Sentivo la voce di Tess che mi chiamava da lontano.
Il mio cervello cominciava a riprendersi ma il mio corpo si rifiutava di andargli dietro. Era come quando andavi sottacqua, trattenendo il respiro, e all'improvviso ti rendevi conto che dovevi assolutamente prendere aria e che ti eri spinto troppo in profondità e i tuoi polmoni cominciavano ad andare in fiamme. La tua testa ti ordinava di resistere ma il tuo corpo era andato oltre le sue capacità. Così me ne stavo lì, immobile, perché avevo paura che muovendomi avrei potuto sentire dolore.
<<Mamma, perché non si sveglia?>> sentivo l'angoscia nella voce di mia sorella.
<<Tess calmati, sono sicura che tra poco si riprenderà>>
Sentii il suono di un gemito e capii che era venuto da me. La nebbia cominciava a disperdersi e mi sentivo sempre più consapevole del mio corpo. Forse avrei potuto provare a parlare...
<<Mamma...>> la mia voce era un sussurro roco che faticavo a riconoscere come mio.
<<Tesoro sono qui. Come ti senti?>>
<<Non lo so, mi sembra di aver sbattuto contro un tram>>
<<In effetti hai preso una botta tremenda>> confermò Tess in tono preoccupato <<abbiamo sentito uno schianto e ti abbiamo trovata a terra in fondo delle scale>>
Mi premetti le mani sugli occhi per schermare la luce che mi trafiggeva il cervello come mille aghi e cercai di mettermi a sedere ma la mamma mi bloccò subito.
<<Ah ah! Aspetta Jules, rimani sdraiata ancora un po'>>
Sconfitta, mi rilasciai cadere sul divano con un sospiro.
<<Dio Jules, non credevo che avresti potuto fare ancora più schifo del solito!>>
Ed eccola là, la vecchia Tess che rincarava la dose! Mi voltai per fulminarla con lo sguardo e la sua reazione non fu quella che mi aspettavo. Si portò una mano alla bocca e scattò all'indietro come avesse visto un fantasma. La mamma mi fissò con espressione indecifrabile e passarono circa dieci secondi senza che nessuno proferisse parola.
<<Che c'è?>> sbottai <<mi sono spaccata la faccia? Sarò sfigurata a vita? Allora? Che c'è?>> la mia voce era sempre più acuta e mi stava assalendo il panico visto che nessuno sembrava volermi rispondere.
Mi ci mancava anche una bella cicatrice per completare il pacchetto delle stranezze.
Alla fine Tess sembrò riprendersi, guardò la mamma e con molta calma disse <<Ehm, no Jules, la tua faccia non ha niente ma... ecco... i tuoi occhi sì. I tuoi occhi sono diversi. È un po' strano, ecco tutto>> minimizzò la cosa con un'alzata di spalle ma sembrava in difficoltà e continuava a torcersi le dita.
Mi rigirai quelle parole nella testa che lentamente sembrava riacquistare lucidità e ricordai perché stavo correndo giù per le scale.
<<Ah sì, ora ricordo, stavo venendo a farveli vedere quando...>> lasciai la frase in sospeso e il mio sguardo si perse mentre nella testa rivivevo gli ultimi momenti prima della caduta.
I miei genitori, gli Oscuri...l'untuosa voce dell'incubo.
La mamma si avvicinò e con la delicatezza che la contraddistingueva mi pose una mano sulla spalla richiamando la mia attenzione.
<<Jules, tesoro, quando cosa?>> Io la guardai confusa e mi resi conto che aspettava una risposta. Una risposta che non potevo darle.
<<Quando sono inciampata>> buttai lì.

STAI LEGGENDO
Aurora: L'apertura del Sigillo
Fantasy🗡️🗡️6° in guerriera 24/03/25 💪💪 5° in battaglie 21/12/24 ‼️‼️6° in poteri magici 13/2/24 ‼️11° in poteri magici 30/1/24 ✨5° in epic 1/11/23 👌 4° in guerriera 28/10/23 ✨14° in battaglie 24/10/23 💪15° in battaglie 21/12/23 🌟4° in epic 28/10/23 ...