Capitolo 14

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«Spiega.»

Matilde guidava la macchina. Era notte fonda ormai, forse le tre o le quattro. In strada c'erano solo loro e Altea guardava il paesaggio diventare sempre più urbano sotto la luce della luna. Raccontò l'accordo tra lei e Riccardo. Spiegò anche che era stato Léandre a fermare il tempo, se così poteva definirlo, e a suggerirle la parola surf. Matilde ascoltò tutto in silenzio, prendendo parola solo quando Altea smise di parlare.

«Non mi avevi detto che avevi stretto proprio un accordo. L'avevi fatto sembrare più un obiettivo comune.»

«Non volevo creare problemi. Né rischiare che qualcuno si arrabbiasse. Non ne valeva la pena, visto che avevo mentito» spiegò Altea.

«Cioè?» chiese Matilde.

Altea sospirò. «Cioè non avrei mai detto a Riccardo dove si trovavano i licantropi rapiti, semmai lo avessimo scoperto. Non potevo rischiare che mandasse a monte l'operazione. Ma ho dovuto mentire. Sembrava l'unico modo per convincerlo a fidarsi di me.»

Matilde rimase in silenzio, lo sguardo dritto sulla strada.

«Mi ritieni una bugiarda?»

La sua amica sbadigliò e le lanciò uno sguardo veloce. «Be', non si può negare che tu abbia mentito. Eh solo che... »

«Cosa?» incalzò Altea.

D'improvviso Matilde sembrò malinconica. «Sei cambiata così tanto. Non è una cosa negativa, sia chiaro» si affrettò a precisare. «È solo che... » Si prese del tempo per pensare. «Una volta eri così innocente.»

Altea poggiò la testa contro il finestrino freddo, lo sguardo perso nel cielo notturno. «Entrambe lo eravamo.»

Matilde annuì.

«La vita ci ha sorpreso. Vivevamo in mondo che non conoscevamo» rifletté Altea.

«Se è per questo non lo conosciamo ancora. Io sento di non sapere niente. Mi sento così spaesata e... persa.» Sull'ultima parola la voce le si spezzò un poco. «Vampiri che fermano il tempo» disse poi con tono incredulo, canzonatorio. «Streghe, sirene. Uomini che si trasformano in lupi.» Svoltò a destra, entrando dentro Roma. «Ho avuto così paura questa notte.»

«Anche io» ammise Altea.

«Era questo che volevi fare? Quando dicevi di mettere alla prova il marchio di Léandre?»

Altea guardò la sua amica e chiuse gli occhi. Si sentì improvvisamente una merda. Non degna di Matilde. Aveva messo a rischio la sua vita senza pensare, sempre guidata dal suo stupido orgoglio, dal suo istinto, dalle sue emozioni. Emozioni che avevano invaso la sua mente tutte insieme, esplodendo in quegli ultimi due anni con estrema prepotenza, ricordandole però che era viva. Che poteva brillare. Ma questo non giustificava la sua scelta insensata. Nessuna informazione valeva la vita di Matilde. Eppure Altea aveva preso estremamente a cuore quella missione. Ci pensava tutto il giorno, tutti i giorni, in modo quasi ossessivo. Ne aveva bisogno. Aveva bisogno che affollasse la sua mente, che allontanasse ogni altro pensiero, ogni altra emozione. Forse per questo aveva accettato il marchio di Léandre. Chiunque altro l'avrebbe ritenuta una violazione. Lei invece era quasi sollevata di avere anche quel pensiero.

«Mi dispiace» disse alla sua amica.

Matilde sorrise e allungò la mano destra verso di lei. Altea l'afferrò. «Che tu ci creda o no, Altea, io ho ancora il mio libero arbitrio. Avrei potuto dirti di no, o tornare indietro. Non l'ho fatto perché io e te dobbiamo restare insieme. Sempre. Che tu vada incontro all'alba o al crepuscolo, io sarò con te.»

Gli occhi di Altea si riempirono di lacrime. Gioia mista a dolore le inondarono il cuore. Strinse forte la mano dell'amica e se la portò al volto, poggiandola contro la guancia. «Sarei persa senza di te.»

Matilde c'era sempre stata, soprattutto dopo la morte dei suoi genitori. Non era solo la sua spalla. Lei era la sua metà.

Parcheggiarono sotto casa e quando smontarono dalla macchina Altea sentì Matilde pronunciare un preoccupato: «Oh-oh».

Girò intorno all'auto e seguendo la direzione del suo sguardo vide che le luci di tutta la casa erano accese. Divenne tesa, tentata quasi di non entrare. Ma non poteva nemmeno immaginare quanto i fratelli Schiarelli fossero arrabbiati. 

L'ora bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora