Capitolo 2: Primo giorno alla Fire Shire

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//CAPITOLO REVISIONATO//


 La sveglia suona, e sinceramente vorrei solo scaraventarla fuori dalla finestra, ma non credo che mamma ne sarebbe contenta. Mi alzo dal letto a fatica, indossando i primi vestiti che mi capitano tra le mani. Corro poi in bagno, sciacquando velocemente il viso, sperando di svegliarmi almeno un po'. Passo poi un po' di mascara sugli occhi, cercando di coprire le enormi borse che ho sotto agli occhi. Due forti colpi alla porta mi fanno sussultare, risvegliandomi completamente dal mio stato di trance mattutino.

"Un attimo!" grido mentre finisco di spazzolare i capelli.

"Possibile che tu ci metta sempre così tanto in bagno? Esistiamo anche noi!" mi rimprovera Mike non appena spalanco al porta. Gli scocco immediatamente un'occhiataccia, avviandomi poi in cucina. "Buongiorno" saluto tutti, non appena varco la porta.

"Buongiorno" mi salutano i miei, sorridendo all'unisono. Sono quasi inquietanti.

"Dormito bene?" mi chiede la mamma, lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Si, si" rispondo mentre mi siedo a tavola e inizio a trangugiare il latte.

"Dov'è Laura?"

"È in camera sua" stavolta mi risponde papà, che appoggia il giornale sul tavolo, prima di salutare entrambe e di uscire di casa.

Non appena finisco la colazione mi alzo anch'io, salendo al piano superiore.

"Laura sono io, posso entrare?" chiedo bussando alla porta di camera sua.

"Si, si" la sua voce è quasi impercettibile. Entro velocemente, richiudendomi la porta alle spalle. Si sta mettendo il mascara, ma con scarsi risultati. Le tremano le mai. Probabilmente è agita, d'altronde lo sono anche io, e più si avvicina l'inizio delle lezioni, più il nervosismo sale.

"Aspetta, faccio io" le dico avvicinandomi. Mi porge il pennellino, e le applico delicatamente la linea viola sulle palpebre.

"Ti voglio bene" mi dice, abbracciandomi improvvisamente.

"Te ne voglio anche io" le accarezzo delicatamente la schiena, cercando di rassicurala. "E stai tranquilla, andrà tutto bene, vedrai che nel giro di pochissimo tempo ti sarai già fatta tantissimi amici".

"Lo spero" dice a bassa voce, sciogliendo l'abbraccio.

"Ragazze, dovete sbrigarvi!" grida la mamma dal pianterreno.

"Pronta?" chiedo a Laura.

"Pronta" mi risponde sicura.

Ci incamminiamo, e per fortuna , nel giro di pochi isolati, compaiono già i cartelli con il nome della scuola. La Fire Shire è sia una scuola superiore che una scuola media, almeno io e Laura saremo nello stesso stabile. La struttura della scuola è imponente, ha un vasto giardino, è sul color giallo chiaro, e in alto, sopra il portone d'ingresso, vi è l'insegna : 'Fire Shire School College'. Mi guardo un po' attorno, siamo circondati da ragazze e ragazzi di tutte le età, coi loro zaini colorati e l'umore sotto i piedi.

Continuo a girare la testa in tutte le direzione, finché non riesco finalmente a intravedere una porta secondaria, con su scritto 'Segreteria'.

"Vieni Laura, andiamo" le dico, mentre le stringo forte la mano, e insieme ci dirigiamo verso la segreteria.

"Credi che ci faremo qualche amico?" chiede Laura, mentre ci muoviamo fatica tra tutti gli studenti che affollano il cortile.

"Certo! Perché non dovremmo?" chiedo mentre cerco di evitare un gruppo di ragazzini. Sposto lo sguardo in avanti giusto in tempo per scontrarmi con un ragazzo.

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora