Il giorno successivo, mi rifugio nei miei appartamenti, lontana dal tumulto e dalla tensione del palazzo. La mia mente è un turbine di pensieri e preoccupazioni. La decisione di sciogliere il consiglio e la conseguente reazione di Leonard mi hanno lasciata esausta e confusa. Non so come affrontare la situazione e, mentre cammino nervosamente nella mia stanza, qualcuno bussa alla porta. È mia nonna, venuta appositamente per offrire il suo supporto. "Elena, posso entrare?" chiede con una voce calda e rassicurante.
La faccio entrare e la osservo mentre si accomoda su una poltrona vicino al camino. "Mi hanno detto cosa è successo," dice, il suo sguardo penetrante e saggio. "Ho vissuto abbastanza a lungo per sapere che le decisioni impulsive spesso hanno conseguenze impreviste."
Mi siedo di fronte a lei, sentendo un peso sul petto. "Non ho avuto altra scelta," dico, il mio tono stanco. "Non posso accettare di essere esclusa da tutto questo, mentre tutti pensano che il mio ruolo sia secondario."
"Capisco la tua frustrazione," risponde la nonna con comprensione. "Ma a volte è necessario trovare un equilibrio tra il tuo desiderio di essere coinvolta e la realtà delle circostanze. Se reagisci impulsivamente, rischi di compromettere tutto ciò che hai lavorato per ottenere."
"Cosa dovrei fare allora?" chiedo, sentendo una certa disperazione nella mia voce. "Accettare di essere una figura decorativa mentre gli altri prendono tutte le decisioni?"
"Non è questo che ti consiglio," dice la nonna con un sorriso affettuoso. "Ma devi capire che ogni regno ha le sue dinamiche e le sue tradizioni. A volte, la vera forza sta nell'abilità di influenzare le decisioni senza forzare le cose. La diplomazia e la persuasione possono essere più efficaci delle azioni brusche."
Mi fissa con uno sguardo deciso. "Inizia con un passo più piccolo," continua. "Mostra loro che, pur rispettando il protocollo, hai il loro miglior interesse a cuore. Il tuo ruolo può evolversi con il tempo se dimostri di essere una leader saggia e paziente."
Ascolto attentamente, riconoscendo la saggezza nelle parole della mia nonna. "E tu, come hai affrontato queste sfide quando eri regina?" chiedo, curiosa di conoscere la sua esperienza. "Ho governato da sola per vent'anni," racconta, il suo volto illuminato da un sorriso nostalgico. "Ho dovuto imparare a navigare tra le aspettative e le tradizioni del mio paese. Non sempre è stato facile, ma ho trovato che l'ascolto e la pazienza erano le chiavi per guadagnare il rispetto e l'autorità. Ho dovuto imparare a muovermi tra le aspettative del mio popolo e le mie ambizioni personali."
"Grazie per i tuoi consigli," dico con sincerità. "Cercherò di considerare le tue parole e lavorare per trovare un equilibrio."
La nonna si alza e mi abbraccia. "Sono sempre qui per te," dice, "e ricorda che la forza di un regno è anche la forza di chi lo governa. Troverai il tuo cammino, e il tuo regno prospererà."
Con queste parole, la nonna lascia la stanza, lasciandomi riflettere sulle sue sagge parole. Mi sento un po' più sollevata e determinata, pronta ad affrontare le sfide future con una nuova prospettiva.
Durante la notte, il palazzo è avvolto in una calma inquietante. Leonard e io siamo soli nella nostra camera da letto, e il crepitio del fuoco nel camino sembra accentuare la tensione tra di noi. Mi giro verso Leonard, sentendo il peso delle discussioni recenti sul mio cuore.
"Leonard, dobbiamo parlare," dico con voce tremante. Mi siedo sul letto, cercando di mantenere uno sguardo fermo. Leonard, seduto accanto a me, solleva uno sguardo indifferente. "Di cosa vuoi parlare?" chiede, cercando di sembrare noncurante, ma c'è una sottile tensione nelle sue parole.
"Sono stanca di sentirmi esclusa," inizio, cercando di non lasciarmi sopraffare dalle emozioni. "Sento che il mio ruolo di regina non è rispettato. I consiglieri mi escludono dalle decisioni, e tu sembri accettare questa situazione senza battere ciglio."
Leonard sospira, il suo volto si fa più serio. "Elena, la tua posizione di regina è importante, ma non devi dimenticare che sei anche la mia consorte," dice, il tono della voce riflettendo un'irritazione sottile. "La mia autorità deve essere mantenuta, e non possiamo permetterci di far sembrare che la regina prenda il sopravvento."
"Non sto cercando di prendere il sopravvento," ribatto, sentendo una crescente frustrazione. "Voglio solo essere coinvolta e avere voce in capitolo nelle decisioni del regno. Non è giusto che venga ignorata."
Leonard si avvicina a me, il suo sguardo penetrante e deciso. "Non stai comprendendo la situazione, Elena. Le cose non possono cambiare da un giorno all'altro. La tradizione e l'opinione pubblica sono forti, e non possiamo rischiare di minare la nostra posizione. È essenziale che tu comprenda e accetti il tuo ruolo di supporto."
"Voglio essere rispettata come regina, non solo come tua moglie." dico, cercando di mantenere la calma.
Leonard si alza in piedi, il suo atteggiamento fermo e autoritario. "Per ora, devi imparare a operare all'interno dei confini che ti sono stati imposti. Mostra la tua competenza attraverso il tuo supporto e la tua diplomazia. Le decisioni importanti sono mie, e tu devi accettare il tuo ruolo come mia consorte e alleata."
Il suo tono è intransigente, e sento il mio cuore pesare sotto il peso delle sue parole. "Non posso accettare di essere ignorata," dico, cercando di tenere sotto controllo la mia voce tremante. "Non voglio vivere come un'ombra dietro il tuo trono."
Leonard si avvicina, il suo sguardo ferreo ma anche un po' compassionevole. "Il tuo tempo arriverà," promette. "Ma per ora, devi comprendere che l'autorità deve essere gestita con cautela. Lavorerai al mio fianco, ma devi riconoscere che ci sono momenti in cui il tuo contributo sarà più efficace se lo fai in modo discreto."
Sento un groppo in gola mentre cerco di accettare le sue parole. La tensione tra di noi è palpabile, e la mia speranza di essere trattata come un'eguale sembra sfumare nel silenzio della notte. Leonard si sdraia accanto a me, e mentre chiudo gli occhi, mi chiedo quanto dovrò adattarmi e quanto tempo passerà prima che la mia voce possa finalmente essere ascoltata e rispettata.
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Smith's: The Marriage
ChickLitCon la fine di una guerra, il mondo era tornato ad avere imperatori, re e titoli nobiliari; ma non tutti i nobili era ricchi...la famiglia Bianchi, per sopperire il limitato denaro, fanno si che la loro unica figlia sposi Leonard Smith, un giovane a...