Capitolo 14 : Hai degli occhi bellissimi

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//CAPITOLO REVISIONATO//

"Bea!" le grida di Laura mi riportano nel mondo reale, strappandomi da quello dei sogni. Mugugno un lamento incomprensibile, girandomi su un fianco, cercando di riprendere sonno.

"Beatrice!" stavolta, oltre alle urla, si sono aggiunti anche forti colpi alla porta.

"Che c'è?" strillo, in modo da farmi sentire. Sento il rumore della porta spalancarsi di colpo, senza neanche dovermi girare per vedere mia sorella camminare fino al mio letto.

"Camille si è ammalata e io non so con chi andare a scuola!" si lamenta, incrociando le braccia al petto. Camille è la nuova amica di mia sorella. Credo di non averla ancora vista, se non in una foto che mi ha mostrato Laura di loro due al parco. È una bambina davvero graziosa, con folti capelli scuri, spesso sistemati in due grosse trecce laterali, che ricordano terribilmente quelle di Pippi Calzelunghe, la bambina dai capelli rossi dell'omonimo telefilm.

"Ti ci accompagno io" non riesco a trattenere uni sbadiglio, mentre arranco per mettermi a sedere.

"Grazie Bea" sorride, saltellando fuori dalla mia stanza.

"Mi hai svegliato solo per questo?" le urlo dietro.

"No, anche perché sono quasi le sette e mezza"

"Cosa?" non posso fare a meno i controllare la sveglia sul comodino. E in effetti a ragione. Le cifre lampeggiano sul display senza sosta, indicando l'orario indicato da Laura.

"Ma..." mi mordo la lingua per evitare di iniziare a sparare parolacce a raffica, imprecando contro la scuola, la sveglia e tutto il mondo. Mi vesto così velocemente che finisco col mettere la maglia al contrario e la scarpa destra al piede sinistro, per poi correre in bagno. Sciacquo la faccia con l'acqua gelata, sperando in questo modo di svegliarmi a breve, per poi correre in cucina, prendendo al volo un cornetto e un brick di latte.

"Laura andiamo!" grido infilando in fretta e furia il giacchetto di jeans.

"Un attimo!" ribatte lei dal piano di sopra.

"Siamo già in ritardo, datti una mossa! Altrimenti me ne vado senza di te!" la minaccio, afferrando lo zaino.

"Arrivo, arrivo!" corre giù, già pronta. "Eccomi" mormora, trapelata.

"Dai, muoviamoci!" l'afferro per un braccio, correndo fuori di casa. Non posso fare a meno di notare due figure davanti al cancelletto, che si stanno avviando verso il centro. "Sam! Marty!" grido impulsiva, riconoscendole. Le due si voltano di scatto, tornando sui loro passi.

"Bea! Ti abbiamo aspettato fino a due minuti fa!" si lamenta Sam.

"Credevamo che non venissi!" continua l'altra, mentre chiudo il cancelletto alle nostre spalle.

"Lo so, lo so, scusate!" dico prontamente. "Ma non ho sentito la sveglia e..."

"E così ho dovuto svegliarla io" s'intromette mia sorella. Le lancio un'occhiata truce, senza però controbattere.

"Va bene, ma adesso andiamo, se no arriviamo in ritardo!" sentenzio, incamminandomi a passo svelto verso la Fire Shire.

"Mancano due minuti" ci avvisa Martina, col fiatone, controllando l'orologio.

"Ormai ci siamo!" indico l'edificio che sovrasta su tutto il quartiere. Attraversiamo svelte la strada, ritrovandoci nel cortile della scuola.

"Bea, io vado dalle mie amiche...ci vediamo dopo!" mi saluta con la mano, allontanandosi da noi.

"Va bene!" sono costretta ad alzare la voce per farmi sentire.

"Allora...ora che siamo sole" ridacchia Sam, spintonandomi leggermente.

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora