Capitolo 51 : Grazie

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"E questa sarebbe casa tua?" dico quando ci fermiamo davanti ad una villa di tre piani, intonacata di un rosa pallido, una specie di color salmone sbiadito. Lungo le pareti, si aprono numerose finestre, che danno sul giardino, sulla strada... La casa è anche circondata da un vasto giardino, tutto curato, con l'erba appena tagliata, che nasconde qualche piccolo fiorellino che cerca disperatamente di fiorire. "Proprio così" mi risponde allegramente Mirko. "Volete entrare?" chiede a tutti noi. "No, io devo andare" confessa Martina. "Anche io" mi aggiungo. "Sì, anch'io" continua Matt. "Ci vediamo domani Mirko, va bene?" propone Luke. "Certo, vi aspetto" dice Mirko entusiasta, abbracciando Matt e Luke. "Ciao Mirko" lo salutiamo io e Martina. "Ciao ragazze" ci saluta anche lui. "Ci vediamo domani, allora?" gli chiede Sam, stampandogli un piccolo bacio sulle labbra. "Certo" sorride lui. "Ciao" lo salutiamo tutti, iniziando a incamminarci. "Ciao ragazzi" ribatte lui, rientrando in casa. "Allora, abbiamo molti compiti per domani?" si informa Luke. "A dir la verità, non molti, solo spagnolo e francese" dico tranquillamente. "Solo? Ti sembra poco?" chiede Luke con una faccia da cane bastonato. "Non lamentarti troppo, ci sono dei gironi che ci troviamo addirittura cinque materie diverse da fare!" controbatte Matt. "Esatto" lo appoggia Martina. Luke sbuffa solamente, restando in silenzio. "Allora, non era questa settimana che dovevamo andare al British Museum?" esclama Sam, come riemersa da un sonno profondo. "È vero!" ribatto io. "Me ne ero completamente dimenticato!" riflette Luke. "Potremmo andarci Sabato" propone Martina. "A voi va bene?" chiede ancora. "Sì" dico io. "Anche a me" dice Sam. "Pure per me" si aggiunge Matt. "Allora è andata!" termina Luke col suo fare davvero divertente. "A che ora facciamo?" chiede Matt. "Dieci?" propongo io. "Perfetto" esulta Sam. Annuiscono tutti, pienamente soddisfatti. "Ci vediamo domani, allora" dico una volta arrivati all'imbocco della nostra via. "Ciao" dico dando un bacio sulla guancia a Matt e salutando Luke con la mano. "Ciao ragazzi" li salutano invece Sam e Martina. "Ciao" ribattono loro, continuando il loro tragitto. "È stato un bel pomeriggio, non trovate?" chiedo sorridendo. "Già" esulta Martina. "Ma quello non è tuo fratello?" chiede Sam. Mi volto immediatamente, e in effetti, Mike è circa all'altezza di casa nostra, che parla con una ragazza dai capelli rossi, lunghi e fluenti. Ha la carnagione chiara, e a vederla così, credo abbia più o meno l'età di Mike. Ci fermiamo tutte e tre, cercando di non farci vedere. I due stanno probabilmente parlando, anche se c'è qualcosa nell'espressione di Mike, nei suoi occhi, che mi fa capire una cosa. È lei. È la ragazza di cui avevo mezzo accennato con Mike. "Ehi, Ehi. Tu!" dice qualcuno interrompendosi tra i due. È un ragazzo alto, moro, con la carnagione leggermente più scura, che sta guardando Mike, con fare pericoloso. "Che vuoi?" chiede Mike scocciato. "La smetti di darle fastidio?" chiede l'altro davvero seccato. "Non credo proprio di starle dando fastidio" risponde Mike a tono. "Perché non te en vai e ci lasci in pace?" continua Mike. "Perché non te ne vai tu?" sbotta l'altro. "Ragazzi vi prego" li supplica la povera ragazza, "Se no che mi fai?" lo provoca Mike. "Vuoi vedere?" lo asseconda l'altro ragazzo. "Ragazze dobbiamo fare qualcosa" sussurro in preda al panico. Annuiscono entrambe, e insieme, ci lanciamo di corsa verso i due ragazzi. "Mike! Ti prego, fermati!" urlo raggiungendolo. "E questa chi è?" mi indica il ragazzo. "È mia sorella, qualche problema?" mi difende Mike. Intanto, Sam sta correndo a per di fiato verso di noi, seguita dai ragazzi, che probabilmente è andata a chiamare. "No, no, è solo con te che li ho" continua l'altro. "Perché non li risolviamo ora?" propone Mike inferocito. "Va benissimo" concorda l'altro. In men che non si dica, sono entrambi pieni di lividi, ma ciò non gli impedisce di continuare a tirarsi pungi e calci.. "Ragazzi" urla la ragazza in preda al panico. "Che succede?" chiedono Luke e Matt all'unisono. "Stanno facendo a botte" dico sottolineando l'evidenza. "Mike!" urlo cercando di attirare la sua attenzione. Lui si volta, e così, Matt e Luke hanno giusto il tempo i piazzarsi tra entrambi, cercando di fermarli. "Luke spinge di lato l'altro ragazzo, cercando di calmarlo, mentre io mi avvicino a Mike. Mi fermo davanti a lui, guardandolo negli occhi. Lui abbassa lo sguardo, poi si volta e corre verso casa, infuriato. "Ma che vi è preso?" chiedo all'altro ragazzo, cercando di capirci qualcosa. Lui non risponde, e distoglie semplicemente lo sguardo. "Jake?" cheido solamente. "Sì, sono io" dice lui. "E sei un compagno di classe di Mike?" chiedo nuovamente. "Sì" risponde lui. "E tu sei?" chiedo alla ragazza dai lunghi capelli rossi. "Taylor, piacere" dice porgendomi la mano e sorridendo. "Bea" dico ricambiando il sorriso. "Io vado Taylor, vieni con me?" chiede Jake. "Si, due minuti e arrivo. Jake annuisce, iniziando ad avviarsi. "Dì a Mike di chiamarmi, non appena si è calmato" mi chiede Taylor, con un filo di risentimento nella voce. "Certo" rispondo gentilmente. "Grazie. Ciao!" mi saluta lei. "Ciao" dico sorridendo. Mi volto verso Matt, che mi guarda dolcemente. Mi avvicino e lo abbraccio forte. "Grazie" sussurro. "Non ce di che" dice lui stringendomi forte. "Ci vediamo domani" dice dandomi un piccolo bacio. "A domani" dico sorridendogli. "Se hai bisogno, chiamaci" dice Luke. "Certo" dico abbracciandolo. "Ciao" li salutiamo mentre si avviano lungo il vialetto. "Mi spiace che abbiate dovuto assistere a questa scena" dico tristamente alle mie amiche. "Ma figurati, a che servono gli amici se no?" dicono abbracciandomi. "A domani" le saluto forzando un sorriso. "A domani" mi salutano loro attraversando la strada. Apro la porta, precipitandomi dentro. Per terra c'è qualche gocciolina di sangue, probabilmente, Mike, si sarà fatto sanguinare il naso a forza di pugni. Vado in cucina, prendendo un pezzo di Scottex, per poi tornare in sala e pulire per terra. Dopodiché, salgo lentamente le scale, dirigendomi in bagno. La porta è aperta, e Mike è seduto sul gabinetto, che traffica goffamente col naso sanguinante. "Fermo, lascia fare a me" dico gentilmente. Apro il mobiletto, prendendo un pezzo di cotone e una crema che usava Laura da piccola, quando le sanguinava il naso in continuazione. Poi prendo un paio di tovaglioli puliti, che probabilmente Mike si era portato dietro, nella speranza di fermare il sangue da solo. Illuso. "Aspetta, dico mettendomi in chinino davanti a lui, per poi premergli un paio di tovaglioli umidi contro il naso dolente. Lui mi guarda confuso e sorpreso, senza però dire niente. Rimaniamo così per un temo che sembra infinito. Quando mi accorgo che il sangue comincia a smettere di colare, prendo un pezzettino di cottone, imbevuto di crema, appoggiandoglielo alla base della narice. "Grazie" dice solamente. Sorrido dolcemente, sorpresa quanto lui.

Spazio autrice: 

Ecco qua il nuovo capitolo!!! Che ne pensate? Piaciuta la svolta riguardo la situazione sentimentale di Mike? E Cris? Cosa le sta succedendo? Continuate a seguirmi, e mi raccomando, votate!!!

Baci, baci

Giulialovegiulia

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora