dalla mano di Eric vidi nascere un bagliore. Come evocata dal nulla una fiamma scaturì dal suo palmo. Stava per scagliarla verso Tess e non potevo permetterlo. Non era un gioco per loro, stavano lottando sul serio e del perdente avrebbe potuto non rimanere granché. Scattai in avanti proprio quando lui si stava preparando ad scagliare il suo colpo su mia sorella che sembrava pronta a riceverlo e a contrattaccare e gli afferrai il braccio.

<< Eric! Fermati ti prego >> gridai disperata. Al suono della mia voce lui si voltò di scatto, gli occhi sbarrati per la sorpresa, ed esitò. Fu in quel momento che Tess ne approfittò. Una bomba d'acqua di abbatté su Eric come un carico di mattoni, lo strappò dalla mie mani e lo scagliò indietro contro il tronco di un albero.

<<No!>> corsi verso di lui ma Tess era decisa a non permettermelo. Riuscì però a fare si e no due passi che un vortice di vento fortissimo la imprigionò impedendole di muoversi.

<<Jules scappa!>> mi gridò dalla sua prigione. Cercò disperatamente di sottrarsi a quel misterioso turbine ma tutti i suoi sforzi furono vani. Mi guardai intorno per cercare di capire da chi io dovessi scappare quando un ragazzo dalle chiare origini asiatiche spuntò da dietro l'albero dove si trovava Eric, che a fatica cercava di rimettersi in piedi.

<< Ma che scenetta deliziosa >> ci schernì il nuovo arrivato.

<< Ren! Che diavolo ci fai tu qui? >> chiese Eric ancora stordito dal colpo di Tess.

<<Il capo mi ha mandato a vedere perché ci mettevi tanto. Dovevo immaginare che era perché te la stavi spassando con due belle ragazze>> Ren, così si chiamava, camminò con calma verso di me osservandomi con curiosità. Aveva lo sguardo allegro e spensierato di chi non aveva un solo problema nella vita. Il suo sorriso era caldo e rassicurante e se non avesse tenuto mia sorella imprigionata in una tempesta di vento mi starebbe stato simpatico. Era alto, ma non quanto Eric, e il suo fisico era decisamente più snello. I capelli erano neri e lisci e un ciuffo lungo gli ricadeva di lato nascondendo in parte i suoi occhi a mandorla e il suo viso praticamente perfetto. Dopo avermi squadrato per qualche secondo si diresse verso mia sorella.

<<Bella e glaciale, come un fiocco di neve trascinato dal vento>> lo slancio poetico non impressionò mia sorella che gli rivolse uno sguardo assassino.

<<Ren, stanne fuori>> disse Eric sforzandosi di rimettersi in piedi.

<<Non posso fratello, la ragazza qui stava per farti il culo>> disse enfatizzando il tutto con un plateale gesto delle mani << a te, il grande Eric, il prescelto. A quanto pare gli occhi della nostra majo ti hanno già lanciato il loro incantesimo >>

<< Tu non capisci, lei non è quello che credevamo >>

<< Ah no? Vuoi dire che non ci distruggerà tutti? Vuoi forse farmi pensare che credi a quell'aria da santarellina? >>

<< Alexander ci ha mentito su di lei! Lei non sa nulla!>>

A quelle parole Ren sembrò esitare.

<< Credi che il capo ci abbia ingannato? Tu menti! >>

<< Se mento non sarà difficile per te capirlo >> gli rispose Eric con uno sguardo carico di significato << usa il tuo potere e saprai che ho ragione >>

<< Tu vuoi che usi il mio potere su di te? >> Ren era incredulo. La proposta di Eric l'aveva decisamente spiazzato.

<< Sì >>

Ren si avvicinò a Eric che nel frattempo si era faticosamente messo seduto. Istintivamente mi avvicinai a lui per proteggerlo perché Ren in fin dei conti non mi sembrava più tanto amichevole. Lui mi sorrise, si abbassò sulle ginocchia e mi fissò, ignorando l'amico.

Eric imprecò.

I suoi occhi divennero improvvisamente gialli, come quelli di un rettile. Ci fissammo intensamente per alcuni secondi. Non capivo cosa stesse succedendo. Alla fine Ren si voltò verso di Eric, le sopracciglia aggrottate.

<<Ho percepito immediatamente il suo potere quando sono arrivato in questa radura. Non avevo mai percepito niente di simile prima d'ora ma, hai ragione fratello, il suo cuore non conosce la battaglia, né la magia>>

L'espressione di Eric era indecifrabile.

<<Fantastico>> borbottò.

Sembrava deluso e contrariato ma ancora una volta non capii cosa volesse dire.

In quello stesso momento il vortice che bloccava Tess si dissolse e lei cadde sulle ginocchia, sfinita dallo sforzo di contrastare quei forti venti. Ren le si avvicinò con cautela e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la accettò sospettosa, allora Ren decise di presentarsi ufficialmente, in quel modo formale tipico dei giapponesi.

<< Mi dispiace se sono stato indelicato. Non mi sono presentato a dovere. Il mio nome è Ren Hamada e ho la malaugurata sfortuna di essere amico di quell'essere che hai così valorosamente sconfitto. Ti faccio i miei complimenti. Davvero notevole >> Tess rimase per un momento a bocca aperta, poi sorrise.

<< Beh, grazie >> rispose <<sei molto gentile. Io mi chiamo Tess Simmons e ho la malaugurata sfortuna di essere la Protettrice della ragazza che non conosce la magia>> Tess squadrò Ren da capo a piedi con sguardo malizioso. Si era piazzata una mano sul fianco e benché i suoi capelli fossero stati sferzati da venti di burrasca, era bellissima. Ren le restituì un sorriso e uno sguardo che non dava adito a fraintendimenti, neanche volendo, e lei naturalmente ricambiò, per nulla imbarazzata. Eric accanto a me scosse la testa sorridendo come se non afferrasse il paradosso di tutta la scena. Credevo di conoscere mia sorella ma evidentemente non sapevo proprio niente di lei e non conoscevo questi ragazzi piombati nella mia vita così all'improvviso ma sentivo chissà perché che potevo fidarmi di loro. Era tutto assurdo. E poi, quando Eric mi aveva sfiorato mi era sembrato...

Il pensiero però mi sfuggì immediatamente di testa.

Mi misi in piedi scrollandomi le foglie dal di dietro. I miei capelli erano pieni di terra e appiccicati a causa del sangue. Sembravo uno spaventapasseri.

<< Ehm, scusate? Qualcuno sarebbe così gentile da spigarmi che diavolo sta succedendo? >>

Tutti si voltarono a guardarmi. Fantastico!

Aurora: L'apertura del SigilloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora