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Le domestiche si muovono rapide per la casa, chiudendo valigie e preparando i nostri effetti personali per il lungo viaggio. Attraversare l'Atlantico in nave sarà tutt'altro che veloce, ma sembra che questa sia l'unica opzione ormai.  "Ricordo quando volare non era illegale," commenta mia nonna, già pronta col suo immancabile cappello, mentre io aspetto ancora che i miei bagagli vengano sistemati.

"Immagino che la crociera sarà comunque piacevole... o almeno lo spero," dico, non avendo mai affrontato un viaggio del genere via mare. Le mie esperienze su navi si limitano a brevi tragitti, e il pensiero di stare giorni interi su una mi mette un po' a disagio. "Ti piacerà, anche se non sarà una nave privata," risponde lei con un sorriso che mi lascia perplessa. "C... cosa?" balbetto, colta alla sprovvista.

"Non ci sarebbe stata una discoteca su una nave privata," aggiunge con un sorriso complice, sapendo bene quanto mi piaccia ballare. "E soprattutto, Emily e Jay si sono rifiutati di lasciarti viaggiare su una nave tutta per te. Dicono che sei troppo viziata."

Il sollievo mi attraversa quando le chiedo: "Vengono anche loro?"

Mia nonna annuisce divertita. "Certo. Non volevano perdersi il matrimonio della loro cara amica."

Poco dopo, ci troviamo tutti in carrozza. Emily e Jay mi accolgono con entusiasmo, tirandomi dentro con risate e abbracci, mentre mia nonna sale con calma, sistemando il suo vestito. Quando Leonard sta per unirsi a noi, però, mia nonna lo blocca con una mano alzata.

"Oh, caro, tu viaggi nella carrozza con i bagagli," dice con una calma regale. "Ma ci sono ancora due posti qui," nota lui, confuso. "Ma non per le tue orecchie," ribatte lei con un sorriso enigmatico, chiudendo lo sportello senza dargli il tempo di rispondere.

All'interno della carrozza, il chiacchiericcio inizia immediatamente. "Vogliamo sapere tutto!" esclama Jay, con gli occhi spalancati. "Sono giorni che non ti fai vedere!"

"Leonard ha pensato bene di tenermi occupata," sbuffo, alzando gli occhi al cielo. "Tra la casa nuova e le visite dalla sarta, non ho avuto un minuto di respiro."

"Questo ragazzo non mi convince," commenta mia nonna, che non ha mai resistito al piacere di fare un po' di gossip. Il suo tono è serio, ma c'è un leggero sorriso sulle sue labbra. "Il nuovo duca dell'Italia meridionale," aggiunge Emily, "e pensare che fino a qualche anno fa era solo un medico dell'alta borghesia."

"E tu, nonna," rispondo con una risata, "eri una ragazzina in preda agli ormoni che passava le serate in discoteca a sperperare i soldi di tuo padre."

"Eh, ai miei tempi era la normalità," replica mia nonna con un'alzata di spalle, ma il suo sguardo è nostalgico. "E adesso la normalità è fare matrimoni combinati," ribatto sarcastica, mentre il chiacchiericcio continua a riempire la carrozza, e i paesaggi scorrono lentamente fuori dal finestrino.

L'argomento del viaggio è Leonard, e nonostante gli scherzi e le battute, non riesco a togliermi di dosso una certa inquietudine. Mia nonna ha sempre saputo leggere tra le righe, e il suo tono, sebbene giocoso, nasconde sempre un consiglio o una verità che devo ancora cogliere.

La carrozza continua a procedere lungo la strada sterrata, mentre le risate dei miei amici riempiono l'aria. Ma nonostante il loro tentativo di distrarmi, la mia mente continua a tornare su Leonard, sulla sua espressione quando mia nonna l'ha fatto salire nella carrozza coi bagagli. So che non è solo un gioco per lei; è il suo modo di mostrare chi comanda, e Leonard, sebbene intelligente e ambizioso, non è ancora abituato a navigare il mondo della nobiltà come faccio io.

"Dunque, dimmi," continua Jay, che non perde mai l'occasione di farmi parlare dei miei affari privati, "com'è Leonard a letto? Voglio dire, deve pur avere qualcosa di speciale, no? Altrimenti non ti avrebbe tenuta impegnata per giorni."

Gli tiro un'occhiata di disapprovazione, ma Emily ride e aggiunge: "Sì, racconta. Da come lo descrivi sembra tutto doveri e formalità."

"Smettetela, non è affatto così," dico, cercando di non sembrare troppo infastidita. "E poi, non si parla di certe cose davanti a mia nonna."

"Oh, non preoccuparti per me, cara," interviene mia nonna con un tono sereno, ma c'è un lampo di divertimento nei suoi occhi. "Ho visto e sentito cose ben peggiori alla mia età."

Jay ride a crepapelle, ma io cambio argomento, cercando di mantenere un minimo di dignità. "Ad ogni modo, siamo qui per il viaggio, giusto? Non per le mie questioni private."

"Sì, certo," risponde Emily, alzando gli occhi al cielo. "Ma non pensare che ci arrenderemo così facilmente."

Smith's: The MarriageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora