Capitolo 6 : Educazione fisica

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//CAPITOLO REVISIONATO//

"Cos'è successo prima con Selena?" chiede Sam, senza distogliere lo sguardo dalla sua borsa con il cambio per la lezione più odiosa di tutto l'orario scolastico.

"Mi ha solo pregato gentilmente di girare alla larga da lei e dal suo amatissimo fidanzatino" racconto, con una punta di ironia.

"Ti ha minacciato?" Martina appoggia il borsone acanto al mio, guardandomi preoccupata.

"Diciamo di sì" mi stringo nelle spalle.

"E tu che le hai detto?"

"Niente...è arrivato Matt e ha pensato bene di filarsela!"

"è solo un arpia" commenta Martina, scuotendo al testa.

"Ti avevamo avvisato... ma non hai voluto ascoltarci" Sam riprende a parlare, con un filo di risentimento nella voce.

"Hai ragione... avrei dovuto ascoltarvi" forzo un piccolo sorriso, mentre mi passo una mano tra i capelli per raccoglierli in una coda. "Ma credevo che... non so... volesse davvero conoscermi... lo so, ho la brutta abitudine di credere nelle persone... credo che le persone possano cambiare...ma la maggior parte delle volte, quella a rimanerci male, sono io"

"Ne parli come se ti fosse già successo" nota la ragazza dai lunghi capelli castani.

"Non importa... potrete mai perdonarmi?" chiedo speranzosa.

"Ma certo!" Martina mi butta le braccia al collo, sorridendo. La stringo a me per alcuni secondi, prima di allontanarmi per guardare in faccia Sam.

"Sam?"

"...Certo sciocchina!" si avvicina anche lei per abbracciarmi. "Sei una delle poche che riesce a tenere testa a Selena... e solo per questo meriti tutta la mia ammirazione!" ridacchia, allontanandosi.

"Dai ora sbrighiamoci... se no altro che ammirazione... il prof ci mette un bel due!" ridacchio, contagiandole.

***

Chiudo la porta dello spogliatoio dietro di me, mentre mi preparo mentalmente a quella che sarà la mia fine.

"Bene ragazzi... ci siamo tutti?" chiede il professore. Sembra abbastanza fuori forma per essere un insegnante di educazione fisica, con una tuta rossa, abbastanza larga, e i capelli ricci e scuri, tenuti indietro da una fascia bianca.

"Non preoccuparti... anche noi la prima volta che l'abbiamo visto, ci siamo rimaste male" mi sussurra Martina all'orecchio, facendomi sorridere.

"Ciao ragazze!" Mirko si avvicina, salutandoci a bassa voce, seguito da Matt. Sorrido non appeno incrocio il suo sguardo, per salutarlo. Lui ricambia immediatamente, per poi rivolgere un cenno di saluto anche a Sam e Martina.

"Iniziate a correre in ordine sparso... e mi raccomando! Niente schiamazzi o roba del genere come la scorsa volta, o vi spedisco in direzione!" ci avverte, quasi gridando.

"Simpatico" ridacchio sotto voce, mentre inizio correr al fianco delle mie due nuove amiche. Non avrei mai immaginato che solo al mio quarto giorno qui a Londra, potessi già aver trovato delle ragazze così simpatiche, quasi quanto Cris. Una sensazione di vuoto mi riempie immediatamente lo stomaco, al solo pensiero della ragazza dai lunghi capelli castani con cui ho condiviso sedici anni di vita, e il nostro compare, dai capelli sempre disordinati, gli cocchi verdi e il viso cosparso da lentiggini. Abbiamo passato tantissime cose insieme, e ora, che non sono qui con me, sento la loro mancanza più di ogni altra cosa. Mi mancano le nostre passeggiate fino a scuola, le chiacchierate al parco, le nuotate al mare, le serate passate sulla spiaggia, a guardare il cielo pieno di stelle, e ad immaginare le tante avventure che avremmo ancora potuto vivere noi tre. Il nostro motto, infatti, era saremo sempre e solo noi tre...noi tre insieme.

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora