Capitolo 75 : Rincorrersi

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"Davide" sussurro. "Davide!" ripeto, praticamente urlando. Incrocia il mio sguardo, avvicinandosi titubante. "Matt, ti prego, puoi lasciarci due minuti?" chiedo implorandolo. "Va bene, ma se succede qualcosa, chiama" dice lui. Ma può essere così dolce? O forse così geloso? Matt si allontana, mentre Davide mi si avvicina e io faccio un passo avanti. "Ehi" dico alzando la mano, in segno di saluto. "Ciao" mi saluta lui, forzando un sorriso. "Andiamo a parlare in un posto meno affollato?" propone. "Va bene" annuisco. Usciamo in giardino, fermandoci accanto ad una vecchia quercia. "Per ieri.." dice Davide fermandosi. "Non volevo dire così, insomma, credo di essermi spiegata male..." dico cercando di ricordarmi quelle benedette frasi che mi ero preparata durante la seconda ora, ma che ora non mi vengono più in mente. "Aspetta Bea! Fammi finire" mi interrompe Davide. "Dispiace a me, non volevo dire quelle cose, non so cosa mi sia preso, ma ti prego, non voglio perderti" dice guardandomi negli occhi. Mi avvicino di scatto, abbracciandolo forte. "Mi sei mancato" dico sorridendo. "Anche tu. Non sai quanto" sussurra. La campanella suona, interrompendo questo momento così carino. "Ci vediamo dopo" dico allontanandomi velocemente da Davide, e salutandolo con la mano. "Certo. Ciao" mi saluta lui. Mi volto, sbrigandomi a tornare dentro. In lontananza vedo Matt parlare con una ragazza mora. Giuro di averla già vista. Un attimo. È Valentina! Sta facendo la scena davanti a Matt. Giuro che adesso vado lì e la stendo. "Matt!" urlo raggiungendolo. "Bea!" mi saluta lui, agitato. "Beatrice?" chiede Valentina. "No, sono sua sorella gemella" ribatto acida. "Andiamo?" chiedo a Matt. "Certo!" risponde lui. "Bene" ribatto, afferrando Matt per un braccio e trascinandolo via. "Ciao Matt" lo saluta lei, mandandogli un bacio. "Ehm... Ciao" la saluta Matt. "Ciao Beatrice!" mi saluta lei, mentre mi incammino verso la classe. "Addio!" ribatto ad alta voce, in modo che mi senta. "Allora? Mi spieghi?" chiedo sulla soglia della porta. "Cosa?" chiede Matt confuso. "Cosa ci facevi con quella!" sbotto, come se non fosse ovvio. "Niente, ti stavo aspettando, visto che tu stavi parlando con Davide, e lei mi si è avvicinata e abbiamo semplicemente parlato!" risponde geloso. "Quindi lei stava solo parlando?" chiedo, anche se è suonata più che altro come un affermazione. "Certo" dice tranquillamente. "A me non sembrava" dico voltandomi verso la classe, dove tutti i nostri compagni ci stanno ascoltando in perfetto silenzio. Ma che vogliono anche questi? Torno al mio posto, con un espressione famelica. Matt mi si avvicina, peccato che il prof  entri e quindi lui è costretto a tornare al posto. "Problemi con Matt?" chiede una voce dietro di me, facendomi sobbalzare. "Ti riguarda?" chiedo dura. "Valentina è tornata, no? Io presterei attenzione se fossi in te" mi consiglia lui. "Cosa credi che stia facendo?" chiedo senza girarmi. "Ah, bo, ma ti avverto solo che quella è riuscita a distruggere un gran numero di coppie" continua lui, come per spaventarmi. Mi volto di scatto, ritrovandomelo a pochi centimetri dal viso. Mi volto nuovamente, sperando che il prof non si sia accorto di nulla. Tiro un sospiro di sollievo. "E comunque so quello che faccio" dico aprendo il quaderno e sfogliando gli appunti. "Se lo dici tu" continua lui. Alzo gli occhi al cielo, posando lo sguardo sulla finestra. Sta piovendo. Le gocce d'acqua scivolando rapidamente lungo il vetro, scomparendo piano, piano. La giornata passa rapidamente, liberandomi da questo supplizio quotidiano. Infilo le ultime cose nella borsa, poi mi chino ad allacciarmi una scarpa. Qualcosa mi colpisce la testa, facendomi perdere l'equilibrio. Cado all'indietro di colpo, emettendo un piccolo gridolino. "Bea!" urla qualcuno avvicinandosi a me. "Matt?" chiedo massaggiandomi la testa. "No, sono James" dice lui ridacchiando. Apro gli occhi di colpo, ritrovando James che mi osserva sorridendo. Accanto a lui ci sono invece Sam e Martina, ma di Matt nessuna traccia. "Che è successo?" chiedo mettendomi a sedere. "Ti sei tirata la borsa in testa, perdendo l'equilibrio e cadendo all'indietro" mi spiega Martina, accarezzandomi il viso. "Solo io posso essere così sbadata" dico massaggiandomi la testa. "Vieni, sbadata" ridacchia James, porgendomi la mano. Aspetta! Cosa? James mi sta aiutando? Okay, credo di aver sbattuto la testa, e anche forte. La afferro incerta. "Tranquilla, non mordo" ridacchia. Afferro la mano, sorridendo, e rimettendomi in piedi. "Volete un passaggio?" chiede gentilmente, mentre recupero la borsa, caduta a terra. "No, tranquillo" ripeto al contempo di Sam e Martina, che dicono invece una serie di no. "Oh, bè, facciamo la prossima volta" dice sorridendo. Ricambio il sorriso, poi esco dalla classe, accanto a Sam e Martina. "Sicura di star bene?" chiede Sam preoccupata. "Sì, sì, tutto a posto" dico cercando di rassicurarla. "Ora ci racconti cos'è successo?" chiede Martina, riferendosi alla questione di Davide e forse anche a quella di Matt. Annuisco, iniziando a raccontare. "Non ci credo" commenta Sam alla fine. "Credici invece" ribatto. "Come ha potuto Valentina, anche solo parlando con Matt, creare tutto queste incomprensioni tra te e lui?" chiede invece Martina. "Non voglio neanche pensarci" dico fermandomi davanti a casa mia. "Ci vediamo domani" dico abbracciandole. "Sì, a domani" mi saluta Martina. "Riposati!" ribadisce Sam. "Certo" dico sorridendo e avviandomi dentro casa. "Sono a casa!" urlo per farmi sentire. Un rumore di passi si diffonde alle mie spalle. Mi volto verso le scale, dove Mike e Filippo stanno correndo, per venirmi incontro. "Ehi!" mi salutano entrambi. Ricambio il sorriso, come per salutare. "Ti stavamo aspettando" dice Filippo entusiasta. "Davvero?" chiedo sorpresa. "Sì, per farci da mangiare" continua Mike scherzando. "Ah sì? Allora sapete che vi dico? Cucinatevi il pranzo da soli!" dico fingendo di essere arrabbiata. Mi dirigo in cucina, con le braccia strette al petto. "No dai! Bea aspetta!" dice Mike raggiungendomi. "Dimmi" dico fingendomi scocciata. "Stavo solo scherzando, per favore, cucini anche per noi? Ti prego, ti prego, ti prego" dice con una faccia da cucciolo. "Tanto ti avrei fatto da mangiare anche senza che tu mi implorassi" dico ridacchiando. "Cosa?" chiede cadendo dalle nuvole. "Quello che hai sentito!" dico voltandomi verso i fornelli. "Questa me la paghi" urla Mike, venendomi addosso. In un attimo sono sollevata da terra, e messa a testa in giù. "Mike! Smettila!" urlo dimenandomi, senza riuscire a trattenere le risate. "Eh va bene!" si arrende lui, facendomi scendere. Sposto lo sguardo di fronte a me, ritrovando Filippo, appoggiato allo stipite della porta, che sorride. "Che c'è Filli? Vuoi fare anche tu un giretto sull'aeroplano Mike?" chiede Mike andandogli incontro, mentre io torno ad avvicinarmi ai fornelli e mettendo a scaldare l'acqua per la pasta. Fatto ciò, mi volto, appoggiando la schiena al mobile, e guardando Mike e Filippo che si abbracciano amichevolmente. Sorrido involontariamente. "Mhm.. che buona questa pasta!" esulta Filippo, una volta cotta la minestra, messa nei piatti e sedutici al tavolo. "Io veramente ne ho assaggiate delle migliori.." dice invece Mike ridacchiando. "Allora, visto che sei tanto bravo, domani cucini tu" ribatto provocandolo. "Ricevuto capo! é buonissima!" dice sorridendo. Scuoto leggermente la testa. Dov'è Laura quando serve? Stare con due maschi contemporaneamente, è davvero dura, specie se uno dei due è mio fratello. "Io vado su a fare un po' di compiti" dico al termine del pranzo. "Che secchiona!" commenta Mike dal divano. "Filippo, mi raccomando, non lasciarti influenzare da questo qua!" dico ridacchiando. "No, no, arrivo subito" dice lui sorridendo. "Mike, se torna Laura, dille di passare da camera mia" dico indicando la porta della mia camera. Mike annuisce leggermente, senza staccare gli occhi dal televisore. "Ti aspetto in camera per fare i compiti, va bene?" chiedo a Filippo. "Certo! Due minuti e arrivo" ribatte lui. Annuisco lentamente, per poi voltarmi ed andare in camera mia. Preparo libri, quaderni e appunti. Ora che ci penso tra una settimana iniziano le vacanze di pasqua, e io devo chiedere ancora ai miei genitori se posso andare con i miei amici in campeggio. Sarà meglio incominciare ad avvisarli, a meno che non voglia passare una settimana a casa da sola ad annoiarmi. "Permesso?" chiede Filippo, facendo capolino da dietro la porta. "Vieni pure" dico invitandolo ad entrare. In un paio di orette finiamo i compiti, e siamo finalmente liberi di rilassarci un po'. Torno in cucina, dove Mike è ancora disteso sul divano, e dove dorme beatamente. Non ci credo! E' rimasto per ben due ore sul divano a non fare nulla! Meglio che gli dia una lezione... Mi avvicino lentamente, infilando le mani tra il cuscino in basso e quello dello schienale. Dopodiché, con un rapido strattone, tiro il cuscino verso di me, per poi allontanarmi d colpo. Con me, si allontana anche il cuscino, facendo cadere a terra Mike. Scoppio in una fragorosa risata. Mike apre gli occhi, disorientato. Non appena si accorge di essere sdraiato per terra, e non appena realizza che la colpa si mia, urla : "Questa me la paghi!". Si alza in piedi di scatto, iniziando a rincorrermi. Salgo le scale, ritrovandomi in corridoio. Mike è a pochi metri da me, e tra poco, farà la sua comparsa in corridoio. Infilo la prima porta che mi trovo davanti. Richiudo la porta dietro di me, chiudendo gli occhi e triando un sospiro di sollievo. Quando li riapro, mi accorgo di essere finita nella stanza di Mike, e Filippo, che è seduto sul letto con in mano un libro, mi guarda disorientato. "Ho fatto uno scherzo a Mike, e ora lui mi ammazzerà. Mi devo nascondere!" dico informandolo. "Sotto il letto!" sussurra. Lo guardo sorto. Sotto il letto? "Poche storie" ribatte lui. "Va bene" dico sbuffando. Odio stare sotto i letti, specie perché soffro di claustrofobia. Mi infilo rapidamente sotto il letto, rimanendo immobile. La porta si apre di colpo, sbattendo contro il muro. "Hai visto Bea?" chiede Mike col fiatone. Probabilmente avrà corso in giro per tutte le stanze, alla ricerca di me! "No, perché?" chiede Filippo, fingendosi perplesso. Grande Filippo! "No, niente" taglia corto Mike. Intravedo le suole delle sue scarpe allontanarsi. Tiro un sospiro di sollievo, uscendo lentamente da sotto il letto. "Sei stato grande Filippo!" dico alzandomi in piedi. Mi volto verso di lui, ma quello che mi ritrovo davanti, non è Filippo.

Spazio autrice:

Eccomi! So che di solito aggiorno di mattina, ma per oggi e domani farò un eccezione  Che ne dite? Vi piace? Chi potrà mai essere secondo voi la persona che Beatrice si ritrova davanti? 

James? Davide? Mike? Matt? Luke? Mirko  E chi più ne ha e più e metta! Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate! 

Vi mando un bacio!

Giulialovegiulia

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora