Capitolo 56 : Mi perdoni?

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L'ora passa lentamente, facendomi così soffrire in silenzio. Sto cercando di impostarmi un cavolo di discorso per spiegare l'accaduto a Matt, ma non voglio neanche mettere in mezzo Davide! E in più, James non la smette di fissarmi, e giuro che sono a tanto così dal tirargli un ceffone! Finalmente la campanella suona, annunciando la ricreazione. Se non fossi in questa situazione del cavolo, urlerei come una matta. "Matt" dico cercando di raggiungerlo. "Che c'è?" chiede senza guardarmi. "Devo parlarti" dico solamente. "Dimmi" dice sbuffando. Respiro profondamente. Non so da dove partire, è difficile inventarsi una scusa su due piedi! "Non so chi ti abbia inviato quella foto, ma non è andata assolutamente così" dico per poi pentirmene subito. "Ah, perché cos'altro sarebbe successo?" chiede aggirandomi e avviandosi fuori dalla classe. "Non ci siamo baciati" gli urlo dietro. Tutti si voltano a guardarmi. Ma vaffanculo. Non so più cosa fare. "Bea, ma che succede?" chiede Sam avvicinandosi, seguita da Martina. "Vi spiego tutto dopo, ora devo andare" dico solamente. Corro fuori dall'aula, facendomi largo tra la gente. Scendo velocemente le gradinate, troppo velocemente, però. In un attimo ruzzolo a terra. Ma che cavolo!! Possibile che non guardo nemmeno dove metto i piedi? "Tutto bene?" chiede qualcuno protendendo la mano verso di me. Alzo lo sguardo, ritrovandomi davanti un ragazzino più o meno della mia età. È biondo, e abbastanza magrolino. Afferro la sua mano, alzandomi in piedi. "Piacere, Leo" dice stringendomi la mano. "Bea" dico sorridendo. "Beatrice Evans?" chiede curioso. "Sì" dico confusa. "Sei la ragazza di Matt Diamond?" chiede sorridendo. "Sì" almeno credo. "Lo conosci?" chiedo curiosa. "Sì, è mio cugino. Mi ha parlato molto di te" dice allegramente. "Davvero?" chiedo mentre un piccolo sorriso mi si apre in volto. "Già" dice ridacchiando. "Leo!" lo chiama qualcuno. "Devo andare, è stato un piacere Bea!" dice sorridendo. "Anche per me" dico ricambiando il sorriso. Davide mi passa davanti, forzando un sorriso. Immediatamente mi torna in mente il perché della mia corsa e quindi anche del mio ruzzolone. "Davide!" dico correndogli dietro. "Bea!" dice sorpreso, girandosi verso di me. "Devo parlarti" dico col fiatone. "Dimmi" dice preoccupato. "Matt ha ricevuto una foto di noi due, in cui sembra che noi ci stiamo baciando, ma voglio dire, questo non è successo" dico in imbarazzo. Lui senza dire niente, si allontana. "Dove vai?" gli urlo dietro. "A chiarire questa storia" dice prima di sparire tra la moltitudine di studenti. Grande! Sono di nuovo sola, e con un casino nella testa! Mi siedo su una panchina, cercando di distrarmi. "Qualche problema?" chiede una voce che per oggi ho già sentito abbastanza. È James. "Che vuoi?" chiedo dura. "Voglio solo aiutarti, stai calma" dice sedendosi accanto a me. Lo guardo storto, per poi distogliere lo sguardo. "Che è successo tra voi?" chiede gentilmente. "Non ti riguarda" dico alzandomi in piedi. "Eh dai, potrei aiutarti" dice sorridendo. "E come, mandando qualcun altro all'ospedale?" chiedo acida, per poi girarmi ed attraversare velocemente il cortile, proprio durante il suono della campanella. Lo so, sono stata dura e questo era davvero un colpo basso, ma non so cosa mi stia succedendo! Sono così nervosa ultimamente. Ma James se l'è meritato! Lui e quella sua cavolo di ragazza non hanno fatto altro che prendersela con me e i miei amici, mandando addirittura Mirko all'ospedale! Torno in classe, sedendomi