Capitolo 49 : Il panico inizia ad assalirmi

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"È tutto vero?" chiede la prof con un fil di voce. Passo lo sguardo su tutti i miei amici, che finiscono per annuire, proprio come me. "Bè, io non ne sapevo niente" si difende la prof. "Perché non mi avete avvisato?" chiede ancora. "Non mi sembrava il caso" dice Martina a bassa voce, ma in modo che la professoressa riesca a sentirla. "Come ti senti?" chiede la prof, direttamente a Martina. "Sto bene, ho solo un gran livido nel gomito" dice Martina indicando il cerotto. "Se hai bisogno di qualcosa, chiedila pure" dice la prof mostrandosi comprensiva. "Bene, iniziamo con quello che avevamo tralasciato ieri.. Samantha, vuoi farci l'onore?" chiede la prof a Sam. Povera! Io odio quando i prof si mettono a fare delle domandine stupide, che però ti mettono in difficoltà! Mi concentro sulla lavagna, che sta iniziando a riempirsi di formule e scarabocchi, a causa della prof, che ha appena iniziato la spiegazione. L'ora passa velocemente, lasciando il posto ad un ora di francese. Finalmente una materia decente in tutta questa giornata. "Bonjour" ci saluta la prof, entrando in classe. "Bene, avevamo finito di vedere il filmetti di 'Quel chance l'ametie'?" chiede la prof. Un secco "No" si diffonde per tutta la classe. "Bene, allora continuiamo" dice inserendo il dvd nel portatile. La lavagna multimediale si spegne per un attimo, per poi riaccendersi con la schermata del menù principale del dvd. Appoggio la testa sul banco. Ho un mal di testa atroce e in più, guardare continuamente la LIM, me lo fa aumentare ancora di più. Grazie ai soliti filmati, ormai diventati di routine, l'ora passa abbastanza velocemente, lasciando il posto alla prof di inglese, con la sua figura rigida, già sulla porta. La prof di inglese, è abbastanza giovane. È molto magra, e abbastanza alta. I lunghi capelli corvini cadono dolcemente sulle spalle, mentre gli occhi verdi, creano un contrasto appariscente. Per mia immensa fortuna, la noiosissima lezione di inglese passa velocemente, svolgendosi al termine con il suona della campanella, che annuncia però, il termine delle lezioni. Sistemo le ultime cose nello zaino e raggiungo gli altri in corridoio. "Allora, che si fa per oggi?" chiedo aggiungendomi al gruppo. "Pensavamo di andare a prendere Mirko e di portarlo a mangiare una pizza, altro che quelle minestrine da ospedale" mi spiega Matt ridacchiando. "Ma Martina?" chiede Luke preoccupato "Ce la faccio" dice lei convinta. "Ma.." obbietta Luke. "Voglio venire anch'io. Sto bene" continua lei, cercando di tranquillizzarlo. "E va bene" si arrende lui. "Allora è deciso" conclude Sam trionfante. "Andiamo" dico sorridendo. Ci avviamo tra i corridoi scolastici, che abbiamo percorso anche questa mattina, senza sapere però, cosa ci sarebbe capitato. Attraversiamo rapidamente un paio di quartieri, arrivando nella zona più centrale di Londra. Ripercorriamo lo stesso tragitto compiuto da me e Matt il giorno prima, arrivando in ospedale per le due meno un quarto. Sam è in fibrillazione. Lo leggo dai suoi occhi. Se potessero, sprizzerebbero scintille. Oltrepassiamo il giardinetto che circonda l'intero edificio, trovandoci davanti alle porte scorrevoli. Ci avviciniamo, tanto basta per far scattare le fotocellule, che aprono immediatamente le porte, lasciandoci passare. Ci ritroviamo nella stessa sala d'aspetto, che fa anche da atrio. La sala è riempita da tante seggioline blu, in plastica, disposte in numerose file. Sui muri sono appesi tanti cartelli che indicano i vari reparti. In fondo alla sala, proprio di fronte a noi, vi sono invece ampie scrivanie, separate dalla sala da un vetro, che lascia solo una piccola finestrella in contatto con l'ambiente in cui ci troviamo ora. Inoltre, la sala è collegata con tantissimi corridoi, che portano alle camere, e agli altri reparti. Sam si avvicina per prima alle scrivanie. "Mi dica" dice la signora al di là del vetro. "Cerco Mirko Rivers" dice Sam con voce tremante. "Sì, vi sta aspettando" dice la signora guardando un paio di cose al computer. Sam la guarda confusa. Il volto della signora si rilassa in un tenero sorriso, indicando il primo corridoio sulla nostra sinistra. Ci voltiamo tutti di scatto, vedendo Mirko, in piedi davanti al corridoio, che ci guarda e sorride. "Mirko" sussurra Sam sorridendo. Inizia a correre verso di lui, fino a quando non gli è così vicino da saltargli al collo, per stampargli un romanticissimo bacio, degno da commedia romantica. Ci avviciniamo anche noi, soddisfatti e più tranquilli. "Ehi, ehi, ehi" ridacchia Mirko per quel bacio che lo ha colto impreparato. Sam si sposta di lato, tutta rossa in viso, per lasciare anche a noi lo spazio per salutarlo. "Mirko" dico abbracciandolo forte. "Come stai Bea?" mi chiede gentilmente. "Io bene e tu?" chiedo staccandomi da lui. "Oggi sto molto meglio" dice allegramente. "Ciao Marty" dice abbracciandola. "Che hai fatto al gomito?" chiede notando immediatamente il gomito. "Selena.." dice lei una volta abbracciatolo. "Che ti ha fatto?" chiede preoccupato. "Te ne parliamo dopo" dice Matt avvicinandosi a Mirko, e abbracciandolo amichevolmente. "Mirko" dice Luke, abbracciandolo anche lui. "Luke" gli fa il verso Mirko. Scoppiamo tutti a ridere, divertiti da questa scenetta. "Che ne dici se ti portiamo a mangiare una bella pizza?" propone Luke a Mirko. "Così ti distrai un po'" dice Sam avvicinandosi a Mirko. "Mi sembra un ottima idea" esclama Mirko sorridendo, e abbracciando affettuosamente Sam. "Allora andiamo?" chiedo gentilmente, ma cercando di fargli capire di darsi una mossa. "Sì, certo" mi rispondono a coro. "Allora Marty, che ti è successo?" chiede Mirko mentre usciamo dall'ospedale. "Alla mattina abbiamo avuto un battibecco con James, che è anche finito in direzione, e dopo, Selena, è venuta nello spogliatoi delle ragazze a darci il ben servito" speiga Martina, mantenendosi sul vago. "Ma cos'è successo con James?" chiede Mirko ancora confuso. Sam sospira, per poi iniziare a parlare. "Sta mattina, James, ha iniziato a stuzzicarmi, dicendo di averti picchiato bene e cose così. Allora mi sono infuriata, e stavo per saltargli a dosso, ma si è intromesso Hendric, calmandomi" spiega Sam, con un filo di rabbia nella voce. "Hendric?" chiede Mirko geloso. "Sì" continua Sam come se niente fosse. "Allora, Selena, è venuta nello spogliatoio e se l'è presa con Martina, sbattendola a terra, anche se per fortuna non ha sbattuto la testa" continuo io. "Nel frattempo sono andata a chiamare gli altri, che hanno fermato Selena, un attimo prima che sbattesse al muro anche Bea" conclude Sam. "Ma spero abbia avuto il ben servito" replica Mirko duro. "è stata convocata in direzione anche lei e non l'abbiamo più vista fino al termine delle lezioni" spiega stavolta Matt. "Va bene qui, per mangiare?" chiede Luke fermandosi davanti ad una pizzeria. "Perfetto!" esultiamo tutti. "Salve" ci saluta il cameriere. "Siamo in sei" comunica Matt al cameriere. "Va bene anche fuori?" chiede lui. "Sì, sì" annuiamo tutti. "Perfetto, allora quel tavolo laggiù può andare?" chiede indicando un tavolino. "Sì, sì, perfetto" lo ringrazia Matt. Ci accomodiamo tutti, e neanche il tempo di aprire il menù, che mi suona il cellulare. "Scusate" dico alzandomi da tavola e andando a spostarmi un po'. È Cris. Ma che strano. Lì dovrebbero essere più o meno le sei di mattina... "Cris? Pronto?" chiedo rispondendo. Non si sente niente, solo uno strano brusio di sottofondo, della musica, ma strana, o forse degli strilli soffocati..."Cris, ci sei?" chiedo col panico che inizia ad assalirmi.

Spazio autrice :

Ecco il nuovo capitolo!! Oggi sono riuscita ad aggiornare presto, un miracolo!! XD!! Cosa sta succedendo a Cris? Selena si calmerà un pò? Continuate a votare, mi raccomando!!

A presto!!

Baci, baci

Giulialovegiulia

You Belong With Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora