Capitolo 10 : Va meglio?

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//CAPITOLO REVISIONATO//

Cammino velocemente, anche se non so dove sto andando. Le lacrime cominciano a scendere, una dopo l'altra, senza che io possa fare niente per fermarle, tranne che passare ripetutamente una mano sul viso, per cercare di asciugarle. Tengo lo sguardo basso, finendo così contro un ragazzo. Alzo immediatamente lo sguardo, imbarazzata. E l'imbarazzo raddoppia, non appena lo riconosco.

"Mi dispiace" dice tranquillamente, posando lo sguardo su di me. "Beatrice?" mormora, meravigliato.

Scuoto ripetutamente la testa, cito che le parole non vogliono proprio saperne di uscire fuori. E per giunta non riesco a smettere di piangere. Chissà cosa starà pensando di me? Probabilmente che sono una bambina frignona che non guarda nemmeno dove mette i piedi! Ma proprio a lui dovevo andare addosso? E se non avessi mai litigato con Mike, di certo ora non sarei in questo stato penoso! Lo detesto con tutta me stessa! Riesce sempre a mettermi in difficoltà anche quando non è presente, ed è proprio questo che mi fa andare fuori di testa. La rabbia che mi sta riempiendo le vene si sfoga nell'unico modo possibile: le lacrime.

"Stai piangendo?" chiede accorgendosi solo ora del mio viso rosso e delle piccole gocce trasparenti che giocano a rincorressi lungo le mie guance. Si avvicina, posando una mano sul mio volto. Rabbrividisco sotto il tocco delle sue dita, e probabilmente se ne accorge anche lui, visto che lo noto sorridere dolcemente. "Cos'è successo?" sussurra, asciugandomi una lacrima con il pollice.

"Mio fratello... un semplice litigio..." riesco solo a dire, scossa dai singhiozzi.

"Vieni con me" accenna un sorriso, porgendomi al mano. L'afferro immediatamente, seguendolo lungo il viale alberato. Sento il calore delle sue dita confondersi con le mie, mentre un piccolo sorriso mi nasce sulle labbra. Camminiamo pe runa decina di minuti, fino a raggiungere il parco in cui ci siamo incontrati l'altro giorno. Sorrido al solo ricordo di noi due insieme, dell'imbarazzo, del rossore sulle guance, della passeggiata, delle chiacchiere...

"Spero non ti dispiaccia se ti ho portato qui" dice, distogliendomi dai miei pensieri.

"Per niente" mi volto verso di lui, sorridendo. Ricambia immediatamente, stringendo di più la mia mano nella sua.

Ci sediamo accanto ad un albero, lo stesso albero dell'altra volta. Deve essere una specie di 'posto speciale' per lui, a quanto pare. Sorrido al pensiero che abbai deciso di portarci proprio me. Poi però i ricordi riaffiorano, così come le lacrime, che nel frattempo si erano asciugate, e senza accorgermene, riprendo a singhiozzare.

"Non fare così" mormora, cingendomi le spalle con un braccio e trascinandomi verso di lui. Non oppongo resistenza, poggiando la testa sul suo petto. Chiudo gli occhi per alcuni istanti, facendo dei respiri profondi, cercando di non pensare a mio fratello e alla nostra stupida litigata.

Piuttosto, pensa che ti trovi tra le braccia di uno dei ragazzi più belli di tutta la scuola.

Stupido inconscio. Però devo ammettere che ha ragione. Respiro a fondo, gustandomi l'odore dolce che emana questo ragazzo. Già, io credo che ognuno di noi abbia un proprio odore, una specie di richiamo per le anime gemelle, che quando si incontrano si mescolano perfettamente, creando una fragranza incredibile. E una strana vocina nella mai testa, mi suggerisce che il mio profumo e quello di Matt, si incastrino alla perfezione. Riapro lentamente gli occhi, guardandomi intorno. Le rare foglie sui rami creano una romantica penombra. Il venticello fresco che sta soffiando in questo momento, ci accarezza dolcemente, cullandoci nel suo tepore. E per di più, qualche raggio di sole riesce a penetrare tra le nuvole, infrangendosi contro le pozzanghere che riempiono tutto il parco.

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora