Capitolo 87 : Sognando ad occhi aperti

130 7 0
                                    

La giornata scorre veloce, mentre la mia mente continua ad andare a rallentatore. Mi prendo la testa tra le mani, raggomitolandomi su me stesa. "Permesso?" chiede una voce, bussando alla porta. "Vieni Mike" dico ricomponendomi. "Come sta la mia sorellona preferita?" chiede spalancando la porta. "Ehi! E io?" si lamenta Laura, dietro di lui. "Tu sei la mia sorellina preferita" dice prendendola tra le braccia e sollevandola da terra. Un leggero brusio di schiamazzi si diffonde per la stanza. "Ragazzi? Cosa state combinando?" chiede la mamma dalla cucina. "Niente" rispondiamo in coro. Ci guardiamo all'istante, scoppiando in una fragorosa risata. Mike appoggia Laura sul letto, accanto a me. Poi raggira il letto, sedendosi sulla parte opposta e sdraiandosi. Io e Laura lo imitiamo all'istante, ritrovandoci tutti e tra a guadare il soffitto. "Cosa fate voi tre?" chiede la mamma affacciandosi in camera mia. "Ci riposiamo" risponde Laura. "Non è ovvio?" chiede Mike, rubandomi un sorriso. La mamma sbuffa, tornando poi alle sue faccende. Scouto leggermente la testa, con un sorrisone stampato in faccia. Stringo Laura a me, continuando a sorridere. "Non credevo di aver detto chi sa che cosa!" dice Mike sorpreso. Mi volto a guardarlo, lasciando le braccia attorno alle spalle di Laura. Mike si avvicina, lasciandomi un bacio sulla fronte. "Siete i miglior fratelli del mondo, lo sapete?" chiedo abbracciando entrambi. "Sì, modestamente lo sapevo già" commenta Mike, cercando fi fare il simpatico. "Anche tu sei fantastica!" ribatte Laura, abbracciandomi ancora di più. Le lasico un bacio sulla fronte, ringraziandola. Ci addormentiamo così, uno stretto all'altro, in un letto che sarà più o meno una piazza e mezzo, cercano di dormire sonni beati, o almeno fingendo. Un orribile incubo mi sveglia nel cuore della notte. "Ehi!" sussurra Mike al mio fianco. Mi volto per guardarlo bene in viso. Mi passa le dita sul viso, asciugandomi le lacrime che neanche sapevo di avere. "Ci sono qui io" dice abbracciandomi. "Tranquilla" ripete, dandomi un bacio sulla testa. La sveglia suona, svegliando tutti e tre. "Laura spegni quell'arnese o lo caccio giù dalla finestra" sbraita Mike, sciogliendo la presa dal nostro abbraccio. Siamo rimasti abbracciati tutto il tempo, senza muoverci. Mi metto a sedere, scrutando la camera ormai invasa da una tenue luce. Ci sparpagliamo ognuno nelle proprie stanze, vestendoci. Faccio colazione di fretta, finendo di prepararmi alla svelta. Esco di casa, dove fuori mi stanno già tutti aspettando. "Ciao!" dico sforzandomi di sembrare allegra. "Bea" mi saluta James, con il nostro solito abbraccio. "Di buon umore oggi?" chiede mettendomi alla prova. "Credo di sì" dico forzando un sorriso, sciogliendo l'abbraccio. "Ciao ragazze!" dico abbracciandole una ad una. Ricambiano gli abbracci, stupite. "Allora? Andiamo?" chiedo cercando di riscuoterli dal loro stato di trance. "Certo, certo" balbetta Martina, in imbarazzo. Raggiungiamo Cris, Fede, Luke e Filippo che ci aspettano all'inizio della via. "Ciao cuginetto!" dico abbracciandolo per primo. "Ehi! Abbiamo la stessa età!" dice fingendosi offeso. "Lo so, ma cuginetto suona meglio di cugino, ti pere?" chiedo reggendogli il gioco. Lui annuisce, sorridendo. "Cris! Fede!" dico abbracciando entrambe. "Luke" dico facendo alzare due dita all'altezza della fronte, imitando i saluti militari. "Bea!" ribatte serio. Sorrido, scuotendo leggermente la testa. "Finiti i saluti?" ci interrompe James. "Ma certo!" rispondo entusiasta. "Ma da dove viene tutta questa allegria?" chiede Luke affiancandoci. James gli lancia un occhiataccia, ammutolendolo. Mi stringo nelle spalle, ignorando James. Raggiungiamo in fretta la scuola, dove al solito gruppetto si è aggiunto anche Davide, che sembra particolarmente teso. "Davide!" dico sorpresa. "Bea... ti devo parlare" confessa imbarazzato. "Certo" dico sorridendogli. "Torno subito" dico cercando di tranquillizzare James che sembra particolarmente agitato. "Dimmi tutto" dico non appena ci siamo allontanati un po' dagli altri. "Volevo parlarti...ecco...di James" dice imbarazzato. "E cosa dovrebbe centrare James con me?" chiedo leggermente seccata. "Bè, non credo che sia una persona adatta a te, tutto qui" dice nervoso. "Cosa staresti cercando di dirmi?" chiedo iniziando a innervosirmi. "Bè, che non credo che sia un bene il fatto che tu ti veda con lui" dice spostando lo sguardo da me al cemento una decina i volte. "Mi stai vietando di vedere James?" chiedo stufa. "No, però, non credo che lui possa essere una persona adatta a te...ho paura che possa farti soffrire" ribatte. "Certo" dico arrabbiata, incrociando le braccia al petto e oscillando avanti e indietro. "Dico solo che non credo che possa essere la persona adatta a stare con te in questo momento" continua cingendo le mani. "Lui ed io...non c'è niente tra di noi!" sbotto esasperata. "Lui è solo un mio amico" dico indicando una figura in lontananza. "Non credo che lui voglia essere solo un tuo amico..."continua, facendomi innervosire ancora di più. Sbuffo, stanca. "E poi non credo che Matt sarebbe molto contento se sapesse che tu e lui vi frequentiate" continua, cercando di aggrapparsi a un qualche pretesto. Scuoto la testa, cercando di reprimere le lacrime. "Matt non è qui, è andato via. E poi non vedo quale sia il problema. James è cambiato. È un ottima persona, e non ti premetterò di giudicarlo così!" ribatto ad alta voce "Ma...io...Bea..."dice non sapendo più che pesci prendere. "Ho già un fratello maggiore. Grazie "concludo passando una mano sulla guancia, asciugando le poche lacrime cadute. "Beatrice" ci interrompe James. "Vieni, andiamo via" dice cingendomi le spalle con un braccio, e portandomi via con lui. Entriamo in classe, con dieci minuti d'anticipo. "Cos'è successo?" chiede facendomi accomodare al mio banco. Scuoto la testa, cercando i reprimere le lacrime che minacciano ancora una volta di scendere. "Vieni qui" dice abbracciandomi, mentre io scoppio in un pianto a dirotto. "Bea!" mi chiama Cris. "Vieni. Ti accompagno in bagno" dice porgendomi una mano. Sposto lo sguardo su James, che annuisce serio. Afferro la mano di Cris, seguendola in bagno. Mi sciacquo il viso con l'acqua fredda più e più volte. La campanella suona, togliendoci il tempo di possibili chiacchiere. Torniamo in classe alla svelta, evitando così una sgridata dal professore di scienze. Mi accomodo al mio posto, cercando di spiegarmi lo strano comportamento di Davide. "Ehi" sussurra qualcuno alle mie spalle, nel bel mezzo della seconda ora. Mi volto verso James, facendo attenzione a non farmi vedere dal professore. "Che c'è?" ribatto sussurrando. "Smettila di pensare a quel cretino!" mi rimprovera, leggendomi come fossi trasparente. Mi sento veramente perforata, così abbasso la testa, tornando a voltarmi avanti. "Non è vero" cerco di mentire. "Certo come no" dice poco convinto, anzi, del nulla convinto. "Ti conosco" continua, sporgendosi in avanti, verso di me. "Ok, va bene. Hai ragione "dico seccata. Sul suo volto compare un piccolo sorrisetto compiaciuto, che scorgo con la coda dell'occhio. La lezione trascorre rapidamente, così come la giornata. Durante la ricreazione non sono andata a cercare Davide per ricevere spiegazioni - come invece avrei fatto - sotto consiglio di James. E poi sono stanca di rincorrere la gente. Se la gente tiene a me non scappa, e mi resta accanto. Okay, sembra che io mi stia riferendo a Matt, ma non è affatto così. Almeno, per lui, sono stata io a farlo andare via. Sono triste sì, ma sono anche contenta per lui. Ma diciamocelo, non mi ha abbandonato, quindi perché piangere, e urlare se lui potrebbe tornare anche da un momento all'altro? Non mi ha lascito, ne tantomeno l'ho lasciato io. Non ci siamo presi delle pause o cose del genere. Lui si è solo allontanato un po' per seguire i suoi sogni. Se non si sogna, d'altronde, a cosa serve vivere? Sono contenta per lui, anche se devo ammettere che preferirei averlo qui con me, ma come ho già detto, chi sono io per impedirgli di seguire le sue passioni? Nessuno, appunto. E sono sicura che prima o poi, lo rivedrò. E di questo sono certa. Io e lui siamo come due stelle speciali, nate da una stella più grande, suddivisasi poi in due, e i nostri cuori- come i due pezzi- si uniscono alla perfezione, compensandosi a vicenda. È come se l'universo avesse già predestinato il nostro incontro e la nostra unione. E se ci si pensa veramente, è una cosa mozzafiato, veramente. E se lui è felice sono felice anch'io. A me va bene così. Mi lascio cadere sul letto, chiudendo gli occhi, continuando a sognare ad occhi aperti, con un piccolo sorriso stampato in faccia. Un rumore assordante mi rimbomba nelle orecchie, strappandomi il più bel songo che avessi mai fatto dalle mani. Mi rigiro nel letto, cercando alla cieca la sveglia. Con un colpo secco la zittisco, facendola cadere per terra. Oh no! Sbuffo, alzandomi. La sveglia è caduta direttamente di faccia. La raccolgo, titubante. Il vetro si è rotto, andando in frantumi, e la lancetta die minuti continua a ticchettare sul posto. Grandioso! Mamma mi ammazzerà! Raccolgo i pezzetti di vetro, prima che mamma se ne accorga. Dopo di che, nascondo la sveglia nello zaino. Mi vesto rapidamente, andando in cucina. "Buongiorno" dico cercando di sembrare rilassata. "Buongiorno" ribatte Laura sorridente. "Che ti prende? Sembri...nervosa" commenta Mike, senza neanche guardarmi. La mascella inferiore mi scivola verso il basso, colta dallo stupore. Ma come fa? "Niente" dico afferrando una merendina. Mike inarca un sopracciglio, aspettando la verità. "Okay" dico abbassando al voce, appoggiando di scatto la brioche sul tavolo e piegandomi in avanti. I due mi imitano, curiosi e ansiosi. Chi sa cosa si aspettano che gli dica. "Ho rotto la sveglia, okay? Guai a chi lo dice alla mamma" li minaccio. "Sai che roba" commenta Mike, sistemandosi sulla sedia. Lo inchiodo con uno sguardo. "Okay, okay. Va bene. Non dirò niente. Acqua in bocca" dice alzando le mani in segno di resa. Sposto lo sguardo su Laura, aspettando la sua risposta. "Conta su di me" risponde sorridente. "Grazie" dico appoggiandomi allo schienale, e tirando un sospiro di sollievo. Finisco di prepararmi, uscendo di casa rapidamente. 

Spazio autrice: 

Ecco il nuovo capitolo! Ieri sera non sono riuscita ad aggiornare, vedo se riesco stasera, ma non vi prometto niente! Per chi non l'ha ancora fatto, vi consiglio di passare a leggere anche il mio nuovo libro, Forever and More!

Bacioni!

Giulialovegiulia


You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora