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Era passato poco più di un mese da quella notte.
Reese ed io, di comune accordo avevamo deciso di non far combaciare le nostre agende lavorative. Di vederci fuori ufficio e di mantenere un profilo basso con tutti i nostri colleghi e collaboratori.Grazie a questo nostro accordo e grazie a lui, avevo scoperto una cosa però.
Il sexting era una valida alternativa alla distruzione della morale. Il nostro rapporto era migliorato, lui conosceva tutte le mie frustrazioni e cercava di aiutarmi rimanendo fuori dalle mie mutandine. Almeno ci provava...Avevamo suddiviso la settimana in ufficio, con turni in presenza e smart working in maniera tale che quando ci fosse stato uno non ci sarebbe stato l'altro.
Non ci eravamo più toccati, avevamo ritenuto più opportuno mantenere le distanze. Almeno quelle fisiche.
L'aiuto di Reese risiedeva proprio in questo, aiutava il mio corpo a lasciarsi andare e se dobbiamo dirla tutta io aiutavo il suo.
Ero rientrata dall'ufficio e quella sera avevo deciso di rimanere a casa.
Non mi interessava cosa avrebbero fatto i miei amici.
Soprattutto, più di ogni altra cosa, avevo bisogno di distrazioni.Avevo appena finito di pulire la cucina quando con un calice di vino rosso in mano mi ero avviata nel mio salotto.
Mi sdraiai e presi il mio cellulare tra le mani, aprii la chat con Reese ed inviai un messaggio.<<Probabilmente dovresti essere sdraiato per apprendere quello che sto per dirti.>>
<<Smettila di scrivermi, sto cercando di ignorarti.>> Rispose subito lui facendomi ridere.
<<Oh beh... Prova a ignorare questo.>>
Scattai una foto completamente nuda, sdraiata a pancia in giù con solo il calice del mio buon vino rosso in mano.
<<Perché mi fai questo mentre sono a cena con mio padre?!>>
<<Oh wow. Non sapevo che tuo padre fosse in città. E' molto dolce che tu sia con lui adesso!>>
<<E tu sei nuda.>>
<<Completamente.>>
<<Questo è un colpo basso. Più tardi, quando andremo a pagare il conto, faremo una video chiamata così che tu abbia la possibilità di spiegare a mio padre l'erezione nei miei pantaloni.>>
<<Ok. Preferisco rimandare a dopo la conversazione su tuo padre. Dici che sarebbe un altro colpo basso se ti dicessi che in questo momento sono tutta nuda e bagnata, e che vorrei che tu fossi qui per dimostrarti esattamente quanto lo sono?!>>
<<Anna...Smettila subito.>>
<<Perché se no cosa fai? Vieni qui e mi rimproveri?!>>
<<Sai che non lo farei mai.>>
<<Era un modo di dire. Hai appena ucciso la mia libido.>> Scrissi io con l'emoji imbronciata.
<<Vorrei poter dire lo stesso della mia. Che fai>>
<<Me lo stai davvero chiedendo sapendo che sono nuda sul mio divano, da sola e con del buon vino a farmi compagnia?! Sei tu che te la cerchi...>>
<<Potrebbe essere interessante.>>
<<Lo è?! Esattamente, quanto è interessante?>>
<<Queste domande non sono appropriate per il luogo in cui mi trovo. Lo stai facendo apposta?>>
<<Beh... diciamo che se fosse molto interessante, mi piacerebbe vederlo ecco.>>
<<Potresti mandarmi una foto.>> Continuai io istigandolo.
<<Riesci ad immaginare la sensazione delle mie labbra lì sopra?!>>
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FanfictionAmore. Quella parola mi aveva sempre spaventata. Ero diversa rispetto alle ragazze della mia età, non riuscivo ad accontentarmi e volevo di più. Desideravo quel tipo di amore che ti prende dentro, che ti sconvolge ... quel sentimento così incredib...