al mio banco. Matt rientra in classe appena dopo di me, sorridendomi. Parla con me? Mi sta sorridendo? Che è successo con Davide? "Parliamo dopo" mi dice a bassa voce. Annuisco, tornando a girarmi verso la lavagna. La prof di francese entra, tutta sorridente, come al solito. Ci alziamo in piedi, come tutte le santissime volte, salutandola. "Scusi il ritardo, prof" dice James entrando in classe. "Va a sederti" sbuffa la prof, anche se lui lo stava già facendo. Mi passa accanto, lanciandomi un occhiataccia. Torno a concentrami sul mio quaderno, prendendo appunti sulle varie pronunce. L'ora passa velocemente, così come le ultime due, facendo terminare in un baleno quella che si prospettava una giornata lunghissima. Mi alzo in piedi, finendo di sistemare le mie cose. James mi passa accanto, senza considerarmi. Forse ho davvero esagerato. Matt mi si avvicina, sorridendo. "Ti accompagno a casa?" chiede allegro. "Certo" dico guardando Sam e Martina, che nel frattempo mi fanno l'occhiolino. Iniziamo a camminare e Matt prende la parola per primo. "Mi dispiace" dice abbassando lo sguardo. "A te dispiace?" chiedo stupita. "Sì, insomma, non ti ho creduto... Davide è venuto da me e mi ha raccontato tutto. MI ha detto che ti ha incontrata per caso, che ti ha consolato visto che stavi piangendo e che tra voi non è successo nulla" dice lentamente. Grazie! E io che ti avevo detto? "Inoltre mi ha fatto notare che la foto è evidentemente truccata con Photoshop" dice guardandomi in modo persistente. "Mi spiace" dice solamente. "La prossima volta devi promettermi che avrai più fiducia in me. Un rapporto che si rispetti, si basa sì sull'amore, ma anche sulla fiducia, e tu ti devi fidare di me" dico con tono quasi severo. Lui abbassa lo sguardo, per poi sfoggiare un enorme sorriso che fa sorridere anche me. Mi si avvicina lentamente, baciandomi. "Mi perdoni?" chiede dolcemente. "Certo" dico lasciandogli un bacio sulla guancia. "Non indovinerai mai chi ho incontrato oggi" dico tornando a camminare. "Chi?" chiede curioso. "Leo" dico solamente. "Leo, chi?" chiede quasi geloso. "Tuo cugino!" dico ridacchiando. "Leo? E dove l'hai visto?" chiede confuso. "Ti stavo venendo a cercare, ma sono inciampata per le scale, cadendo per terra, e lui mi ha aiutata. Si è presentato e così ho fatto anch'io. Quando ha sentito il mio nome ha chiesto se fossi la tua ragazza, e poi mi ha detto che gli avevi parlato molto di me" rispondo euforica. "Davvero?" chiede eccitato. "Già" dico sorridendo. "Eccoci!" dico giunta davanti a casa mia. "A domani" dico stampandogli un bacio sulla guancia. "A domani" sorride lui, allontanandosi. Entro in casa sorridendo. "Sono a casa" urlo ai quattro venti. Probabilmente non ci sarà nessuno. Mamma e papà lavorano , Mike ci mette una vita a tornare da scuola e Laura mi ha detto che andava da Camille a pranzo. Mi arriva un messaggio. È da Sam. *A casa mia alle 16, c'è anche Marty. Ti va? Baci. Sam*. *Certo! A dopo! Bea*. Mi avvio in cucina, riscaldando la pasta che c'è nel microonde. In una mezzoretta mangio, per poi correre in camera mia e fare velocemente i compiti. Non appena ho finito, preparo una borsetta, e corro in cucina, lasciando un post-it in bella vista sulla tavola. -Sono da Sam. Bea-.

Spazio autrice:

Eccomi qui!! Tra Matt e Bea si sono calmate le acque, menomale!!! Chi ha scattao quella foto? Volete davvero saperlo? Bé  posso solo dirvi che qualcuno tornerà presto, creando ulteriori casini... Continuate a leggere e scoprirete chi!!! XD

Baci, baci

Giulialovegiulia

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora