Capitolo 43: Un sonno profondo

234 8 0
                                    

Entriamo nella stanza, ma è completamente vuota. Non è possibile. Guardo Matt confusa, che mi rivolge il medesimo sguardo interrogativo. "E voi?" chiede una donna entrando improvvisamente nella stanza. Mi volto di soprassalto, insieme a Matt, e ci ritroviamo davanti una signorina robusta, dai capelli mori, a caschetto, che ci guarda incuriosita. "Ecco.. noi.." dico iniziando a balbettare. "Stavamo cercando Mirko Rivers" continua Matt. "Aspettate un attimo soltanto" dice lei sorridendo, e avvicinandosi ad una scrivania, posta a lato della finestra, che si apre sul lato opposto della porta. "Eccolo, qui" dice indicando qualcosa su un registro. "Ora è al pronto soccorso" dice alzando lo sguardo verso di noi. "Al pronto soccorso?" replico sottovoce. "Sì, col fatto che i due ragazzi hanno litigato, l'hanno portato al pronto soccorso, soprattutto per un fatto di denuncia" ci spiega gentilmente. "Quale?" chiede Matt. "Al Royal Free Hospital" spiega lei. "Perfetto, so dov'è" dice Matt guardandomi. "Grazie" dico prima di venire trascinata fuori dalla stanza da Matt. "È lontano?" chiedo mentre camminiamo velocemente verso l'uscita. "Non tanto. Solo un paio di isolati da qui" dice stringendomi forte la mano. "Corriamo?" chiede sorridendo. Sorrido anche io, e insieme, iniziamo a correre a perdifiato per le strade. In questo momento, mi sento strana, il vento mi scompiglia i capelli, e mi accarezza il viso, mentre corriamo a perdifiato verso l'ospedale. Il cuore batte all'impazzata, mentre la testa sembra essersi svuotata. "Ci siamo quasi" dice Matt mentre attraversiamo le ennesime strisce pedonali. Durante tutto il tragitto ci siamo tenuti per mano, senza staccarci mai, sembra strano, ma stare accanto a lui, tenerlo per mano, abbracciarlo, mi fa sentire sicura. "Eccolo" dice indicando un edificio in lontananza. Percorriamo velocemente la distanza che ci separa dall'ospedale, per poi ritrovarci davanti ad un enorme palazzo, con enormi vetrate all'altezza del terzo piano, e proprio davanti ad esse, la scritta: 'Royal Free Hospital' Entriamo rapidamente, ancora col fiatone. Ci dirigiamo verso una serie di alte scrivanie, isolate dal vetro. "Salve" dice Matt avvicinandosi. "Cerchiamo Mirko Rivers" continua. "Sì, lo troverete nella stanza 19B. Percorrete il corridoio che trovate a sinistra, ed è la seconda stanza sulla sinistra." dice la signorina, indicandoci il corridoio. "Grazie" dice Matt, per poi dirigerci velocemente verso il corridoio. "18B, ecco! 19B" dice Matt fermandosi davanti ad una porta. Bussa alla porta, e qualcuno la apre lentamente. Ci ritroviamo davanti Sam, che sembra davvero distrutta. "Bea" sussurra abbracciandomi forte. "Venite" dice chiudendosi la porta alle spalle, una volta entrati. "Luke si è addormentato" dice indicando il ragazzo biondo, che dorme su una sedia, con la testa appoggiata al muro. "E lui?" sussurro riferendomi a Mirko. "Lui dorme da un po'" dice Sam sedendosi sul bordo del letto. "Quando siamo arrivati qui, gli hanno dato qualcosa per il dolore, e per dormire, e così ora si sta riposando" continua, senza staccare gli occhi da lui. "Cos'hanno detto i medici?" chiede Matt tirandomi per le spalle, più vicina a lui. "A noi hanno solo detto di non preoccuparci, che non è nulla di grave, e che presto sarebbe stato meglio" dice Sam. "E i suoi genitori?" chiedo stavolta io. "Li ho chiamati personalmente, assicurandogli che stesse bene, e dicendogli di finire il turno tranquillamente, perché io, sarei rimasta qui tutto il tempo" racconta Sam accarezzando il viso di Mirko. Luke si stiracchia sulla sedia, e apre lentamente gli occhi. "Ragazzi, cosa ci fate qui?" sussurra sbadigliando. "Siamo venuti a trovare Mirko" dice Matt. "Ti vedo un po' pallida" dice Luke avvicinandosi a me. "Solo un calo di zuccheri" taglio corto per non farlo preoccupare. "Un calo di zuccheri? Più che altro, hai avuto un mezzo svenimento" dice Matt. Mi volto a guardarlo, e lui assume un espressione innocente. "Davvero?" chiede Sam alzandosi in piedi e avvicinandosi anche lei. "Non è niente. Ora sto bene" dico cercando di tranquillizzarli. "È lui l'ammalato, non io" dico indicando Mirko. "Un attimo. Dov'è Martina?" chiede Luke cambiando discorso. "In effetti, non la vedo da un po'" ammetto accorgendomene solo ora. "Le mando un messaggio" dico andando a sedermi sulla sedia vuota. *Ciao, scusa, ma dove sei? Con tutto questo trambusto, non ti ho più vista. Rispondimi appena puoi*. Spengo lo schermo e appoggio la testa al muro. Matt mi si avvicina, e si mette in chinino davanti a me. "Tutto bene?" chiede premuroso. Annuisco solamente. Si alza in piedi e si appoggia al muro dietro di lui. Luke invece, si è appoggiato al muro opposto a Mirko, e Sam, invece, si è seduta nuovamente sul bordo del letto. Chiudo gli occhi per un attimo, ma li riparo velocemente. Non voglio crollare e mettermi a dormire proprio qui. Non è il momento! Il cellulare mi vibra fra le mani. *Sono stata convocata nel ufficio del preside, assieme a James, per 'testimoniare' ciò che è accaduto. Non ho avuto neanche il tempo di avvertirvi. Poi mia madre mi è venuta a prendere, perché avevamo un impegno. Mi sono appena liberata, e comunque, adesso sto arrivando*. Leggo a bassa voce, ma in modo che mi sentano tutti. Blocco lo schermo del cellulare, per poi infilarlo nella tasca della felpa. Le palpebre iniziano a farsi pesanti, e combattere la stanchezza inizia ad essere una gara dura, che perdo non appena chiudo gli occhi, lasciandomi andare ad un sonno profondo...

Spazio autrice:

Ecco qua il nuovo capitolo! Che ne dite? Votate e commentate, mi raccomando! 

Baci, baci

Giulialovegiulia

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora